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L’inglese si impara anche sciando nelle winter school

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VACANZE STUDIO PER I TEEN

L’inglese si impara anche sciando nelle winter school

  • – di Alberto Magnani
(Marka)
(Marka)

Alla mattina in aula, tra conversazioni in business English e simulazioni di esame. Al pomeriggio sulle piste, con scarponi e sci inforcati, sulle Alpi svizzere alle catene rocciose sull'altra costa dell'Atlantico. Chi lo ha detto che le vacanze-studio, i soggiorni per abbinare studio della lingua e svago, sono confinati all'estate? Negli ultimi anni iniziano a prendere piede le winter school, scuole invernali, come alternativa alla vecchia formula dell'estate divisa a metà fra corsi in classe ed esperienze in Inghilterra, Scozia, Stati Uniti e Canada. Senza escludere mete più esotiche, imbarcandosi su aerei diretti nell'altro emisfero. I soggiorni linguistici invernali sono organizzati in pacchetti che comprendono lezioni teoriche, materiali didattici e, in questo caso, un'agenda sportiva fitta di allenamenti. Una tra le offerte più ricche è quella di Esl, un'organizzazione che propone soggiorni-studio in 250 destinazioni al mondo.

Le invernali includono esperienze dalle montagne rocciose del Canada a una meta distante ma popolare nelle scelte dei giovanissimi: la Nuova Zelanda. Le tariffe oscillano da minimi di 839 euro a massimi di circa 1.400 euro, con permanenze che possono protrarsi da una settimana a un mese. Solo per restare fra le opportunità attive quest'anno si può planare sulle Montagne Rocciose del Canada, nella scuola partner di Canmore, dove i corsi intensivi di inglese sono affiancati da almeno tre sessioni su sci o snowboard a settimana. Più raffinata l'opzione di un altro istituto, la Whistler-Blackcomb, dove i ragazzi possono alternare lezioni di alto livello ad allenamenti più tecnici fra snow-park e fuori pista. I pacchetti sono due, a seconda di interessi e obiettivi: il “Premier Camp” include un abbonamento per gli impianti di risalita, corsi di sci o snowboard e attività alla sera; il “Custom Camp”, più economico, prevede gli stessi servizi con l'eccezione della copertura dei biglietti per gli impianti e l'alloggio.

I più avventurosi possono spingersi dall'altro lato del Pacifico, in Nuova Zelanda, a Queenstown: una cittadina di meno di 15mila abitanti nella regione di Otago, dove si trova una scuola di lingue attrezzata – anche – per le attività sportive. Invernali, e non solo: oltre a sci e snowboard, stagione permettendo, gli allievi possono cimentarsi con bungy jumping, rafting, kayak, equitazione, parapendio e mountain bike. Più tradizionali le offerte delle “vecchie” scuole di inglese britanniche.

Accorciando le distanze, ma alzando i prezzi, si può puntare sulla Svizzera. Scuole come l'Institut Monte Rosa, di casa a Montreux, o il Winter Camp a Verbier offrono soggiorni con 20 lezioni settimanali di mattina e giornate sulla neve, con corsi e allenamenti calibrati a seconda del livello degli allievi dai 7 ai 18 anni.

Per chi preferisce la vecchia Inghilterra, ci sono opzioni invernali che si concentrano meno sullo sport e più su full-immersion nella pratica della lingua. La scuola Cavendish organizza soggiorni di breve durata (10 giorni-due settimane) a Bournemouth, città sulla costa del Dorset che fronteggia l'isola di Wight. Belle English riserva ad allievi dagli 11 ai 17 anni un programma ad hoc per l'inverno (Winter Explorer) articolato in cinque settimane. Nella prima, ribattezzata Winter Wonderland (“Il mondo delle meraviglie dell'inverno”), si affina la padronanza di lessico e grammatica inglese con argomenti tematici: dalla letteratura britannica, da Dickens a Conan Doyle, a lezioni sull'ambiente nei mesi più rigidi dell'anno e le tradizioni natalizie nel Regno Unito.

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