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Arriva The Black Game, il gioco social sul libero arbitro ispirato a Black…

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Arriva The Black Game, il gioco social sul libero arbitro ispirato a Black Mirror

Pierpaolo ha la faccia buona, di chi potrebbe essere il tuo migliore amico. Per questo lo maltratterai senza pietà. Siamo dentro #blackgame, un rudimentale gioco interattivo che imperversa dalla 9 di stamattina 16 gennaio sulle Storie dell’account Instagram di Netflix Italia. Come suggerisce l’hastag l’iniziativa ludica chiamata The Black Game nasce come promozione dell’episodio speciale Bandersnatch della serie Black Mirror. Parliamo quindi della più visionaria e inquietante serie tv sul futuro distopico della società capitalista.

Nello specifico, Bandersnatch è un esperimento, antico nel suo genere, che riporta sullo schermo il racconto interattivo, ovvero la possibilità di “guidare” la storia attraverso scelte binarie (fai questo o fai quest’altro? a colazione preferisci Cereali Frosties o Sugar Puffs?). L’episodio andato in onda il 28 dicembre è stato un successo, anche se non ha fatto impazzire i gamer, da anni abituati a governare storie con finali alternativi. Nel caso di di Black Game invece si porta su web, anzi sui social una esperienza che appare da subito più interessante. Lo slogan è anticipa quasi tutto: “Il peggior gioco di sempre è la realtà“.

Il dietro le quinte The Black Mirror Bandersnatch

Siamo infatti chiamati a gestire la vita di Pierpaolo, un giovanotto con la barbetta che potremo vestire come vogliamo, fargli mangiare il peperoncino e infilarlo nelle peggiori delle situazioni. O anche no, naturalmente, la gentilezza è sempre una opzione. Anche se è meno divertente. Come per Bandersnatch anche per #balckgame il tema di fondo è il libero arbitrio. Chi decide per noi? Avere scelto come contesto quello di un social, anzi Instragram nello specifico, rende The Black Game vagamente più inquietante del cugiono in streaming. Parliamo del media sociale paradossalmente più creativo e più automatizzato del digitale. Il linguaggio delle Stories evolve al ritmo dei nuovi widget. Non poteva essere scelto meglio il luogo dove il libro arbitrio della comunicazione è messo più in discussione. Detto questo, il gioco è poco gioco. Ma aiuta, un pochino, a riflettere.

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