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Ansel Adams, il cantore della West Coast

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Ansel Adams, il cantore della West Coast

Ansel Adams. Canyon De Chelly National Monument, Arizona, 1947 ca. © 2011 The Ansel Adams Publishing Rights Trust, courtesy of the Andrew Smith Gallery, Santa Fe, NM
Ansel Adams. Canyon De Chelly National Monument, Arizona, 1947 ca. © 2011 The Ansel Adams Publishing Rights Trust, courtesy of the Andrew Smith Gallery, Santa Fe, NM

«Un vero fotografo non ha bisogno di essere spiegato, né può essere ridotto a una definizione». Gli scatti di Ansel Adams corrispondono perfettamente a questa sua idea dell'ottava arte. Difficile raccontare l'emozione dell'osservare il celebre Half Dome rischiarato dalla luna, impossibile ridurre a qualche aggettivo le distese rocciose del deserto di Manzanar o gli arbusti di ginepro radicati tra le rocce e i ghiacci. Per apprezzare le immagini in bianco e nero del cantore del Parco Nazionale Yosemite occorre esplorarle con i propri occhi a Modena.

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Negli spazi espositivi dell'ex ospedale Sant'Agostino, fino al prossimo 29 gennaio, è in programma la retrospettiva Ansel Adams. La Natura è il mio regno, organizzata da Fondazione Fotografia: 80 stampe originali vintage (alcuni piccoli gioielli come Winter Yosemite Valley risalgono addirittura agli Anni Quaranta) per celebrare l'amore del fotografo per un'America incontaminata, selvaggia e pura. Una passione che lo ha reso uno dei primi e più conosciuti ambientalisti degli Stati Uniti, tanto da valergli la dedica postuma di un monte della Sierra Nevada da parte dell'American Board of Geographic Names.

I capolavori esposti, alcuni dei quali pressoché inediti in Italia, provengono da tutto il mondo: musei internazionali, come quello di Arte Moderna di Kyoto, prestigiose gallerie (la famosa Moon and Half Dome è un prestito della Weston Gallery di Carmel), collezioni private. Il percorso parte da San Francisco, dove Adams è nato, ma si sofferma in particolar modo sui parchi naturali della West Coast, che l'artista sceglie come soggetto privilegiato della propria opera quando, 14enne, inizia a fotografarli con una Kodak Brownie regalatagli dal padre Charles Hitchcock. Seguace della straight photography, la fotografia pura, sincera, essenziale, il più possibile fedele alla realtà, nel 1932, a 30 anni, fonda insieme con Edward Weston il gruppo f/64, il cui nome deriva dall'apertura minima possibile del diaframma, che consente di ottenere la maggiore profondità di campo e nitidezza dell'immagine.

«La fotografia della natura è la sfida suprema per il fotografo. E spesso la sua suprema delusione» diceva. Eppure i paesaggi di Adams sembrano sempre la sua vittoria nei confronti delle difficoltà tecniche. Come quelle incontrate nel fotografare la neve d'inverno: «Se non c'è qualche ombra nel suo biancore, l'immagine risulta priva di vita». Certo nelle sue immagini le sfumature non mancano. «Un grande fotografo è colui che esprime pienamente ciò che ciascuno sente nel profondo dell'animo riguardo al soggetto dell'immagine».

INFORMAZIONI
Ansel Adams. La Natura è il mio regno. Ex ospedale Sant'Agostino, largo Porta Sant'Agostino 228, Modena. Fino al 29 gennaio 2012. Ingresso libero. Orari: da martedì a venerdi dall 11 alle 13 e dalle 15,30 alle 19; sabato e festivi dalle 11 alle 20. Per info: tel. 059.239888, segreteria.mostre@fondazione-crmo.it

17 ottobre 2011

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