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Reggio Calabria: weekend tra arte e surf

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Reggio Calabria: weekend tra arte e surf

Il lungomare Falcomatà, definito da D'Annunzio "Il chilometro più bello d'Italia"
Il lungomare Falcomatà, definito da D'Annunzio "Il chilometro più bello d'Italia"

La community di TripAdvisor l'ha votata tra le destinazioni di viaggio emergenti. Ma è amata anche dai buyers stranieri, accreditati al Buy Italy in occasione della recente Borsa Internazionale del Turismo, che l'hanno inserita come meta di punta nei loro cataloghi. Premesse che fanno di Reggio Calabria, e i suoi dintorni, la regina dell'estate italiana.

IL PIÙ BEL CHILOMETRO D'ITALIA
Il modo migliore per scoprirla è partire dal mare. L'idea è un po' quella di una Miami mediterranea con una lunga una spiaggia urbana, palme, ristoranti e locali che le regalano un tocco di fascino unico. Del resto, molto tempo prima, Gabriele D'annunzio aveva descritto il suo lungomare Falcomatà come il più bel chilometro d'Italia. Le spiagge si susseguono e, ognuna, ha il suo stile.

Per chi vuole rilassarsi c'è il Tempietto, un lido raccolto, con una terrazza sospesa sull'acqua dove fermarsi a mangiare il pesce, oppure il Lido Calajunco, con ombrelloni di paglia intrecciata. L'Oasi, invece, fino al tramonto è il regno di lettini e ombrelloni. Alla sera, però, lascia spazio alla musica, dal vivo e con dj, per ballare sotto le stelle.

Non distante da Reggio si può raggiungere Pellaro, cittadina sulla costa Jonica, dove l'energia del vento si sposa con quella del mare. Grazie al vento si possono praticare windsurf, surf e kite, proprio come alle Canarie, in Brasile o in Nuova Zelanda.

I migliori istruttori sono quelli della scuola NewKiteZone che propongono corsi per tutti i livelli. L'Associazione, all'inizio di luglio, organizza anche la Crossing Race 2010, la famosa traversata dello stretto di Messina in kitesurf. Il loro motto? Go big or go home, vai alla grande o stai a casa!

Un altro punto di ritrovo, per sportivi ma non solo, è il Circolo del Tennis Rocco Polimeni. Gli esperti lo considerano uno dei più belli d'Europa, immerso tra gli oleandri. Ospita incontri internazionali, sfide di Coppa Davis, ma anche serate letterarie, proiezioni di film e musica.

MUSEI, MIRAGGI E PROFUMI
In attesa che riapra il Museo Nazionale della Magna Grecia, chiuso per restauri fino a marzo del prossimo anno (gli splendidi bronzi sono esposti in una delle sale del Palazzo della Regione) si può fare una visita a Villa Genoese Zerbi. Un tempo era la residenza dell'omonima famiglia, mentre oggi è il polo culturale della città. Fino al 21 giugno si può visitare "Le dimore Eterne di Assiut e Gebelein", mostra che raccoglie i materiali archeologici della missione italiana diretta tra il 1908 e il 1920 da Ernesto Schiapparelli, rimasti chiusi per anni nei depositi del Museo Egizio di Torino.

I reggini Doc vanno molto fieri delle loro "strade cannocchiale", che dalla zona collinare del centro storico portano al mare. Il loro nome è dovuto al singolare effetto ottico: se dalla cima si osserva il mare e la Sicilia l'impressione è quella che siano più vicine di quanto non sono realmente.

Ma le illusioni non finiscono qui. Nelle calde giornate d'estate, quando l'aria e il mare sono immobili, non è raro assistere fenomeno della Fata Morgana. Un miraggio per cui i palazzi della vicina costa siciliana sembrano deformarsi e specchiarsi tra il cielo e mare.

Una vista reale, sulla Sicilia e sull'Etna, è quella che si gode da Pentedattilo, borgo non distante da Reggio. Prende il nome dalla forma della roccia che sovrasta l'abitato e che ricorda le cinque dita di una mano. In estate ospita laboratori, spettacoli e mostre organizzate dall'Associazione Pro Pentedattilo che ha rilanciato questo sperduto villaggio abbandonato trent'anni fa.

Spostandosi a Roccella, Gioiosa Jonica e nelle località del Basso Ionio-Reggino appare una striscia di terra colorata di verde e giallo. Sono le piantagioni di bergamotto, coltivato per l'olio essenziale che viene utilizzano nell'industria dei profumi, in quella farmaceutica e alimentare, per aromatizzare liquori, tè e piatti tipici, come le polpette di ricotta al bergamotto. Sono una delle specialità de I Tre Farfalli, un luogo dove cultura e gastronomia si sposano. Oltre al ristorante, infatti, lo spazio ospita anche un teatro, per musica e spettacoli tradizionali, e un negozio dove acquistare prodotti locali a marchio proprio, incluso il bergamotto.

DORMIRE E MANGIARE BENE
Anche se Reggio è una città di mare, i reggini a tavola prediligono la carne. Per chi non è vegetariano, quindi, vale la pena di prenotare un tavolo alla Cantina del Macellaio, famosa per costate ed entrecote succulente. A Campo Calabro, a dieci minuti da Reggio, c'è il Giardino degli allori, a dove in estate si mangia all'aperto, mentre per un'esperienza gastronomica che lascia il segno vale la pena di raggiungere Le Antiche Terre, un agriturismo nei pressi di Gamarie.

Non è il solito ristorante di montagna con salami e formaggi, ma un vero e proprio ritiro per raffinati gourmet che qui possono assaggiare il cinghiale al cioccolato. Il pesce migliore si mangia al Fiore del Cappero e alla Capannina, un piccolo ristorante a Pellaro, con pochi coperti, una terrazza sul mare e menu che varia a seconda del "bottino" dei pescatori.

Negli ultimi anni si stanno diffondendo tanti piccoli b&b, indirizzi di charme, come il Possidonea 28, il Suite&Breakfast Miraglia 19, o il Suite 70, tutti nel cuore del centro storico. Più defilato, a una trentina di chilometri da Reggio, è l'Oleandro Bianco, una villa immersa nel verde, a Condofuri Marina. Qui non ci sono stabilimenti balneari, il traffico non esiste e lo spettacolo è quello del mare turchese di giorno e del cielo stellato di notte.

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi.

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