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Jackson Pollock e gli irascibili. A Milano

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Jackson Pollock e gli irascibili. A Milano

  • – di Arianna Garavaglia

Un pittore di rottura, una vita sregolata da rock star e il propulsore di un nuovo corso. Quello che negli anni '50 sposta il centro dell'arte, dell'innovazione e della cultura mondiale dalla stanca Europa del dopoguerra ai vitali Stati Uniti.
È stato tutto questo e molto altro Jackson Pollock. Nato nel 1912 nel Wyoming - America profonda - da una famiglia di contadini, e morto a quarantaquattro anni per un incidente provocato da lui stesso mentre guidava ubriaco.

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Un innovatore, che toglie la tela dal cavalletto e adotta la tecnica del dripping, lo sgocciolamento del colore sulla superficie poggiata a terra. Un pittore che sposta l'attenzione sull'atto del fare arte, sull'azione fisica e libera della creazione artistica.
Per celebrare il più grande rappresentate dell'Espressionismo astratto Palazzo Reale a Milano ospita la mostra Pollock e gli irascibili. La scuola di New York, curata da Carter E. Foster e Luca Beatrice. L'esposizione, visitabile fino al 16 febbraio, è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ed è prodotta e organizzata da Palazzo Reale, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, in collaborazione con il Whitney Museum di New York.

Attraverso le opere dei diciotto artisti (tra i quali Pollock, Willem de Kooning, Arshile Gorky, Franz Kline, Mark Rothko e Hedda Sterne) il visitatore ha un panorama tendenzialmente completo di un nuovo stile artistico che reinterpreta la tela come uno spazio per la libertà di pensiero e di azione dell'individuo; uno stile che ha influenzato, con la sua forza, l'arte moderna in tutto il mondo.
Protagonista della mostra è l'opera Number 27 di Pollock, forse il suo quadro più famoso e un prestito eccezionale, data la delicatezza e la fragilità di questo olio lungo circa tre metri.
Le altre opere esposte datano dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Sessanta. In mostra alcuni tra i lavori più importanti della collezione del Whitney come Mahoning di Franz Kline (1956), Door to the River di Willem de Kooning (1960) e Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) (1954) di Mark Rothko.

Per quanto riguarda il titolo della mostra, la scelta si rifà a un episodio del 1950 quando Pollock e gli altri artisti dell'action painting scrissero una lettera di protesta al Metropolitan Museum che li aveva esclusi da una rassegna dedicata all'arte contemporanea. Fu l'Herald Tribune a definirli "irascibili", nome che si consolida nel gennaio del 1951 quando la rivista Life pubblica la fotografia di Nina Leen che ritrae quindici dei diciotto "Irascibles" vestiti da banchieri. Al centro Pollock e con lui de Kooning, Rothko, Newman, Motherwell, Adolph Gottlieb, William Baziotes, James Brooks, Bradley Walker Tomlin, Jimmy Ernst, Ad Reinhardt, Richard Pousette-Dart, Theodoros Stamos, Clyfford Still e Hedda Sterne, unica donna del gruppo. Anche questa storica immagine è riprodotta nella mostra di Palazzo Reale.

Pollock e gli irascibili. La scuola di New York
QUANDO: fino al 16 febbraio 2014
DOVE: Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano; tel. 02 54913
ORARI: lunedì 14.30 – 19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30, giovedì e sabato 9.30 – 22.30
BIGLIETTI: intero 11 euro con audio guida gratuita, ridotto 9,50 euro con audio guida.
INFO E PRENOTAZIONI:
il sito ufficiale della mostra
Palazzo Reale
Ticket.it

9 ottobre 2013

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