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Notre-Dame, crowdfunding aperto della community digitale italiana

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Notre-Dame, crowdfunding aperto della community digitale italiana

Davanti alla drammaticità dell’incendio alla cattedrale di Notre-Dame si è subito messa all’opera la community digitale italiana offrendo quello che di meglio sa fare: una piattaforma di crowdfunding da poche ore consente di raccogliere fondi a sostengno dell’Arcidiocesi Cattolica di Parigi per la ricostruzione. All’iniziativa, lanciata da Starteed, Oval e Walliance, hanno dato supporto numerose realtà digitali italiane. Sarà possibile donare con le più diffuse modalità di pagamento: carta di credito, Paypal, Satispay e bonifico bancario.

“Stiamo continuando a ricevere adesioni e sostegno per questa campagnia che vogliamo estendere a livello internazionale. La piattaforma è in continuo aggionamento. Nelle prossime ore sarà disponibile anche in inglese e in francese - racconta Claudio Bedino, ceo e founder di Starteed che ha lanciato l’iniziativa - A meno di 12 ore dall’evento tutta la community italiana del digital e del fintech si è messa in moto in modo coeso”.

Sulla piattaforma notredame.help le donazioni hanno raggiunto in poche ore quasi 11mila euro. si può condividere con l’hashtag #helpNotreDame.

All’iniziativa, lanciata da Starteed, Oval e Walliance, con il supporto di Save The Planet Onlus che si è offerta di assicurare trasparenza alla raccolta fondi adoperandosi da garante dell’operazione, hanno aderito importanti realtà come European Crowdfunding Network, Afone Payment, Credimi, Borsa del Credito, Derev, Epic, Fifty, Fintech District, Italia Fintech, Moneyfarm, Modefinance, October, Prestiamoci, Stripe, Soisy, Younited Credit, Workinvoice, 200 Crowd e tanti altri, attivandosi immediatamente per avviare in tempi record la raccolta di donazioni.

“Il crowdfunding si riconferma così un potente strumento di partecipazione sociale, in grado di unire realtà diverse sotto una causa comune rendendo possibile la realizzazione di progetti ambiziosi - si legge nel comunicato stampa - Notre-Dame fa parte della vita di ognuno di noi, è patrimonio comune ed è diritto di tutti, non solo di grandi donatori e multinazionali, fare il possibile affinché le sia restituito il suo originario splendore nel minor tempo possibile”.

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