Di buca in buca. Senza perdere mai di vista il Mediterraneo. Dal nuovo campo da golf a Sciacca, in Sicilia, al percorso per professionisti in Catalogna. Passando per Casalanca. Ecco i dieci green da non perdere tra Europa e Africa.
Buche maliziose a Marrakech
La chiamano Brigitte Bardot ed è la buca più maliziosa del Royal Golf Club di Marrakech, lo storico campo costruito nel 1923 dall'allora Pasha della città e ulteriormente migliorato nel 1933 dal campione dell'Open inglese, Arnaud Massy. Solo chi ci ha giocato può sorridere al ricordo: per arrivare al green della buca bisogna passare attraverso due collinette che si dice siano una copia (in grande formato) del seno della leggendaria attrice francese BB. E chissà se qualcuno al pensiero di quelle forme ha sbagliato il colpo…A parte ciò, il percorso, un 18 buche par 72 che si snoda sull'area di un giardino botanico ricco di eucalipti, palme, olivi e aranci, è molto piacevole. Oltretutto è apprezzato dai giocatori di ogni livello perché, perdona alcuni errori del principiante e impegna, su alcune buche, il giocatore allenato.
Dopo una full immersion nel green e un riposo ristoratore nella Club House, si può lasciarsi avvolgere dai profumi delle spezie dei suq, ammirare il tramonto sulla piazza Jeema'a el Fnaa o farsi affascinare dalla tranquillità e dai colori dei giardini di Majorelle. Per il soggiorno Marrakech offre una vasta scelta di alberghi: dallo storico Mamounia, recentemente rinnovato, ai numerosi comodi Riad ricchi di fascino e atmosfera, agli alberghi delle catene internazionali.
Un green con vista sull'oceano
Dal percorso più antico a quello più recente, inaugurato da pochi mesi e situato a quasi un'ora di macchina a sud di Casablanca: il Mazagan Beach Resort & Golf con vista spettacolare sull'Oceano che da sola vale il viaggio. Questo percorso, disegnato magistralmente dal Sud africano Gary Player, si snoda lungo l'Atlantico su un percorso ondulato, con una vegetazione bassa, dove le colline di sabbia degradano verso il mare. E' un 18 buche par 72 affascinante ma al tempo stesso difficile, dove il vento gioca un ruolo non indifferente e la precisione del colpo è necessaria.
Il Mazagan Beach Resort comprende, oltre al campo da Golf, un albergo a 5 stelle che sorge su una spiaggia privata lunga 7 km, raffinato ed elegante con 500 tra camere e suite, 8 ristoranti di livello che propongono sia cucina marocchina sia i migliori piatti della gastronomia internazionale e inoltre campi da tennis, casinò, piscina e una Spa dove rilassarsi dopo aver giocato. Numerose le attività alternative anche per chi non desidera trascorrere tutta la giornata sul green, come ad esempio un'escursione all'antica colonia portoghese di El Jadida.
Portogallo, attenti al lago
La primavera è la stagione migliore anche per giocare sui green in Algarve. Questa regione meridionale del Portogallo è una sequenza di campi che gli amanti di sacca e bastoni percorrono inseguendo la pallina bianca con l'intento di fare il par sulle buche più facili. Un campo frequentato sia per la sua vicinanza all'aereoporto di Faro (18 km) sia perché nell'arco di 30 minuti di auto si trovano numerosi altri percorsi (Quinta do Lago, Vila Sol e i campi di Vilamoura solo per citarne alcuni), è il San Lorenzo Golf & Resort. Questo Golf, inaugurato nel 1988 e disegnato dall'architetto americano Joseph Lee, è un par 72 che si sviluppa su un terreno vario dove le prime 5 buche sono immerse in una foresta di pini e dove i giocatori sono tutti col fiato sospeso alla 18 poiché bisogna piazzare un drive perfetto per superare il lago, che sembra pronto a ingoiare le palline dei meno abili.
E' vicino al Resort Dona Filipa, col quale è collegato con un servizio navetta, molto comodo per i golfisti che possono usufruire della spiaggia privata. e della piscina. Il Resort, di ottimo livello con camere in stile moresco può essere un facile punto di partenza per escursioni alla scoperta del sud del Portogallo.
