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Arriva l'Oled trasparente e la tecnologia in casa diventa invisibile

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Arriva l'Oled trasparente e la tecnologia in casa diventa invisibile

Qual è la nuova frontiera del design? Dopo il periodo dell'ostentazione, caratterizzato dalla voglia di mettere in mostri i nostri giocattoli tecnologici, e da aziende multimiliardarie che hanno costruito la loro fortuna sull'aspetto dei prodotti (o delle loro scatole), siamo arrivati alla fase della negazione: la tecnologia deve sparire. A pensarci bene, già con gli assistenti digitali da salotto abbiamo degli accessori che nascondono la loro anima digitale dietro all'aspetto di un comune altoparlante, ma adesso è stato fatto un altro salto in avanti.
Panasonic ha presentato durante la design week il televisore OLED trasparente, una semplice cornice di legno, sviluppata insieme al designer scandinavo Daniel Rybakken, che solo quando serve diventa uno schermo televisivo di alta qualità.

Claudio Lamperti

«Si tratta di un concept – ci dice Claudio Lamperti Managing Director Panasonic Italy – ma di quelli che indicano una rivoluzione in arrivo. Il televisore non verrà commercializzato in questa forma per il momento, ma mostra chiaramente come Panasonic vede lo sviluppo della tecnologia».
In realtà, il televisore trasparente non è una novità. Era già stato visto un paio d'anni fa, sempre proposto da Panasonic, all'IFA di Berlino. Da allora, però, è migliorata la trasparenza quando è spento ed è diventato più vivido il contrasto quando è acceso. Il pannello è Full Hd, ma non sono certo le specifiche tecniche a fare rumore in questa fase.
«Il suo scopo” – continua Lamperti – è quello di stupire le persone. Nei prossimi anni i televisori tradizionali continueranno a rappresentare la quasi totalità delle vendite, ma grazie a questi esperimentici distinguiamo dalla ‘massa'. Un televisore trasparente resta impresso e speriamo che questo aiuti i clienti a ricordare il nostro marchio quando poi andrà a scegliere il tv da mettere in salotto».
Un sistema, quindi, per far sognare il consumatore, senza potergli ancora concedere il lusso di metterselo in casa, anche se potremmo in futuro apprezzare questi schermi in realtà aziendali. «In effetti – rivela Lamperti – stiamo facendo passi avanti per realizzare alcune applicazioni B2B di questa tecnologia, perché è ovvio che il prodotto arriverà davvero prima o poi, anche se non direttamente nella sua veste classica di televisore».
In attesa, quindi, che questi Oled siano pronti a far sparire la tecnologia intorno a noi, assistiamo a una evoluzione del design, che passa dall'oggetto in sé a quello che lo circonda. Il presidente di Panasonic ha ordinato che i nuovi prodotti abbiano come elementi distintivi una scelta dei materiali che deve dare una sensazione peculiare al tatto e delle forme, anche poco usuali, che vadano a stuzzicare la vista. Il tutto mentre si fa partire la creazione del culto per l'oggetto appena comprato addirittura dalla scatola. Un esempio è la nuova mirrorless Panasonic che è contenuta da un vero e proprio scrigno in grado di generare l'effetto wow ancora prima di metter mano al prodotto. Una ostentazione esasperata, un montare di aspettative che andrà a saturare il nostro gusto fino a renderci pronti all'arrivo della tecnologia trasparente. Quella che non vedremo più e daremo per scontata.

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