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In palestra si corre nella cloud e il coaching diventa virtuale

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premio italiano meccatronica - technogym

In palestra si corre nella cloud e il coaching diventa virtuale

Poche aziende italiane possono vedersi riconosciuto il merito di avere davvero rivoluzionato un intero settore, proponendosi al mondo come un modello da copiare. Technogym è una di queste. Chiunque sia entrato in una palestra e salito su un attrezzo come un tapis roulant, un vogatore o una cyclette (ma oggi è più attuale chiamarla bike) ne ha avuto un'esperienza diretta, perché la maggior parte dei centri wellness meglio attrezzati usano macchine prodotte dall'azienda di Cesena. Che ha calcolato in 40 milioni le persone che ogni giorno si allenano con i suoi attrezzi, in 80 mila centri wellness e almeno 300 mila palestre private.

«Il digitale – dice il presidente e fondatore Nerio Alessandri – è da sempre un elemento strategico per Technogym. Già nel 1996, abbiamo lanciato il Wellness System, il primo software per la gestione dell'allenamento in palestra. Nel 2003 abbiamo lanciato Wellness TV, la prima televisione a bordo di un prodotto fitness, nel 2007 è stata la volta del primo prodotto da allenamento connesso in rete. Nel 2012, infine, Technogym ha realizzato la prima piattaforma cloud nel settore fitness e wellness per permettere ad ogni utente di connettersi al proprio programma di allenamento personale sia sui prodotti Technogym che sui proprio dispositivi mobile».

Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym

Il software di bordo, per esempio, trasforma l'esperienza di utilizzo delle macchine Technogym in qualcosa di molto personale, diverso per ogni persona perché in grado di monitorare il livello di fatica, seguire la qualità dell'allenamento a livello personale, fornendo consigli ad hoc, proprio come farebbe un personal trainer. Una piattaforma, chiamata MyWellness, che connette le attrezzature con soluzioni di cloud computing, app e dispositivi wearable, creando un ecosistema digitale connesso. Quali i suoi vantaggi? «Dal punto di vista dell'utente finale – spiega Alessandri – il digitale offre a ogni singola persona la possibilità vivere una esperienza completamente personalizzata in termini di programma di allenamento, possibilità di monitorare i propri dati e progressi e accedere a programmi e contenuti video in linea con le proprie passioni e i propri obiettivi di allenamento. Dal punto di vista dell'operatore di settore – come fitness club, hotels, centri medici – l'ecosistema Technogym offre una serie completa di applicazioni, da un lato per la gestione e la manutenzione dell'attrezzatura, e dall'altro per il lifestyle management dei clienti, in modo da poter avere un impatto sul proprio business model, in termini di attrazione di nuovi clienti, fidelizzazione di quelli esistenti e business supplementare grazie a nuovi servizi».

Ecco allora che Big data, Internet of Things e data analytics, i principali ingredienti della rivoluzione digitale che sta trasformando l'industria, entrano anche in palestra. Oggi si parla sempre di più di “sport analytics”, disciplina che si basa sullo sviluppo di algoritmi e sull'analisi di dati per studiare e migliorare le prestazioni. In questa direzione le attrezzature Technogym aprono nuove possibilità perché “democratizzano” e rendono disponibili a tutti metodiche fino a ieri accessibili solo agli atleti di punta.

In questo tipo di sviluppo Technogym opera in maniera autonoma, con un proprio team, ma ha anche attivato collaborazioni con enti di ricerca e aziende di primo livello. Nel 2017, per esempio, l'azienda cesenate ha avviato una collaborazione con Ibm per potenziare MyWellness con la piattaforma di intelligenza artificiale Watson, per creare un sistema di coaching virtuale. L'obiettivo è fare in modo che il trainer virtuale si rivolga all'utilizzatore parlandogli in linguaggio naturale per suggerirgli passo passo esercizi o movimenti da fare, ma per guidarlo anche nella scelta dei cibi e programmare le sedute di allenamento in base all'agenda personale.

Un'innovazione recente è anche la SkillBike, la prima cyclette (ma definirla così è assai riduttivo) che adotta un vero cambio, per rendere l'esperienza sempre più immersiva e realistica. Telaio e manubrio sono progettati per offrire diverse posizioni di utilizzo, per esempio bici da strada, da crono o mountain bike, riproducendo la biomeccanica di una vera bicicletta. Un sistema brevettato, il Road Effect System, riproduce le vibrazioni e le sensazioni tipiche dello scorrimento delle ruote su una superficie ruvida o su uno sterrato. La compatibilità con applicazioni come Zwift, il sistema che consente di visualizzare sul televisore percorsi virtuali, rende ancora più realistiche le sensazioni di allenamento.

Il 10 dicembre il Premio Meccatronica

Si terrà il 10 dicembre prossimo a Reggio Emilia la cerimonia di consegna del Premio Italiano Meccatronica, promosso da Unindustria Reggio Emilia, in collaborazione con Nòva-Il Sole 24 Ore, Club Meccatronica e Community Group.

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