Viaggi24

Cuba, tra storia e spiagge tropicali

  • Abbonati
  • Accedi
Grandi Viaggi

Cuba, tra storia e spiagge tropicali

  • – di Francesca Pace

C'è la Cuba da cartolina delle spiagge tropicali, quella storica di L'Avana con dei suoi splendidi edifici coloniali e delle altre città non meno belle e ricche, quella della rivoluzione con monumenti e immagini di Che Guevara, quella, ancora, della musica, del rum e del tabacco. Sono i tanti volti di Cuba, ogni volta intensi, coinvolgenti e avvolgenti. Anche grazie all'ospitalità e al calore di suoi abitanti. Un mix, unico e affascinante, tutto da scoprire tra città e baie, tra la costa e l'entroterra del Paese.

Guarda la gallery

Per un approdo all'isola tipicamente tropicale, si può scegliere di volare a Holguin, che da un po' di anni si contende il traffico aereo con L'Avana. Una cittadina affacciata sulla costa, piacevole da girare, tra parchi pubblici e le vie del centro, a cominciare dalla sua piazza principale, Parque Calixto Garcìa. Un buon modo per ambientarsi e lasciarsi contagiare dal calore e dall'allegria dei cubani. Ma è solo l'inizio perché Cuba, l'isola più grande dei Caraibi, è da scoprire anche oltre il suo volto esotico, di spiagge bianchissime e acque cristalline. Tra città e piccoli centri dell'interno, nelle pieghe del suo passato, che intreccia la sua antica storia coloniale a quella più recente della rivoluzione.

Come prima tappa, mettetevi sulla strada per Santiago. Grande rivale dell'Avana dal punto di vista culturale e politico, è la città più caraibica dell'isola. Il suo fascino risiede in quell'atmosfera coloniale spagnola non offuscata dalla costruzione di edifici anni '50 come è avvenuto nella capitale. Ma Santiago è, soprattutto, sinonimo di musica: è, infatti, la culla del son, un mix di ritmi europei e africani che ha dato origine alle tipiche musiche caraibiche, e del bolero latino americano. E su queste dolci note passeggiate per le vie del centro, sull'asse El Bulevar, lungo il quale si aprono le tre piazze principali - Parque Ajedrez, Parque Cespedes, e Plaza Dolores. Qui si concentrano i musei, monumenti e ristoranti della città. Come la Casa di Diego Velasquez, del 1522, la più vecchia casa ancora esistente a Cuba, adiacente alla Cattedrale, più volte distrutta e ricostruita. Ma Santiago è stata anche il cuore della rivoluzione cubana, di cui sono conservate tracce in Avenida de los Libertadores. A sud della città, invece, si erge imponente il Castillo de San Pedro del Morro. Affacciato sul porto, su un dirupo di 60 metri, fu costruito per proteggere la città dai pirati. A loro e alla storia delle loro incursioni dall'epoca coloniale ai giorni più recenti, infatti, è dedicato oggi il museo all'interno. Per assaporare i prodotti locali, potete, poi, visitare la fabbrica del rum Bacardi, spostandovi verso nord. Fondata nel 1938 dall'omonima famiglia, oggi qui vengono prodotti rum di ottima qualità, come il Ron Caney o l'Havana Club. Mentre del Bacardi è rimasto solo il nome dopo che la famiglia, in seguito alla rivoluzione, lasciò l'isola per Porto Rico.

Lasciando la costa, meritano una visita due città all'interno di Cuba. La prima che si incontra lungo la Carretera Central è Bayamo, generalmente poco visitata, mentre invece può essere una sosta piacevole da godersi tra i suoi parchi puliti e ben curati, lungo le rive del Rio Bayamo o il Parque Cespedes nel centro della città, su cui si affacciano gli immancabili edifici in stile coloniale. Proseguendo lungo la strada, s'incontra Camaguey, la terza città più grande di Cuba. A differenza delle altre città dell'isola, noterete che le strade non hanno un orientamento ortogonale. Questo è dovuto al fatto che in passato fu teatro di tante ribellioni degli indios e attacchi pirateschi. Così, oltre a spostare la città dalla costa all'interno, dove si trova oggi, si creò una viabilità irregolare nella speranza di disorientare gli assalitori. Nell'insieme è una città elegante, che mescola bianchi edifici coloniali con giardini lussureggianti con altri in stile neoclassico, art déco e art nouveau. Da non perdere Plaza San Juan de Dios, una delle piazze più pittoresche di Camaguey.

