Annunciato nel 2011, negli Stati Uniti già da un paio di anni arriva ora in Italia Google Wi-Fi, un router progettato a Mountain View per portare la connessione a banda larga nelle case. Concettualmente è un sistema modulare, ovvero un sistema di router basati sul protocollo mesh: per le abitazioni più grandi basta aggiungere altri punti di accesso che si connettono l'uno all'altro e diffondono un segnale potente in tutte le stanze. La metafora che i tecnici di Google usano è quella della illuminazione elettrica: diffondere il segnale in tutta la casa è come pensare di fornire luce in tutta la casa con una sola lampadina: «a causa dei muri e della distanza, è difficile per un solo dispositivo fare arrivare un segnale potente in ogni angolo della casa».
I vantaggi. Il sistema modulare consente di portare il segnale in quegli ambienti della casa lontani dal modem principale o dove le parete rendono meno potente il segnale. L’app come tutti i prodotti Google ha una configurazione semplice. Consente di monitorare le prestazioni della rete anche in relazione ai singoli dispositivi connessi e decidere se concentrare la connessione su una singola periferica oppure sospendere momentaneamente l’alimentazione. L’app è pensata per una famiglia numerosa dove ciascuno intende usare il proprio smartphone per guardare un film in streaming. Con questa app il genitore può per esempio decidere di “disconnettere” i device dei figli. Al contrario se i figli sono impegnati in una parita online, si può scegliere di concedere loro più banda per ridurre i ritardi durante il gioco. Lato sicurezza permette di impostare la crittografia wireless, l'avvio verificato e gli aggiornamenti automatici per mantenere sicura la rete.
Prende forma la casa di Google. La maggior parte di noi usa un router centralizzato per il Wi-Fi in casa. Tecnicamente quelle che usa Google sono reti mesh che si compongono di più router Wi-Fi per estendere la portata del segnale. Nulla di innovativo. Sul mercato esistono altri sistemi di questo tipo. Ma il senso di questo dispositivo sembra quello di rappresentare un ulteriore “pezzo” della Google Home, intesa come casa intelligente brandizzata Google. Ad oggi abbiamo il termostato intelligente Nest, il sistema di videosorveglianza con campanello (sempre Nest) e lo speaker Google Home che diventa così l’hub capace di controllare tutta la casa. Il modem di Big G nasce per integrarsi in questo sistema tentacolare di controllo “intelligente” della casa.
Le specifiche tecniche. Sono cilindi larghi dieci centimetri che, dotati di quattro antenne Wi-Fi compatibili con lo standard IEEE 802.11 n/ac lavorano su due frequenze (2.4 e 5 Gigahertz) e quindi in teoria garantiscono una copertura di un centinaio di metri quadrati. Il chip ha una architettura Arm, 512 megabyte di Ram e 4 Gb di memoria. Sono presenti due porte Ethernet Gigabit e una porta Usb type-C. Il sistema è disponibile in Italia a partire da oggi online su Google Store, presso negozi selezionati e online su Unieuro e Mediaworld, su Amazon, e a breve online e nei negozi Tim, al prezzo di 139 euro per il pacchetto da 1 unità e 359 per il pacchetto da tre unità.
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