Combattere, attraverso azioni concrete, l'osteosarcoma, un tumore delle ossa , raro e maligno, che colpisce soprattutto i bambini. È questa la finalità dell’accordo siglato oggi tra l’azienda per la sanità Upmc Italy (University of Pittsburgh Medical Center) e l’organizzazione non profit Aisos (l’Associazione italiana studio osteosarcoma), che ha già messo in cantiere importanti progetti: la costituzione di un Centro polifunzionale presso il Salvator Mundi International Hospital di Roma e la disponibilità di Upmc a ospitare circa 10 bambini all'anno affetti da osteosarcoma che potranno essere curati in un contesto accogliente e tecnologicamente avanzato e, se necessario, essere operati da chirurghi di alto profilo facenti parte della rete Aisos.
La partnership prevede anche la costituzione di un team di ricerca scientifica composto da specialisti di eccellenza di entrambe le organizzazioni, che opereranno sia in campo biomedico che nello studio di nuove protesi “intelligenti”. Tra gli obiettivi dell'alleanza c’è infatti anche quello di incrementare i casi di “vittoria” sulla malattia, offrendo una migliore qualità di vita e la possibilità di realizzare aspettative professionali e individuali, come testimonia Chiara, oggi 21enne, ex malata di osteosarcoma. Chiara, anche grazie a una protesi interna alla gamba, è riuscita a frequentare un corso di recitazione, a studiare e a condurre una vita serena.
Secondo i dati dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), l’osteosarcoma conta in Italia ogni anno poco più di cento nuovi casi. Neoplasia a elevata mortalità, pari a circa il 30%, a causa di uno sviluppo silente che rende difficile la diagnosi precoce, e che ha anche poche possibilità di cura. A oggi non esistono terapie farmacologiche specifiche a bersaglio molecolare, da qui la necessità di fare più ricerca. A tale proposito è attivo il numero di sms solidale 45581 di Aisos attraverso il quale fino al 21 maggio è possibile raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica.
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