Il lunedì di Pasqua, presso il Tribunale Federale di San Josè (California), si è tenuta una nuova udienza del processo penale che vede Elizabeth Holmes, ex Ceo della defunta startup Theranos, imputata per due capi d'accusa relativi a cospirazione per commettere frode bancaria e undici capi d'accusa per frode bancaria ai danni di investitori, medici e pazienti.
Nel corso dell'udienza il team difensivo della Holmes ha fatto presente che la difesa sta cercando di ottenere documenti «molti dei quali a discarico» in possesso di agenzie federali come l'Fda. L'enorme mole di documenti che l'accusa dovrà esaminare (oltre 12 milioni di pagine di documenti e file video) rende improbabile che il dibattimento possa iniziare prima del 2020 e pertanto il giudice Edward Davila si è limitato a fissare una nuova udienza per il primo di luglio, senza fissare la data di inizio del dibattimento.
John Bostic, Assistant Us Attorney, ha già fatto presente che «l'intera vicenda è molto più ampia di quanto indicato nell'atto di accusa» depositato il 15 giugno 2018. Il processo è infatti relativamente giovane e, se condannati, la Holmes e il suo ex compagno Sunny Balwani, ex presidente di Theranos, rischiano ognuno per ogni capo d'accusa una reclusione per 20 anni, una sanzione di 250mila dollari (per un potenziale ammontare complessivo di 2,25 milioni di dollari), oltre il risarcimento dei danni alle parti civili. Il rinvio a giudizio è l'esito di un'investigazione condotta congiuntamente da Fbi, Fda e Uspis, durata circa due anni e mezzo.
Elizabeth Holmes aveva fondato Theranos nel 2003 dopo solo un anno di lezioni ed esami alla facoltà di Ingegneria Chimica dell'Università di Stanford. Grazie al supporto del professore di Ingegneria Channing Robertson e il primo milione di finanziamento ottenuto da un amico di famiglia e venture capitalist Tim Draper, si era dedicata alla realizzazione di Edison, un robot che era (asseritamente) in grado di automatizzare e svolgere moltissime classi di esami sanguigni su micro-quantità di sangue prelevabili da un dito di un paziente con un semplice cerotto.
Nel novembre 2013 Theranos aveva stipulato un accordo con Walgreens Boots Alliance per offrire i test Theranos a medici e pazienti in 40 “wellness center” distribuiti nei negozi della catena in Arizona soprattutto, ma anche a Palo Alto e in Pennsylvania. Theranos pubblicizzava sul proprio sito il listino prezzi per i 250 test offerti al pubblico (che andavano da esami per il colesterolo ad esami per patologie tumorali) e i prezzi erano estremamente competitivi se paragonati a quelli delle aziende dominanti del settore ( Quest Diagnostic Inc e Laboratory Corp of America Holdings). Nel 2014 la Holmes ha accumulato straordinari riconoscimenti dal mondo della politica, affari e scienza. Il Presidente Obama la nomina ambasciatrice degli Stati Uniti per l'imprenditoria globale. Sedotti dal suo carisma, da una board di advisors senza precedenti (che contava due ex segretari di Stato e l'attuale segretario alla Difesa Mattis) nonché da un portfolio brevettuale di circa 200 brevetti, le riviste Forbes, Wired, Fortune e il New Yorker la onorano di copertine e articoli celebrativi.
La sua startup viene valutata per un valore superiore ai 9 miliardi di dollari e si ritiene abbia raccolto circa 700 milioni di finanziamenti da investitori e fondi di venture capital. Nell'ottobre 2015 un articolo del Wall Street Journal rivela che ex dipendenti di Theranos, incluso un ex direttore del laboratorio, dichiarano che Holmes e Balwani consapevoli della inutilizzabilità del MiniLAb, l’ultima versione dell'Edison, e della totale assenza di precisione dei test condotti con il dispostitivo, avevano imposto ai dipendenti del laboratorio di svolgere 240 tipologie dei 250 test offerti su ordinarie macchine commerciali di Siemens. In molti casi i campioni, posto che ai pazienti si prelevavano micro-quantità di sangue attraverso il cerotto, venivano diluiti per poter essere esaminati nelle macchine Siemens (così causando una doppia diluizione in violazione dell'approvazione Fda). In altri casi ai pazienti si facevano ordinari prelievi con siringhe. Holmes e Balwani avevano altresì intenzionalmente falsato i test richiesti dalla Normativa Federale inviando ai Centers for Medicare e Medicaid i risultati ottenuti su macchinari commerciali, invece che sull'Edison.
Il giorno dell'articolo Holmes è nominata membro della Harvard Medical School's Board of Fellows. Quello stesso giorno la Holmes decide di replicare alle contestazioni del Wsj, attraverso un aforisma firmato Silicon Valley: «First they say you're crazy, then they fight you and then all of a sudden, you change the world”.
Holmes non sarà mai in grado di offrire spiegazioni ragionevoli su come funzioni l'Edison e come Theranos avesse risolto le enormi sfide scientifiche (nell'interfaccia tra medicina, biologia, chimica, microfluidica e ingegneria elettronica) che la “value proposition” di Theranos comportava.
Dopo numerosi contenziosi con investitori, Walgreens, i Cms e la Sec, i licenziamenti massivi - Theranos sarebbe arrivata ad avere 800 dipendenti - e la liquidazione a Settembre 2018, il rinvio a giudizio per il processo penale sembra porre fine alle tesi di chi accusava i sostenitori, l’advisory board e gli investitori di Theranos di grave incompetenza e negligente attività di “clearance” sulla tecnologia e brevetti.
Gli inquirenti federali sposano infatti la ricostruzione per cui - utilizzando sapientemente dichiarazioni mendaci in merito alla propria tecnologia, contratti stipulati e giro d'affari, un (solo apparentemente) ricco portfolio brevettuale, la deroga all'obbligo di approvazione FDA per i test sviluppati in Laboratorio LDTs, e la scusa di dover operare in “stealth mode” per tutelare il segreto industriale - Holmes e Balwani avrebbero condotto un'articolata frode pluriennale e multimilionaria che ha messo a rischio la vita dei pazienti statunitensi e bruciato oltre 700 milioni di investimenti.
*Avvocato
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