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Le startup più promettenti dell'intelligenza artificiale sono a stelle…

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Le startup più promettenti dell'intelligenza artificiale sono a stelle strisce

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L'intelligenza artificiale, almeno a livello di startup e scaleup, parla americano. Negli Stati Uniti risiede infatti circa l'80% delle 100 aziende che Cb Insights ha selezionato come le più promettenti per il 2019 (da un campione iniziale di oltre 3mila) mentre si dividono equamente il podio con sei aziende ciascuna Cina, Israele e Regno Unito (Graphcore, Onfido, Medopad, Behavox, Eigen Technologies e Prowler.io). Trovano posto in classifica, con una menzione ciascuna, anche Germania (TwentyBN), Svezia (Mapillary), Canada, Giappone e India.
Nel sempre più frizzante mercato dell'AI, che secondo ultime rilevazioni ha superato nel 2018 quota 7,3 miliardi di dollari considerando prodotti, sistemi hardware, infrastrutture dati, servizi e soluzioni che sfruttano gli algoritmi di machine learning per il riconoscimento, l'identificazione e la classificazione di oggetti e immagini, la parte del leone (per il momento) la giocano dunque gli Usa. In elenco non c'è nessuna startup italiana e visti i parametri presi in considerazione (attività brevettuale, profilo degli investitori, potenziale di mercato, partnership, panorama competitivo, forza del team) non c'è probabilmente da stupirsi più di tanto.
Un decimo delle aziende della top 100 (11 per la precisione, fra cui l'inglese Graphcore) sono unicorni e fra le imprese che vantano una capitalizzazione di mercato superiore a un miliardo di dollari il nome che spicca sugli altri è quello della cinese (di Hong Kong) SenseTime. Specialista nel campo della sicurezza e del deep learning, è stata capace finora di rastrellare sul mercato oltre 1,6 miliardi di dollari annoverando fra i suoi finanziatori aziende del calibro di Alibaba e Qualcom. Alle sue spalle un altro unicorno cinese Face+++, che ha convinto a investire realtà come Lenovo Ventures e Foxconn raccogliendo fino a oggi oltre 600 milioni. È californiana, invece, Zymergen, la terza azienda di intelligenza artificiale più finanziata al mondo con 574 milioni di dollari (fra i suoi azionisti ci sono Goldman Sachs e Softbank): dalla sua vanta una tecnologia che utilizza algoritmi di apprendimento automatico per trovare alternative alla plastica e al petrolio in campo industriale.

Complessivamente, a tutto febbraio scorso, le top 100 dell'AI hanno raccolto oltre 6,2 miliardi di dollari di capitale da oltre 680 fra venture capital, corporate venture capital e business angel. GV (ex Google Ventures) guida il plotone degli investitori attivi per numero di operazioni concluse, avendo partecipato a ben 27 deal. Dietro il colosso californiano troviamo nell'ordine Kleiner Perkins con 22 round, Data Collective con 21, New Enterprise Associates con 19, Accel con 16, Norwest Venture Partners e Battery Ventures con 15, Intel Capital con 14, IA Ventures con 13 e Ame Cloud Ventures con 13. Un ultimo dato interessante rilevato da CB Insights riguarda i brevetti. Le più importanti 100 startup dell'intelligenza artificiale su scala globale hanno depositato complessivamente 600 brevetti solo negli Stati Uniti. E hanno raccolto oltre 6,2 miliardi di dollari di

Le startup più promettenti secondo Cb Insights

La classifica delle prima 100 startup per risorse raccolte in mln di dollari (Fonte: Cb Insight)

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