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Al via l’exchange di eToro per criptovalute (e stablecoin)

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Al via l’exchange di eToro per criptovalute (e stablecoin)

Reuters
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È online la piattaforma di exchange di eToroX, la divisione blockchain della piattaforma globale di investimento eToro. Una piattaforma regolamentata che offre cryptoasset oltre a una sezione speciale dedicata alle stablecoin, le criptovalute legate a monete fisiche a corso legale. Al momento del lancio la piattaforma exchange consentirà il trading di diversi strumenti: in dettaglio, sono otto stablecoin (eToro rispetto a dollaro neozelandese, yen , franco svizzero, dollaro, euro, sterlina, dollaro australiano e dollaro canadese), sei criptovalute (Bitcoin, Ethereum, Ripple, Dash, BitcoinCash e Litecoin) e 37 coppie, a partire dal bitcoin-dollaro.

Il lancio di eToroX è un nuovo passo nel viaggio di eToro verso la blockchain, cominciato nel 2012 con Colored Coins. eToro è stata una delle prime società finanziarie regolamentate a offrire criptovalute permettendo agli utenti di scambiare bitcoin già nel 2014, oggi sulla piattaforma eToro sono presenti 15 criptovalute.

«Proprio come eToro, che ha aperto i mercati tradizionali agli investitori, vogliamo fare la stessa cosa per il mondo della tokenizzazione: rendere accessibili gli asset crittografici e tokenizzati a un pubblico più ampio, permettendo loro di scambiarli in sicurezza», ha affermato Yoni Assia, il co-fondatore e Ceo di eToro: «Questo è il futuro della finanza. La blockchain
conquisterà il mercato a scapito dei tradizionali sistemi finanziari e
questo grazie alla tokenizzazione».

Nelle prossime settimane all’interno dell’exchange saranno aggiunti altri criptoasset, stablecoin e token. «La tokenizzazione aiuterà ad aprire i mercati e incoraggiare la diversificazione, facilitando lo scambio di proprietà frazionate e
rimuovendo i confini geografici - ha spiegato il manager director di eToroX Doron Rosenblum -. La blockchain porterà un nuovo paradigma del concetto di proprietà . Col tempo si assisterà alla tokenizzazione di tutti gli asset tradizionali, così come la nascita di nuovi asset tokenizzati come l’arte o la proprietà intellettuale».

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