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In Marmolada l’ascensore panoramico per il ghiacciaio

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PANORAMI MOZZAFIATO AD ALTA QUOTA

In Marmolada l’ascensore panoramico per il ghiacciaio

  • – di Simonluca Pini

Se è chiamata la Regina delle Dolomiti, un motivo ci sarà. Per scoprirlo basta alzare gli occhi al cielo e ammirare la vastità della Marmolada, gruppo montuoso tra le provincie di Trento e Belluno e punto più alto delle Dolomiti grazie ai 3343 metri raggiunti da Punta Penia. Se per arrivare sulla punta più alta bisogna prepararsi ad una lunga ferrata, possibile nei mesi più caldi dell'anno, per raggiungere la seconda punta più alta (Punta Rocca a 3265 metri) basta prendere tre funivie e un nuovo ascensore.

Per scoprirlo siamo andati a Malga Ciapèla, base di partenza della Funivie Marmolada arrivate al loro 50° anno di attività.

Addio scale ma attenti al vento
Il sole riflette contro la Marmolada e davanti a noi abbiamo quasi duemila metri da percorrere all'interno di tre diverse funivie. Dopo aver acquistato il biglietto di andata e ritorno per raggiungere il punto più alto (al prezzo di 30 euro), saliamo sulla tratta che arriva a Coston D'Antermoja a 2350 metri, per poi raggiungere Serauta a 2950 metri. Prima di scoprire il Museo della Grande Guerra, rinnovato nel 2015, saliamo sul terzo tronco che ci porterà ai 3265 metri di Punta Rocca dove ci aspettano i due nuovi ascensori panoramici. Battezzati Penia e Rocca, i due elevatori oltre a migliorare l'immagine della struttura consentono agli sciatori di accedere all'inizio delle piste senza dover affrontare quattro piani di scale. Inoltre, grazie alla struttura in vetro e acciaio, permettono ai passeggeri di godersi uno spettacolo mozzafiato. È importante ricordare come l'accesso alla vetta è legato alle condizioni climatiche; proprio nel giorno dell'inaugurazione non siamo potuti salire sulla funivia a causa del forte vento, situazione che ha comportato la chiusura dell'impianto per diverse ore. Per gli amanti dello sci i nuovi ascensori, capaci di trasportare 42 persone a viaggio, conducono direttamente all'inizio della “Bellunese”, una delle piste da sci più note delle Dolomiti grazie ai 12 chilometri di lunghezza. Da non perdere anche la nuova terrazza panoramica a Punta Rocca, da dove godere di una vista a 360 gradi sulle Dolomiti.

Museo della Grande Guerra
Oltre che per il panorama mozzafiato vale la pena salire a Serauta per visitare il Museo della Grande Guerra che, con i suoi 3000 metri di altezza, è il museo più alto d'Europa. Record altimetrici a parte vi consigliamo la visita della struttura perché racconta in maniera il più neutrale possibile com'era la vita dei soldati italiani e austroungarici. Realizzato in maniera interattiva e multisensoriale, il museo fa rivivere in prima persona il freddo patito dai soldati o il rumore prodotto dall'esplosione di una granata tra le pareti dolomitiche. Fin dall'entrata si passa sulla riproduzione di un ponte tra i ghiacci, utile a far capire quanto era difficile spostarsi in un territorio così ostile. Dai finestroni del museo può ammirare la Zona Monumentale Sacra, dove i soldati hanno realmente combattuto e dove in estate si possono visitare le diverse posizioni belliche.

Sottoguda di Rocca Pietore, borgo e canyon
Una volta ritornati a Malga Ciapèla il nostro viaggio ai piedi della Marmolada continua a Sottoguda, piccolo paesino inserito tra i borghi più belli d'Italia. Frazione di Rocca Pietore, la località ha conquistato il riconoscimento nel 2016 grazie ad un complesso abitativo che riporta la mente al passato con una storia a partire dal 1260 e caratterizzato dai tabièi, fienili in legno usati dai contadini per il deposito del fieno e il ricovero del bestiame e degli attrezzi agricoli. Dopo aver attraversato tutto il paese si arriva all'inizio della gola dei Serrai di Sottoguda, un profondo canyon di circa due chilometri percorribile in estate anche a bordo di un comodo trenino. In inverno diventa invece un tripudio di cascate di ghiaccio e luogo prediletto dagli appassionati di arrampicata.

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