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Nella Biblioteca di Giacomo Leopardi

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Nella Biblioteca di Giacomo Leopardi

"Quale in notte solinga , sovra campagne inargentate ed acque, La ‘ve zefiro aleggia, E mille vaghi aspetti e ingannevoli obbietti fingon l'ombre lontane infra l'onde tranquille e rami e siepi e collinette e ville; giunta al confin del cielo, dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno nell'infinito seno scende la luna; e si scolora il mondo; spariscon l'ombra, ed una oscurità la valle e il monte imbruna; orba la notte resta, e cantando, con mesta melodia, l'estremo albor della fuggente luce[…]"
Il tramonto della luna -"Canti", di Giacomo Leopardi

Nonostante il tempo segni inevitabilmente ogni oggetto così come gli uomini, c'è una cosa immateriale, indistruttibile: la poesia. In Italia Giacomo Leopardi è stato imbattibile poeta, incarnazione della bellissima inafferrabilità delle sue liriche che, una volta lette, conducono a una rivelazione.

I suoi lavori (anticonformisti e che quindi sono stati fuori d'ogni comprensione da parte degli intellettuali del suo tempo), sono evocazione, disperazione, atto d'amore, nonché invocazione del ruolo della natura alla sua primigenia consistenza; degli amori, delle morti e della solitudine.

Della vita di Leopardi è da tutti conosciuto il suo percorso di vita, se si vuole però percepire l'anima del poeta che si nutriva di letture classiche, o inseguire i posti dai quali trasse l'impeto circa le sue diverse origini poetiche, bisogna recarsi a Recanati, sua città natale, e nella Biblioteca del Palazzo Leopardi.

Il Palazzo è esternamente di architettura lineare, mentre al suo interno abita la Biblioteca che Leopardi usava per gli studi. Questo incredibile centro virtuoso fu costruito, negli anni, dal padre del Poeta, Monaldo Leopardi. Era posto dove gravitava la centralità della sapienza,(20000 volumi), e la vita, tutta, dei Leopardi.

Le stanze, sale, accessibili, sono casa e regno di libri, manoscritti, sino allo studio di Monaldo. La cosiddetta "sala della alcova" è invece diversa: in essa è stata rinvenuta, didentro un piccolo vano, una notturna composizione pittorica riconducente al sonno.

Non rimane dunque che giungere a Recanati, e dopo essere precipitati nella realtà leopardiana custodita nel Palazzo, muoversi verso la città solo dopo una lettura partecipata, e intima, delle opere del Poeta.

Trovare i posti significativi di Giacomo Leopardi, grazie alle poesie, è un gesto importante, doveroso, per provare ad avvicinarsi alla sua voce abissale.

Tutte le info: http://www.giacomoleopardi.it/orari-e-biglietti/

8 ottobre 2015

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