Con il bitcoin ha in comune solo il fatto di essere una criptovaluta. Ma qui ci si ferma. Il bitcoin ha un blockchain decentralizzata dove il funzionamento è basato sulla cosiddetta “proof of work”, la validazione da parte dei miners che utilizzano enormi quantità di capacità computazionale per risolvere stringhe di codice e agganciare i blocchi della “catena dei blocchi” in maniera immodificabile. La blockchain di Libra ha un sistema che senz'altro è permissioned, nel senso che regole e gestione sono in mano a un soggetto, che in questo caso è collettivo, l'associazione composta dai 28 membri: in qualche modo ripropone quindi uno schema centralizzato. L'impegno di Libra Association è di arrivare a un modello simile a quello di bitcoin, del tutto decentralizzato, entro cinque anni.