Catalogna per professionisti
Legata al Portogallo sia per posizione geografica sia per l'ampia scelta di percorsi, la Spagna è frequentatissima dai "glob trotter" del golf. Vicino a Caldes de Malavella, centro termale della Costa Brava, e a pochi chilometri dall'aereoporto di Girona si trova il PGA Catalunya Golf Course, sede degli open di Spagna nel 2000 e nel 2009, che comprende due percorsi di 18 buche, entrambi par 72: Stadium Course, il più tecnico, reso difficile dagli alberi che delimitano i fairways, dai laghetti e dai bunkers disposti strategicamente in difesa dei green ma con tees sopraelevati e pochi fairways in salita. L'altro, il Tour Course, un 18 buche inaugurato nel 2005, più facile, con ampi fairways e green molto larghi è decisamente meno impegnativo ma non per questo meno tecnico e divertente.
Parte integrante dei due percorsi PGA è l'hotel Melià Golf Catalàn, perfettamente in armonia con l'ambiente naturale circostante, con 149 camere e un centro benessere e fitness indispensabili dopo una intensa giornata trascorsa sul green. La posizione del golf lo rende un ottimo punto di partenza per escursioni alla scoperta della Costa Brava e delle sue spiagge e, volendo, della città di Barcellona che dista 85 chilometri.
Buche a ostacoli sulla Costa del Sol
Sempre in Spagna, sulla Costa del Sol vicino a Marbella si trova Il Real Club de Golf Guadalmina, due campi da 18 buche e un pitch&putt da 9. Il percorso Nord, par 70, inaugurato nel 1959 con fairways stretti e protetti da alberi, richiede precisione nei colpi, soprattutto nei drive. Il percorso Sud, aperto nel 1973 è caratterizzato da numerosi ostacoli d'acqua che rappresentano una sfida avvincente per i giocatori. Del Club Guadalmina fa parte il Resort cinque stelle lussuoso e ricercato, affacciato sul mare, arredato in stile mediterraneo. A disposizione degli ospiti due piscine di acqua salata e una spiaggia privata. La località si presta a escursioni lungo la costa verso Malaga e alla scoperta di paesini tipici come Ronda (visitata spesso da Hemingway) e Mijas.
Costa Azzura: il green del Granduca
Lasciando la costa della Spagna verso la Francia si arriva sulla Costa Azzurra. Il golf "storico" e il primo della Costa Azzurra è l'Old Course Cannes Mandelieu, creato nel 1891 dal Granduca Michele di Russia che al ritorno da un viaggio in Scozia, affascinato da questo sport che aveva visto giocare sui green del Saint Andrews, decise di far costruire un percorso sulla Costa Azzurra dove amava soggiornare, scegliendo Mandelieu per la bellezza del territorio. All'Old Course gioca con passione e divertimento sia il neofita, sia il giocatore esperto e smaliziato perché questo golf dispone di due percorsi: uno di 18 buche par 71 per i più allenati e uno di 9 buche par 33 più facile e adatto anche ai debuttanti.
La natura è molto presente sul green, le buche si snodano all'ombra di pini marittimi centenari, sono caratterizzate da fairways larghi e greens ondulati e dalla presenza del fiume Stagne, che attraversa parte del tracciato e rende molto particolare la buca 3. Bellezza del territorio, clima mite, mare e spiagge, ma anche possibilità di escursioni interessanti: da Eze a Biot a Mougins, a Saint Paul de Vence o a Grasse giocano un ruolo importante nella scelta di questa destinazione.
Salento, a scuola dai campioni
Ma anche l'Italia vanta numerosi percorsi di particolare interesse e bellezza, uno di questi l'Acaya Golf Resort a 45 minuti di auto dall'aereoporto di Brindisi, è il rinnovato resort golfistico pugliese, meta per una vacanza nel Salento all'insegna del golf, del benessere e della scoperta dei tesori barocchi di Lecce che dista solo una manciata di minuti di auto. Il campo da golf 18 buche par 71, progettato dallo studio di architetti americani Hurdzan-Fry, si snoda, immerso in una macchia mediterranea e in un contesto paesaggistico di particolare bellezza, attraverso120 ettari di terreno vario, mosso, che consente un gioco che può divertire sia il golfista più abile che il neofita, tenendo presente che le sei buche lambite dall'acqua richiedono comunque tecnica e abilità per non esaurire completamente la scorta personale di palline. Per chi desidera migliorare il proprio swing, l'ampio driving range ospita la nuovissima Golf Academy di Costantino Rocca e una Golf Academy indoor.
