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Libri e viaggi dell'orrore (parte finale)

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Libri e viaggi dell'orrore (parte finale)

"Caspar David Friedrich - Abtei im Eichwald - Google Art Project" di Caspar David Friedrich - UAEmmuxqtNUt-g at Google Cultural Institute, zoom level maximum. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons
"Caspar David Friedrich - Abtei im Eichwald - Google Art Project" di Caspar David Friedrich - UAEmmuxqtNUt-g at Google Cultural Institute, zoom level maximum. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons

"Certo che lo vedo. E non è dappertutto. Piantala di agitarti tanto."
Da: "L'incubo di Hill house", di Shirley Jackson

Con Halloween ormai vicino, seguono i successivi, e ultimi, libri orrifici accompagnati dai luoghi del viaggio.

La matrice comune di essi è il terribile, l'occasione di conoscere una paura dall'origine sempre diversa, la stortura della percezione della realtà in virtù della diramazione del buio, la realizzazione degli incubi, il loro movimento, nelle forme demòniche (dunque mitologiche), o nelle immobili (case, paesaggi, statue). Ma anche l'arrivo inatteso di un flagello, la sembianza d'un sogno che diviene cosa umana o una più squisita incombenza innominabile che si presenta all'improvviso.

Ci sono però altresì le figure dei personaggi dell'orrore che sono oramai idea. L'idea della tenebra. L'idea, umanizzata, di un antico sentimento gotico che in noi alberga: Dracula; le vicende del dott. Frankenstein contro la sua creazione mostruosa. Gli attori che si trasformano partendo dall'invenzione letteraria.

"Bela Lugosi", di Edgardo Franzosini
Chi era Bela Lugosi? La prima risposta, quella della realtà, che ha ciononostante la potenza di un'illusione magica, era che fosse un attore.
Tuttavia questa definizione, questa veste umana, non è sufficiente per una persona che "era" Dracula; che morì dicendo di esserlo, il quale durante la sua esistenza incarnava e si trasformava in esso.
Un libro che inquieta per quella sua origine inspiegabile, per la riunione della finzione nell'empirico. Per l'orrore che da metafisico diventa, velocemente, la vita. La cosiddetta letteratura.

Il luogo letterario: http://www.bran-castle.com/
Le case di Bela Lugosi: https://goo.gl/DfUJTC

"L'incubo di Hill House", di Shirley Jackson
La casa come territorio dominato dal Sinistro: una solida matrice matematica del diavolo. La costruzione complessa che si anima dotata di proprio spirito concesso. Finestre che s'aprono da sole, gelate arie senza principio. Eleanor Vance diventa allora la prescelta dalla casa. La vittima della struttura, e del suo spirito. Entrare nell'edificio allora significa sprofondarvi, dunque, non uscirvi.
Il libro descrive infine la casa come primario territorio dello spavento. Del concetto di una prigione dentro l'altra prigione immateriale che noi non percepiamo.

I luoghi: http://goo.gl/AJKmue

"Il castello di Otranto", di Horace Walpole
La comparsa dei fantasmi. Il castello. Le segrete.
E poi come quadro narrativo: antiche storie regali che sono consustanziale elemento per illuminare la storia d'inquietudine fantasmatica. Un silenzioso gigante che pare battere con le gambe il passo e ancora un elmo predicente e una spada uguale. Fughe, spiriti e il terrore degli spettri. I morti che non sono più carne che dialogano nelle loro altre corporature.
In definitiva, un cosiddetto classico, tra i volumi fondativi del gotico. Un volume "nero", per il viaggio.

Il luogo: http://www.comune.otranto.le.it/otranto-nella-storia/da-visitare/item/castello-aragonese
La casa di Walpole: http://www.strawberryhillhouse.org.uk/

30 ottobre 2015

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