Riprendendo la strada, si torna verso la costa. Qui si trova Trinidad, una delle perle dell'isola. Patrimonio dell'Umanità dal 1988, è un museo a cielo aperto dove avrete la sensazione di fare un salto indietro nel tempo. Campanili barocchi, pavimenti in marmo di Carrara, tetti rossi e strade di ciottoli sono rimasti quelli di oltre un secolo prima. I monumenti più belli affacciano su Plaza Mayor. Da qui si aprono le vie con case colorate di rosa, azzurro e verde che rendono un'atmosfera serena, allegra e vivace. Alcuni degli edifici coloniali sono stati trasformati in casas particulares, alloggi economici per visitatori. Ma per apprezzare l'antica atmosfera nobiliare visitate il Museo Romàntico che ha sede nel Palacio Brunet, da cui si gode una fantastica vista sulla città. Arredi, tappezzerie, bicchieri, tende, e perfino i corredi sono rimasti come sospesi nel tempo.
Tutt'altra atmosfera domina, invece, Santa Clara, nel centro dell'isola. Certo, anche qui non mancano chiese ed edifici coloniali ma è lo spirito della storia più recente, della rivoluzione, a prendere il sopravvento. In Plaza de la Revolucion si erge una grande statua di Che Guevara, costruita nel 1987 per il ventesimo anniversario del suo assassinio. Sotto di essa si trova il Museo della Rivoluzione dedicato alla vita del Comandante e alla battaglia di Santa Clara, prima città da lui conquistata. Un fatto storico celebrato anche dal Monumento del Tren Blindado e che valse la vittoria dei castristi.

Si prosegue, infine, per L'Avana. La capitale cubana è la più grande città dei Caraibi e, forse, il più bell'esempio di architettura coloniale in America, tanto che è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1982 contribuendo a restaurare molti edifici. I musei, monumenti e chiese sono talmente tante che non potrete vederle tutte. Preferite piuttosto assaporare l'atmosfera, tra gente accogliente e sorridente. Cominciate dalla Plaza de la Catedral nel centro storico, o Havana Vieja, dominata dalla bella facciata barocca della Cattedrale, affiancata da altri antichi palazzi, oggi convertiti in ristoranti o in gallerie d'arte, e dove si tiene anche il mercato dell'artigianato. Lasciatevi poi trasportare da vicoli e stradine lungo le quali si allineano musei, chiese ed edifici davvero suggestivi. Per una pausa, andate in Calle Empedrado: è qui che si trova la famosa Bodeguita del Medio, il locale favorito di Ernest Hemingway e dove ordinare, ovviamente, un mojito.
Ma per cogliere l'anima dell'Avana odierna bisogna andare sul lungo mare, il Malecòn. Si può ammirare lo skyline della città, affacciata sul mare, tra antichi edifici e alti palazzi moderni. Ma è soprattutto alla sera che si anima. E tra musica e allegria si respira tutto il calore dell'isola caraibica e dei suoi abitanti.
La storia di Cuba non può non concludersi che sulle incantevoli spiagge bianche di Varadero, affacciate sull'Atlantico a 140 km dalla capitale. Già, perché tra le tante località di mare dell'isola, questa è da sempre la più estesa area di vacanza fin dalla fine dell'800. Ma è con gli anni '30 che Varadero cominciò ad essere famosa a livello internazionale, grazie a un magnate americano che attirò un pubblico d'elite. Nel 1958, con la rivoluzione, queste spiagge divennero pubbliche ma non precluse la costruzione di sontuosi resort lungo la penisola.

20 novembre 2013. Aggiornato il 18 dicembre 2014

Cuba, tra storia e spiagge tropicali. Tutte le informazioni

© Riproduzione riservata