
Dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nei sistemi deputati a scovare le fake news se ne parla da un po'. E le big company si stanno dotando di sistemi sempre più complessi ed efficienti per affrontare il fenomeno. La sfida è di quelle ardue. La velocità con cui si diffondono in Rete le notizie (spesso soprattutto quelle false) è notevole, e questo rende quello delle fake news uno dei problemi più fastidiosi. Servono contromisure a base di grandi dosi di innovazione. E in tal senso, qualcosa si sta muovendo anche in Italia.
Un team di ricercatori italiani, infatti, ha lanciato askPinocchio, un sistema basato su algoritmi intelligenti in grado di riconoscere, online, le notizie false. E il richiamo a burattino più bugiardo della storia, è un pezzo di italianità.
«Siamo un gruppo di sei ricercatori italiani, - racconta uno dei ricercatori, Marco Della Vedova, al Sole 24 Ore - tre con base in Italia e tre all'estero. E lavoriamo a questo algoritmo da circa 2 anni. Abbiamo sviluppato algoritmi innovativi per riconoscere le fake news e oggi, finalmente, mettiamo a disposizione questi algoritmi in un servizio accessibile a tutti
In base ai risultati pubblicati dal team di ricercatori in un recente articolo (E. Tacchini, G. Ballarin, M.L. Della Vedova, S. Moret, and L. de Alfaro. 2017. Some Like It Hoax: Automated Fake News Detection in Social Networks. In Proceedings of the Second Workshop on Data Science for Social Good, Vol. 1960. CEUR-WS), una “fake news” può essere identificata automaticamente con una precisione estremamente elevata analizzando sia il contenuto della notizia, sia come si diffonde sui social. «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – fanno sapere da askPinocchio - ma è solo un primo passo. Il fenomeno è complesso, ci sono molti altri aspetti sui quali stiamo lavorando».
Come testare askPinocchio
Il procedimento è molto semplice. È sufficiente collegarsi al sito www.askpinocchio.com ed incollare il link della news di cui si vuole verificare l'attendibilità. Secondo gli autori, l'affidabilità di askPinocchio migliorerà nel tempo, in quanto gli algoritmi di intelligenza artificiale “imparano” dall'esperienza. Il team, composto da Eugenio Tacchini e Marco Della Vedova (Università Cattolica), Stefano Moret (Politecnico di Losanna), Gabriele Ballarin, Luca de Alfaro (University of California) e Massimo Di Pierro (De Paul University, Chicago), sta continuando a lavorare, e ha in serbo una versione in lingua inglese, che potrebbe già essere disponibile in autunno. «Aziende come Facebook – dice ancora Della Vedova - hanno molto bisogno di soluzioni del genere, per limitare la diffusione delle fake news. In molti vi stanno lavorando e il problema è molto difficile». Askpinocchio si propone come soluzione.
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