All'altezza del campo il lussuoso albergo DoubleTree by Hilton, dotato di 86 camere e 10 suites, tre piscine esterne, una interna riscaldata con idromassaggio, una Spa, spazio fitness e un campo da tennis. Nella bella stagione gli ospiti del Resort hanno a disposizione una spiaggia attrezzata distante pochi minuti di navette.
A due passi dalla valle dei templi
La più recente novità golfistica italiana è il Verdura Golf & Spa Resort, sulla costa sud ovest della Sicilia, tra Sciacca ed Eraclea Minoa, vicino alla valle dei templi di Agrigento. Questo golf, disegnato dall'architetto californiano Kyle Philips, è l'ultimo gioiello della catena Rocco Forte Collection. Il Verdura comprende due tracciati di 18 buche e uno di 9 con alcune buche "vista mare", tutte componibili per la gioia dei golfisti più appassionati, con ampi fairways, e una vegetazione giovane che perdona anche i colpi non troppo diritti. Il Resort, parte integrante del Golf, dispone di 203 camere tutte affacciate sul mare e di 47 suite, una piscina esterna di 60 metri disposta su due livelli, ristoranti di specialità locali e internazionali, inoltre comprende una Spa di ben 4.000 metri unica in Italia per estensione. Costruito nel rispetto dell'ambiente con utilizzo di materiali naturali quali legno, giunco e pietra vulcanica, la struttura ben si inserisce nel paesaggio siciliano ed è il luogo ideale per vacanze di golf & relax e come punto di partenza per esplorare le bellezze siciliane.
Tunisia per tutte le stagioni
Un altro paese che offre una vasta scelta di campi da gioco è la Tunisia, polo golfistico molto frequentato: da Hammamet con il Citrus e il Yasmine golf Club, a Tunisi con i due percorsi del The Residence Tunis, a Monastir con il Flamingo e il Palm Link Course, al Golf di Port El Kantaoui.
Il Golf Palm Links, tra Sousse e Monastir, disegnato dall'architetto Chris Pitman, ispirato ai links scozzesi e inaugurato nel 1994 è un par 72 con 18 buche cui se ne aggiungono altre 9 per l'executive. Si snoda su un percorso vicino al mare con una vegetazione dominante di palme e alberi di ulivo e 4 laghi che ne movimentano il disegno e con alcuni bunker strategici per la difesa del green. Aperto sempre è frequentatissimo da chi vuole giocare in tutte le stagioni.
Tra alberi di ulivo ed eucalyptus profumati
Poco lontano dall'aereoporto di Monastir, il Golf di Port El Kantaoui disegnato dall'architetto Ronald Fream nel 1979 composto da 2 campi, il Sea Course, par 72 che si snoda tra mare e collina e il Panorama, sempre par 72, che dalla collina risale verso l'interno e che presenta qualche difficoltà in pù rispetto al facile Sea. I due campi si snodano tra alberi di ulivo secolari, euclyptus profumati, cactus e palme da datteri e non mancano alcuni laghetti artificiali e fontane per abbellire il percorso. Questo Golf Club, apprezzato dai giocatori di ogni categoria, ha il vantaggio di essere vicino al centro dell'animato paese El Kantaoui, con il suo porticciolo pittoresco, ed è inoltre a due passi dall'Hotel Hasdrubal Thalassa&Spa situato direttamente sulla spiaggia. L'albergo appartiene alla catena Hasdrubal, è elegante e confortevole con diversi ristoranti e piscine e un centro di thalassoterapia che offre trattamenti specializzati adatti a "rimettere a nuovo" anche i golfisti più affaticati. Numerose le escursioni possibili, tra le quali la visita a Cartagine e a Nabeul.
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10 campi da golf in tutto il Mediterraneo: gli indirizzi
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