Il futuro di un'azienda è nascosto nei suoi brevetti? La risposta più semplice potrebbe essere “sì”. La storia, però, ci racconta altro. Ci dice, ad esempio, che idee mirabolanti messe a registro sono rimaste idee per sempre. E che ogni cento progetti depositati, magari uno solo vede la luce veramente. Il chiacchiericcio attorno ai brevetti, però, è sempre interessante. Perché al di là dell'effettiva realizzazione di un prodotto, delinea quello che è il trend che sta nascendo. E quando i brevetti sono quelli dell'industria tecnologica, eldorado finanziario del nuovo mondo, il gioco diventa più intrigante. Vediamo allora qualche idea registrata negli ultimi mesi dalle big company, senza avere pretese nell'indicare date di produzione, costi e successo.
La console di Google
Che Google abbia un po' il pallino del gaming è un fatto assodato. Big G sogna un servizio per videogiochi in streaming alla
Netflix maniera (qualcosa di simile a PlayStation Now, appena sbarcato in Italia). E in questi giorni è rimbalzata in rete
l'immagine di una sorta di joypad depositata proprio da Google allo United States Patent and Trademark Office lo scorso ottobre.
Per come è disegnato, questo dispositivo è molto simile a quelli che propongono oggi le due console per eccellenza: Xbox di
Microsoft e PlayStation di Sony. Tasti e manopole sono disposti in maniera identica. Però fa discutere perché un joypad made
in Google indica che la strada per arrivare alla console (o più probabilmente al servizio) di Mountain View potrebbe essere
vicina. Il progetto gaming di Google potrebbe essere svelato nei prossimi giorni, in occasione della Game Developers Conference.
Lo smartphone pieghevole di Apple
Dopo la chiamata di Samsung, che ha presentato il Galaxy Fold, uno smartphone con display pieghevole da parte di Apple è quanto
mai possibile. Il mercato dei telefonini, del resto, sta andando in quella direzione. E la casa di Cupertino non può rimanere
indietro. Nei giorni scorsi è saltato fuori un brevetto made in Apple, depositato anche questo allo United States Patent and
Trademark Office, che prevede proprio un display pieghevole. L'idea dominante di questo progetto sembra quella della conchiglia.
Un po' com'erano i telefonini di qualche anno fa (quelli dell'era pre-smartphone, per intenderci). E se questa tesi fosse
confermata, il primo iPhone pieghevole della storia potrebbe essere molto diverso dal Galaxy Fold. Mentre quest'ultimo, infatti,
è uno smartphone dalle misure generose che, una volta aperto, spolvera un display super Amoled da 7,3 pollici, a Cupertino
sembrano orientati al concetto di tascabile. Un device abbastanza piccolo, con un display iniziale contenuto ed essenziale,
che, dopo aperto, diventa smartphone a tutti gli effetti. Una soluzione che ricorderebbe molto quella di Motorola, orientata
– a quanto pare – a produrre un nuovo modello della fortunata serie Razr con display interno pieghevole. Ma siamo ancora nel
campo dei brevetti.
Samsung e il telefono da polso
Con un foldable già pronto, Samsung sposta la sua attenzione sul polso. Ed è di questi giorni il brevetto depositato dalla
casa sudcoreana circa uno smartphone da usare come orologio. Come? Grazie a un display interamente pieghevole che consentirebbe
a questo telefono di arrotolarsi intorno al polso come un comune orologio. Il device brevettato da Samsung prevede anche uno
scanner per le impronte digitali “in-display” (come quello messo a bordo dell'ultimo Galaxy S10), una doppia fotocamera posteriore
e una anteriore. Nonostante possa sembrare qualcosa di molto futuristico, giova ricordare che all'ultimo Mobile World Congress
di Barcellona, i cinesi di Nubia hanno mostrato qualcosa di molto simile con Nubia Alpha.
Lg e lo smartphone elastico
Anche i coreani di Lg spingono forte sulle innovazioni in ambito mobile. E proprio in questi giorni è comparso un brevetto,
depositato negli Stati Uniti proprio da Lg, abbastanza singolare: lo smartphone elastico. Si tratterebbe di un dispositivo
apparentemente normale ma in grado di diventare più grande o più piccolo in base a come lo si usa. Tirandolo da una parte,
questo device dovrebbe allungarsi, piegarsi, quasi fosse di plastica molle. Difficile dire come possa integrare anche dell'hardware
al suo interno. Ma il brevetto c'è.
Una Tv senza più cavi
Chiudiamo con un brevetto appena depositato da Samsung che ci farà sognare un po'. La casa sudcoreana, infatti, ha in mente
il cavo Tv senza fili. Sì, avete letto bene. Niente più cavi nella Tv del domani. Samsung, giova ricordarlo, è l'ideatrice
del sistema OneConnect, che ha già ridotto la presenza di cavi per la Tv in modo drastico. Ma questo brevetto prevede un'alimentazione
a induzione elettromagnetica che eliminerebbe i cavi del tutto. Somiglia molto a una soundbar da posizionare sotto il televisore,
e invece è una piccola barra senza fili che alimenta il televisore e trasmette tutto il resto con tecnologia wireless. Mica
male.
© Riproduzione riservata