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«Così ho trasferito l’azienda di famiglia sulla nuvola»

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«Così ho trasferito l’azienda di famiglia sulla nuvola»

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Alcune tecnologie vanno raccontate con le persone. Guido Arata ha 29 anni, è tornato nell’azienda di famiglia Progetto Automazione dopo essersi fatto le ossa con le startup (vincendo una edizione passata di Working Capital) e lavorando per le le grandi multinazionali (per sei anni è stato Cto nella società italiana Dcg che sviluppa piattaforma tecnologiche per aziende medio-grandi). Se c’è uno che ha visto e studiato come è cambiato il software in azienda in azienda, è proprio lui. Progetto Automazione opera nel settore del software gestionale dagli anni Ottanta. All’epoca le cose funzionavano più o meno così. I software si installavano nei server delle aziende. C’erano licenze da pagare e macchine da proteggere. «Nel nostro caso - racconta Guido Arata - siamo una azienda che realizza storicamente Erp (Enterprise resoruce planning). Trent’anni fa tutto funzionava su computer, internet, sembra stano dirlo, ma allora non c’era». Gli Erp sono sistemi di gestione che integrano tutti i processi di business rilevanti di un'azienda (vendite, acquisti, gestione magazzino, contabilità ecc). Negli anni Novanta era difficile immaginare una azienda informatizzata senza questa tipologia di software. Con il web sono arrivate le macchine virtuali che hanno consentito alle divisioni di It di “scomporre” un singolo server fisico in più computer virtuali. Siamo all’alba del cloud computing che da subito ha preso diverse strade, con approcci e logiche comuni. Prima sono arrivati i servizi di storage, poi le declinazioni Paas (Platform as a Service, Saas (Software as a service) e (Infrastructure as a service) e la progettazione di portare sulla nuvola pezzi anche strategici del proprio business.

«Il mondo è cambiato rapidamente - osseva -. Le aziende vivono sempre di più la necessità di sistemi informativi accessibili via web e in grado di interagire con servizi e industrie in modo libero senza più chiudersi dentro a silos. Il secondo fattore di cambiamento forse anche più importate è che il dato aziendale che può essere una fattura o un evento non può essere più duplicato o replicato perché significa quasi sempre costi e possibili errori.»

Padre e figlio realizzano così una piattaforma 100% cloud nativa, progettata da zero.

«Inizialmente era dell’idea di cercare una piattaforma, magari open source, preconfezionata. Ci siamo accorti che nessuna rispondeva alle notre possibilità. Quindi abbiamo scelto di ripartire da zero e avere il pieno controllo», sottolinea.

Quella degli Erp è una metafora perfetta per racontare alcune dei passaggi chiave dell’It in azienda.

La logica di Arata è quella del Function-as-a service. Il loro software si appoggia alla nuvola di Amazon. Rispetto al passato, quando tutto c’erano dischetti, servizi client e la gestione diretta di grandi macchine c’èra un discreto spreco di risorse. L’implementazine del cloud non ha risolto tutti i problemi, anzi come spesso accade ne ha generati altri, di carattere più strategico.

«Su un punto però vale la pena riflettere - ragiona il giovane manager -. Il cambiamento vero lo comprendiamo oggi che viviamo purtroppo sempre più da vicino l’escalation di attacchi haker alle imprese. Con la Gdpr non si schera. Se succede qualcosa la responsabilità ricade su di te. Per questo è meglio usare cloud di soggetti che spendono milioni in sicurezza informatica. Tenere i dati in azienda per stare tranquilli non funziona più»

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