Ecco il primo bond a livello globale che viene “creato, collocato, trasferito e gestito” mediante blockchain. A farlo è stata la World Bank, istituzione che emette ogni anno qualcosa come 50-60 miliardi di dollari per il finanziamento dello sviluppo delle economie emergenti. La quale sostiene che la tecnologia alla base del bitcoin e delle altre criptovalute può contribuire a rendere più efficiente l'intero processo, riducendo il numero degli intermediari.
In realtà non è la primissima emissione di un bond garantita da blockchain: già lo scorso anno una società inglese ha lanciato
un prestito sulla piattaforma di Ethereum, mentre Berkeley, in California, sta studiando il progetto per due bond municipali.
Ma il fatto che l'endorsement sia giunto da un'istituzione come la World Bank ne aumenta il valore.
Come partner dell'emissione tra 50 e 100 milioni di dollari è stata scelta una delle maggiori banche australiane, la Commonwealth
Bank of Australia. Come blockchain è stata preferita quella di Ethereum.
La World Bank non è nuova all'innovazione: nell'89 è stata la prima a fare un'emissione globale e nel 2000 ha inaugurato le
emissioni elettroniche. Ora, spiega in un comunicato, la blockchain «ha il potenziale di ottimizzare i processi tra i diversi
attori e intermediari dei capital market: questo contribuisce a semplificare la raccolta di capitali e il trading dei titoli,
a migliorare l'efficienza operativa e a rendere più efficace il controllo regolamentare». Il nuovo bond sarà classificato
come “bond-I”: Blockchain Offered New Debt Instrument.
© Riproduzione riservata