Era da un anno che bitcoin non vedeva una seduta così animata, che ha riportato la criptovaluta più famosa a un paio d’anni fa, quando erano normali sbalzi di quotazione in doppia cifra percentuale. I prezzi sono arrivati stamane, nel corso del primo pomeriggio asiatico, a superare per qualche minuto la soglia dei 5mila dollari, con un balzo di quasi il 20% rispetto al giorno prima. Ora il bitcoin si è assestato attorno a quota 4.800, mantenendo comunque un guadagno del 15% sulle 24 ore, sufficiente a trascinare l’intero comparto delle criptovalute, quasi tutte con rimbalzi sopra il 10 per cento.
A dare il via al rialzo sarebbe stato, secondo quanto ricostruito da Reuters, un ordine complessivo da 100 milioni di dollari, piazzato su tre diversi exchange - Coinbase, Kraken e Bitstamp - sulla base di un algoritmo, ma riconducibile a una stessa entità: «Guardando ai volumi su ciascuno dei tre exchange, si registra un’impennata sincronizzata di volumi di crica 7mila bitcoin in un’ora», afferma un trader.
Come spesso succede per le criptovalute, non ci sono motivi specifici alla base degli acquisti, che sono stati comunque sufficienti a innescare alcuni ordini automatici che si sono concretizzate in circa sei milioni di transazioni nel giro di un’ora sola. D’altra parte con una capitalizzazione ridotta a poco più di 80 miliardi di dollari e con scambi giornalieri attorno ai 17 miliardi, bastano ordini di questo genere per muovere il mercato.
Da inizio anno la criptovaluta oscillava senza grossi scossoni in una fascia compresa tra 3.300 e 4.200 dollari, su livelli decisamente inferiori rispetto al picco di quasi 20mila dollari toccato nel dicembre 2017.
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