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Samsung Galaxy Fold: il telefonino pieghevole in vendita da maggio a 2mila euro

LONDRA - Il “pieghevole” di Samsung si apre e si chiude con un click. Come un portafoglio. Presentato a San Francisco si chiama Galaxy Fold ed è il primo della sua specie ad avere l'ambizione di ridisegnare la forma dello smartphone. «È l'inizio di una nuova era – spiega Carlo Carollo, vice presidente della divisione mobile europea -. Certo – ammette – i primi prodotti non saranno perfetti ma la diventeranno». L'industria dello smartphone, insomma, avrebbe scelto di puntare su un telefono che gioca con le dimensioni e con lo schermo per allargare il suo potenziale d'uso. «Ad oggi le direzioni sono due – osserva Carollo – un telefono che diventa tablet o che si rimpicciolisce diventando ultracompatto. Sarà il mercato a decidere. Per noi la strada ora è quella di lavorare sui costi per arrivare sul mercato con un prodotto migliore e più abbordabile». Sarà disponibile dal 3 maggio a 2mila euro

Come appare il Galaxy Fold. Il display denominato Infinity Flex è un Amoled da 7,3 pollici, chiuso diventa da 4,6 pollici. In pratica è uno smartphone piccolo che diventa un mini-tablet. Tutta l’innovazione è nello schermo formato da un nuovo polimero che lo rende il 50% più sottile. Dotato di due batterie che possono essere impiegate anche per alimentare un secondo device, può visualizzare tre applicazioni contemporaneamente, ha il tasto di sblocco in basso, 128 Gb di Ram e performance da pc. Almeno così hanno dichiarato. È dal 2011 che i coreani lavorano a questo nuova creatura mobile. Che oggi arriva (sarà pronto per il debutto, dicono, nel secondo trimestre di quest'anno) con una vocazione di intrattenimento, a partire dal comparto fotografico. Sei fotocamere, tre dietro, due davanti e una sulla cover. Effetto wow, direbbero gli addetti al lavoro. Annunciato e fortissimamente voluto. Ma forse ancora acerbo, come è normale che sia.

Chi crede e chi no nel telefono-che-si-piega? Galaxy Fold è il primo di una lunga serie di prototipi-prodotti che verranno annunciati/presentati nei prossimi giorni al Mobile World Congress di Barcellona. Quella del telefono che si piega è il primo vero guizzo di creatività di un settore che da dieci anni sforna tavolette apparentemente tutte uguali. Gli analisti, però, che aspettavano con ansia questi nuovi dispositivi sembrano ancora cauti. Ci vorranno infatti un paio di anni prima di avere versioni a prova di tasca. Il limite di questi oggetti infatti sono le dimensioni, è in particolare lo spessore che li rende ingombranti per essere device nati per stare in una tasca di un abito o dei pantaloni. Eppure, a parole, tutti i produttori ci stanno lavorando.

Chi aspetta, per ora. Con qualche defezione di rilievo. Lg, che nell'ultimo Ces di Las Vegas ha stupito tutti con il primo televisore arrotolabile, si è tirata fuori, almeno per ora. Il loro capo della comunicazione Kwon Bong-seok ha detto che la domanda di mercato è di un milione di dispositivi. Da un punto di vista tecnologico sono pronti ma è ancora presto per uscire con un prodotto fatto e finito pronto per essere commercializzato.

Detto in altro modo, viste le quote di mercato mondiali non esaltanti per il produttore coreano, non è il caso di produrre un costosissimo foldable phone con il rischio di un flop. Meglio adottare una tattica wait and see. Tattica che vede protagonista (storicamente) Apple, che è sempre stata la migliore a implementare nuove tecnologie. Un analista di Merrill Lynch intervistato da Forbes sostiene che non vedremo un iPhone pieghevole prima del 2020.

Chi invece sembra volersi giocare la partita da subito è Oppo, che dopo avere stupito gli addetti ai lavori con una generazione di smartphone “diversi” dagli altri, un esempio per tutti è lo slider motorizzato di Oppo Find X, si è detta pronta a debuttare sabato proprio al Mobile World Congress di Barcellona con un telefonino quasi certamente pieghevole. Un brevetto in questo senso i cinesi lo hanno depositato già un anno fa. L'altro big dopo Samsung più atteso è Huawei, che non si farà scappare l’occasione di mostrare qualche cosa di nuovo, anche solo per distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica dai suoi guai con l'amministrazione Trump.

Tcl sarebbe al lavoro su ben cinque tipi differenti di telefonini con la piega. Il produttore cinese conosciuto nel mondo per i televisori, per ora sembra avere in mano solo prototipi, nulla di pronto per il mercato. Chi invece non ha aspettato e ha battuto tutti sul tempo è Royole FlexPai. Il primo smartphone flessibile sul mercato è loro. Non è il telefono più bello del mondo. Ma è l'indizio definitivo che la partita è aperta ed è tutta da giocare.

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