Tecnologia

Il Cern dice addio a Windows: i software di Microsoft troppo costosi

  • Abbonati
  • Accedi
PASSA ALL’OPEN SOURCE

Il Cern dice addio a Windows: i software di Microsoft troppo costosi

Non è per una adesione ideologica all’open source come filosofia di software aperto e collaborativo. Ma per ragioni di costi. Per le sue apparecchiature informatiche il Cern di Ginevra ha abbandonato Microsoft e contestualmente ha deciso di passare all'open source. Il Centro di ricerche europeo, che ha dato i natali al World Wide Web, avrebbe preso la decisione per ragioni economiche. Il colosso di Redmond, infatti, ha deciso di revocare lo status di istituzione accademica che consentiva uno sconto sui costi delle licenze.

Il nuovo contratto prevede un somma da corrispondere per ogni utente, che avrebbe fatto moltiplicare notevolmente i costi per l'uso del sistema operativo Windows. In previsione di questo aumento di costi il Cern dallo scorso anno ha iniziato a sviluppare il programma Malt (Microsoft Alternatives), con il quale ha intrapreso un percorso che porterà l'istituto europeo a dismettere le soluzioni proprietarie a vantaggio di quelle «aperte», operazione che si tradurrà in un notevole risparmio dei costi di licenza.

«L'obiettivo è riprendere il controllo usando un software aperto. Il progetto è ambizioso ma è anche un'occasione unica per dimostrare che è possibile realizzare i servizi più importanti senza un accordo in esclusiva con un venditore», ha spiegato il Cern in un post ufficiale.

Il Cern non è l'unica realtà istituzionale o governativa che si sta muovendo in questa direzione. Negli ultimi due decenni la Francia ha investito sul software libero, promuovendo un mercato informatico da 500mila posti di lavoro e del valore di quasi 5 miliardi di euro. Da alcune settimane in Italia è al via l'obbligo per le Pubbliche amministrazioni di pubblicare in open source tutto il proprio codice e di valutare il software già esistente prima di realizzarne di nuovo. Le norme italiane, ricordiamo, sono tra le più avanzate d'Europa in materia di open source. Di recente anche il governo sudcoreano ha deciso di abbandonare Windows in favore di Linux.

© Riproduzione riservata

>