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Benvenuti nella Cashmere valley

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City Break

Benvenuti nella Cashmere valley

Stoffe tessute su telai del Settecento nell'atelier Bronzetti a Perugia.
Stoffe tessute su telai del Settecento nell'atelier Bronzetti a Perugia.


Il cioccolato d'angora: mai assaggiato? Certo, non esiste, è una invenzione, un gioco di parole per ricordare che la passione per il cashmere, da alcuni decenni un must in Umbria, è nata grazie al cioccolato, quello Perugina. In pratica, quando Maria Luisa Spagnoli, creatrice nel 1905 della pasticceria destinata a divenire la Perugina, iniziò negli Anni 20 ad allevare i "conigli d'angora italiani". Di qui il marchio LuisaSpagnoli, esteso poi dalla maglieria alle confezioni d'abbigliamento, con 140 negozi in tutta Italia.

Cucinelli, filosofo in cashmere
C'è poco da sorprendersi allora se gli inglesi, che hanno la vista lunga, vengono proprio qui soprattutto per una cosa: il cashmere. Esplosa in pochi decenni, la Cashmere Valley del Trasimeno attira cultori di maglioni, sciarpe e capispalla ormai da tutto il mondo. Tornando all'dea targata Spagnoli, fu proprio da lei e dalle prime maestranze specializzate che nacquero quei laboratori di fissaggio e quella maglieria de luxe che oggi il mondo ci invidia: su tutti Brunello Cucinelli, re del cashmere, il quale nel borgo trecentesco di Solomeo ha voluto un'"impresa umanistica" che lavora sulla qualità con un modello produttivo fondato sulla ricerca della bellezza e l'amore per l'ambiente.

Lana low cost
A Magione si trova lo spaccio Lamberto Losani srl Cashmere. Nato nel 1939 come piccola produzione artigianale di calze, oggi si trova nelle migliori boutique. A Foligno, D.O.C. Arnaldo Caprai riunisce in un outlet i marchi di famiglia: i capi in cashmere e seta dei marchi Gruppo Tessile Arnaldo Caprai e Cruciani e i vini Arnaldo Caprai Viticoltore in Montefalco.

Rigorosamente a mano
Vera eccellenza umbra è la tessitura a mano. Tra gli atelier più antichi, quello fondato nel 1921 da Giuditta Brozzetti nell'antica chiesa di S. Francesco delle Donne, a Perugia. Vi nascono arazzi, tende, tovaglie che riprendono autentici disegni medievali e rinascimentali usando veri telai d'epoca. È innovativo invece lo stile Mastro Raphaël lanciato a Spoleto nel 1966 da Mario Arcangeli. Il negozio in centro è spettacolare, ma è nello spaccio che lenzuola, cuscini e trapunte in lino e cotone naturali, sono a prezzi ribassati. Riflettori puntati infine per le stoffe di Tessitura Pardi di Giano dell'Umbria , che hanno vestito le damigelle di Letizia Ortizper alle nozze con Felipe di Spagna.

Maioliche in atelier
Passando alle maioliche di Deruta, celebri per i toni bianco, oro e cobalto, consigliamo Ubaldo Grazia, laboratorio vecchio di cinque secoli fa. A Orvieto le terrecotte vestono i tipici motivi locali nell'atelier di Alberto Bellini, La Corte dei Miracoli, o riprendono la formula dei buccheri etruschi (in ceramica nera) da L'Arte del Vasaio. Se cercate la carta artigianale bambagina – fatta a mano con polpa di stracci – c'è La Valchiera, la più antica bottega di Bevagna, mentre Mastri Cartai, a Perugia, propone quaderni, taccuini e oggetti di design in carta di pregio.

Botteghe di un tempo
Gli amanti dell'antiquariato apprezzeranno i mobili di fattoria e le stampe della galleria Palatium, a Spoleto, o le riproduzioni di soggetti storici dell'intarsiatore todino Daniele Parasecolo. Per chi ama il ferro battuto, a Spello, la bottega di Luca Peppoloni propone arredi che reinventano la tradizione locale. Il legno di olivo, prezioso quanto difficile da lavorare, è materia delle immagini sacre di Raniero De Marzo. Legno anche per il Pianeta delle Idee di Trevi, per giocattoli e marionette rétro.

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio, consultate la pagina degli indirizzi

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