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Dossier Ecco Libra, criptovaluta di Facebook: garantita da asset reali

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    Dossier | N. 83 articoli Criptovalute: bitcoin e le altre

    Ecco Libra, criptovaluta di Facebook: garantita da asset reali

    Una valuta stabile basata su una blockchain sicura e open source, garantita da una riserva di asset reali e governata da un’associazione indipendente, una moneta semplice che si trasformi nell’infrastruttura finanziaria per permettere a miliardi di persone di accedere ai servizi bancari. È Libra, la criptovaluta lanciata oggi da Facebook - ma partirà operativamente nel 2020 -, insieme a una serie di altri attori del comparto finanziario, tecnologico, telecom e venture capital, con l’obiettivo di aprire la strada a un sistema finanziario globale economico, efficiente, accessibile e più connesso.

    GUARDA IL VIDEO - ECCO LA CRIPTOVALUTA DI FACEBOOK: SARÀ UNA MONETA GLOBALE?

    L’annuncio è arrivato da Menlo Park dove da oltre un anno è al lavoro una squadra specifica guidata dall’ex presidente di PayPal, David Marcus, che ha ideato l’architettura di un sistema in cui Facebook è solo uno degli attori, per evitare qualsiasi tipo di polemiche sulla nuova montagna di dati altamente sensibili che il social network si troverebbe a gestire.

    La blockchain e le criptovalute offrono grandi potenzialità, secondo il “white paper” diffuso nella notte californiana: «Sono decentralizzate, accessibili a livello globale, economiche e sicure», anche se queste caratteristiche sono state messe finora in ombra dalla volatilità e dalla scarsa scalabilità.

    Cosa sarà Libra
    «Il mondo ha bisogno di una valuta globale, nativa digitale, che possa integrare tutte le qualità delle migliori valute globali: stabilità, bassa inflazione, accettazione globale e fungibilità», spiega il white paper. Per questo Libra sarà una stablecoin, una criptovaluta la cui stabilità sarà basata sulla copertura di una riserva di asset reali: sarà quindi garantita dalla parità con un paniere di «asset a bassa volatilità, come depositi bancari e titoli di Stato a breve termine denominati in valute di Banche centrali stabili e ad alta reputazione».

    È chiaro che non essendo legato a una singola valuta, il valore di una Libra in qualsiasi valuta nazionale potrà variare, ma l'obiettivo è scegliere asset di riserva che riducano il più possibile la volatilità, «in modo che i possessori possano fidarsi della capacità di mantenere il valore nel tempo». Gli interessi sugli asset di garanzia saranno utilizzati per il funzionamento del sistema e garantire basse commissioni. L’acquisto e la vendita di Libra saranno resi possibili mediante un network di exchange che garantiranno la liquidabilità: nel consorzio ci sono attori di primo piano come Coinbase e Xapo.

    Pagare via Messenger e WhatsApp
    Facebook offrirà un primo strumento per poter sfruttare i nuovi servizi finanziari offerti dal sistema di Libra. Una nuova divisione del gruppo, Calibra, introdurrà infatti un wallet digitale per la gestione semplice delle transazioni nella criptovaluta. In pratica Calibra permetterà a chiunque di trasferire denaro in ogni parte del mondo in maniera semplice e istantanea, come si manda un messaggio, a costi tendenti a zero.

    Il wallet sarà disponibile integrato in Messenger e WhatsApp o attraverso un’apposita app, a partire dal 2020. In futuro saranno aggiunti altri servizi dal pagamento di fatture alle piccole transazioni quotidiane, via smartphone.

    L’ecosistema Libra spiegato da Facebook

    Blockchain aperta ma centralizzata
    A gestire la criptovaluta sarà una blockchain costruita da zero per «garantire scalabilità, sicurezza e affidabilità», che sarà governata e gestita nella sua evoluzione dalla Libra Association, un gruppo di 28 aziende, associazioni non profit e istituzioni accademiche. Accanto a Facebook-Calibra ci sono soggetti finanziari come Mastercard, Visa, Stripe e PayPal, operatori tlc come Iliad e Vodafone, business tecnologici come Booking, Uber, eBay, Lyft e Spotify, accanto a specialisti di blockchain come Coinbase e Xapo e venture capital del calibro di Andreessen Horowitz e Union Square Ventures.

    La scelta di creare un’associazione multilaterale per la gestione della blockchain mira a spegnere sul nascere le polemiche sul fatto che sia Facebook da sola a gestire l’enorme massa di dati finanziari che genererà. Anzi il white paper specifica che i dati social e quelli finanziari saranno tenuti distinti e questi ultimi non potranno essere utilizzati da Facebook se non dietro esplicita autorizzazione dell’utente.

    L’associazione è aperta a nuovi membri e gestirà l’evoluzione tecnologica della piattaforma di Libra, in particolare con l’obiettivo di far diventare la blockchain permissionless, vale a dire del tutto decentralizzata sul modello di bitcoin. L’impegno è a farlo nell'arco di cinque anni.

    Mondo finanziario inclusivo
    L’obiettivo dichiarato di Libra è di utilizzare la blockchain per aprire il mondo dei servizi finanziari a quella enorme fascia di persone e aziende che ancora oggi ne è escluso. «Nonostante i progressi tecnologici, una larga fascia della popolazione mondiale è stata lasciata indietro: 1,7 miliardi di adulti rimane al di fuori del sistema finanziario senza alcun accesso a una banca tradizionale, anche se un miliardo di loro ha un cellulare», si afferma nel white paper.

    Facebook sottolinea che quasi metà degli adulti a livello mondiale non ha un conto corrente attivo, numeri che sono ancora peggiori nei Paesi in via di sviluppo e per le donne. Il costo di questa esclusione è alto: circa il 70% delle piccole aziende nei paesi emergenti non ha accesso al credito e 25 miliardi di dollari ogni anno sono sprecati dai migranti in commissioni sulle rimesse.

    Libra, secondo le intenzioni, nasce con l’obiettivo prioritario di offrire una soluzione a questi problemi. In qualche modo, le banche sono avvisate.

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