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Google Pixel 3 e Pixel XL: la computer vision dentro lo smartphone

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il lancio

Google Pixel 3 e Pixel XL: la computer vision dentro lo smartphone

LONDRA - Più anima che corpo. Google punta tutto sull'intelligenza più che sul fisico che tradotto in ambito smartphone signifca computer vision. Il nuovo telefono della famiglia Pixel presentato oggi a Londra prova a smarcarsi da concorrenti come Samsung, Huawei e Apple integrando sempre di più algoritmi e machine learning nell'elaborazione delle immagini. Due i modelli presentati, a conferma dei numerosissimi rumors che hanno accompagnato il lancio. Pixel 3 e Pixel XL con prezzi a partire da 899 e da 999 euro (1099, sopra la soglia psicologica dei mille euro quello con 128 Gb di memoria).

Per smarcarsi dalla corsa muscolare di Apple, Samsung e Huawei che nelle fascia alta spingono su hardware e design il nuovo portabandiera della famiglia Android prova a insistere sulle potenzialità del machine learning applicate alle immagine. In un momento peraltro non semplice per l'industria del telefonino con il mercato che da alcuni trimestre comincia a dare segnali di rallentamento. Meglio intelligenti che costosi?

Cosa c'è di nuovo?
Molte le feature presentate in questo senso, nessuna strabiliante ma tutte capaci di delineare quale sarà la strada dell'apprendimento automatico formato smartphone. “Abbiamo progettato hardware e sofware per rendere più veloce per esempio la capacità di catturare le immagini”, ha spiegato Juston Payne product manager di Pixel per sottolineare la differenza rispetto agli altri produttori di smartphone Android. In sostanza il nuovo smartphone gestirà gli scatti consentendo di seleziona e manipolare le immagini in modo più semplice. Per esempio, sarà possibile scegliere lo scatto più bello, aumentare la luminosità o allagare l'inquadratura in caso di selfie di gruppo. Nulla di fantascientifico più interessanti invece le potenzialità di Google Lens. Adesso lo smartphone inquadrando il biglietto da visita individua l'indirizzo mail e connette immediatamente la posta elettronica. La possibilità di automatizzare questo tipo di operazioni (non è Ai ma automatizzazione ndr) delinea quella che può essere il futuro prossimo del machine learning mobile.

Finalmente la ricarica wireless
Si appoggia e si ricarica senza bisogno di inserire spinotti. Ha una interfaccia che rende possibile interrogare Google Assistant. Integrato con Nest si connette a tutta la casa diventando un hub per controllarla. Sarà in vendita a 79 euro.
Ear buds, gli auricolari saranno nella scatola.

Pixel 3 o XL?
Pixel 3 XL adotta il famigerato notch, un po' ingombrante a dire il vero. Mentre Pixel 3 ne è sprovvisto Le caratteristiche tecniche descrivono: un display da 6,3 pollici 2,960 x 1,440, 128GB di storage, 4GB di RAM, come chip il SoC Snapdragon 845 per il modello XL.

E uno schermo da 5.5 pollici per quello più piccolo. La singola fotocamera posteriore da 12.2 MP e il doppio sensore frontale da 8MP. Per la prima volta le Pixel Buds, gli auricolari di Google, sono dentro la scatola. Il design richiama il Pixel 2, le cornici in metallo e il corpo in vetro. I colori? Nero, bianco e rosa. Anzi, un rosino.

Giudizio
Il prezzo è altino per le specifiche tecniche ma lo smarphone promette una marcia in più nell'elaborazione delle immagini. Andrà provato ma si candida a essere l'interprete più “intelligente” degli smartphone Android.

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