L’ultimo capriccio di Jeff Bezos potrebbe essere il basket. Dopo aver cancellato a sorpresa i piani per la seconda sede di Amazon a Long Island, il miliardario sarebbe interessato a fare un investimento in città di diverso genere: l’acquisto dei Knicks dall’attuale proprietario, James Dolan, duramente contestato dai tifosi per la continua assenza di risultati. A sostenerlo a Charles Oakley, una leggenda dei Knicks per i quali ha giocato per dieci stagioni negli anni 90.
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«Ho sentito che Jeff Bezos vuole comprare i Knicks. Stava cercando di portare Amazon a Long Island City ed è finito in Virginia. Ma vuole fare ancora degli investimenti nel real estate a New York. Allora perché non comprare il Garden?», ha affermato Oakley nel corso della registrazione di un promo della trasmissione di cucina in cui è protagonista. Difficile dire se le sue parole nascano da ipotesi realistiche o se siano solo il frutto di auspici dell’ex centro dei Knicks che non ha certo un buon rapporto con Dolan.
Oakley non può accedere al Madison Square Garden per assistere alle partite dopo uno scontro con due uomini della sicurezza due anni fa e un successivo diverbio con lo stesso Dolan. Al centro delle polemiche sempre lo stesso invito a farsi da parte mettendo in vendita i Knicks nella speranza di rilanciare la squadra che non vince l’anello Nba dal 1973.
Oakley ha aggiunto che Bezos è una delle poche persone che avrebbe i mezzi per condurre in porto un’operazione, che varebbe qualche miliardo di dollari: «È una persona che non può esere messa in discussione. Non ha bisogno di raccogliere altri tre o quattro investitori. È lui l’investitore». Peccato che per il momento Dolan non abbia dimostrato alcuna intenzione di vendere il marchio storico del basket di New York. Intanto Bezos stesso è al centro della vicenda del divorzio dalla ex moglie, in un feuilleton con risvolti anche politico-diplomatici.
Per il momento i Knicks stanno cercando di portare a casa qualche grosso nome tra i free agent, i giocatori svincolati da altre squadre. In testa alla lista ci sono Kyrie Irving dei Chicago Bulls e Kevin Durant, che pare in rotta con i Golden State Warriors. Ma Oakley teme che nessuno dei due possa accettare proprio per la macanza di un progetto di rilancio della squadra: «Se prenderanno qualcuno credo che prima di KD e Kyrie possano arrivare Kemba Walker e Jimmy Butler»
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