In palazzi gioiello ai piedi dell’Etna, o nel relais Albareta che proprio in questi giorni festeggia i suoi primi 25 anni nel cuore della Franciacorta, ecco alcune mete autunnali che coinciliano perfettamente paesaggio e gusto.
Piemonte
Scoprire le Langhe tra wine trekking e ristoranti stellati. Vigneti preziosi
Il cielo sopra le Langhe, nelle ultime settimane, è stato sereno. Almeno sopra i vigneti di Damilano, come conferma Guido,
quarta generazione della famiglia produttrice di Barolo nei 53 ettari vitati di proprietà, di cui fanno parte diversi preziosi
cru come Cannubi. «I grappoli – conferma - avranno tempo di maturare ancora qualche settimana per portare in dote al futuro
Barolo un corredo aromatico di prim'ordine». Non solo grandi vini, però, ma anche alta cucina grazie al ristorante stellato
di Massimo Camia, al primo piano della cantina, che propone cucina piemontese contemporanea. Dai tavoli si gode di una magnifica
vista sulle Langhe, un paesaggio culturale che è Patrimonio dell'Unesco. A qualche collina di distanza, alla Tenuta Monsordo
Bernardina della famiglia Ceretto, si può provare il “wine trekking”, un percorso di 11 tappe e 7 approfondimenti per un totale
di 3 km, che attraversa vigne e noccioleti dell'azienda - da anni impegnata nell'agricoltura sostenibile – e comprende una
sosta anche alla Casa dell'Artista, che negli anni ha ospitato, tra gli altri, Francesco Clemente, Marina Abramovich e Anselm
Kiefer, che per la Casa ha disegnato un letto a baldacchino.
Sardegna
Full immersion con degustazioni e resort in tenuta. Un'ottima annata
Anche in Sardegna è tornato il sole, finalmente, dopo un'estate che ha visto temporali e piogge fare da protagonisti: «Abbiamo
ritardato il raccolto di un paio di settimane - svela Dino Dini, enologo dell'azienda Siddùra a Luogosanto (OT) -, ma il sole
e il caldo di questi ultimi giorni hanno consentito la buona maturazione delle uve mostrando la giusta “fisionomia” di un'annata
che sembrava essere ottimale già dai mesi primaverili». La cantina ha da poco aperto all'accoglienza, rispondendo a una richiesta
sempre crescente: il programma prevede tappe “forzate” (ma apprezzatissime) nei campi e in cantina, per scoprire i metodi
di coltivazione e lavorazione delle uve, e solo successivamente una degustazione guidata dell'intera linea - tra cui gli ottimi
Maìa, Vermentino di Gallura Docg Superiore, e il Fòla, Cannonau Doc - in un antico stazzo gallurese dove poter assaporare
davvero la Sardegna in purezza.Sull'isola aumentano le possibilità di dormire in una stanza con vista sui vigneti. Tra i rifugi
sicuri c'è il Wine Resort delle Tenute Delogu, con camere e appartamenti semplici ma curati e una piscina a disposizione degli
ospiti.
Sicilia
Ospitalità su misura in palazzi gioiello ai piedi dell'Etna. Rinascimento enologico
È l'Etna il territorio siciliano più amato dai wine tourist di tutto il mondo: “Idda” da anni vive un vero e proprio rinascimento
enologico che si esprime non solo nella qualità (altissima) dei suoi vini ma anche in un'offerta di ospitalità sempre più
competitiva e sartoriale. Ecco allora i suggerimenti per un soggiorno alle pendici del vulcano, in attesa della vendemmia.
Barone di Villagrande è il resort gioiello della famiglia Nicolosi a Milo: solo 4 camere in un palazzo del 700, una magnifica
piscina a sfioro con vista sui terrazzamenti, ottima cucina con prodotti dell'orto, da abbinare naturalmente agli Etna Bianco
e Rosso dell'azienda. Di charme gattopardiano è Monaci delle Terre Nere, a Zafferana Etnea, il resort di Guido Coffa in una
tenuta di 24 ettari, con infinity pool e suite impreziosite da materiali originali e pezzi di design. Per chi volesse allargare
il tour agli altri territori siciliani c'è la Foresteria di Planeta, a Menfi - con un'ottima cucina e giardini con erbe botaniche
- oppure Feudi del Pisciotto, un luogo fuori dal tempo a Niscemi: 10 camere e suite ricavate nel palmento settecentesco più
grande dell'isola, vista spettacolare, una piscina nella privacy e nel silenzio più totale.
Trentino Alto Adige
Safari altoatesino su un 4x4 d'epoca fra castelli e masi. Con il sole sopra la testa
Dopo quello di caccia, in barca e il fotografico, si può sperimentare un nuovo tipo di safari fra le vigne della Strada del
Vino altoatesina: è l'esperienza che propone la tenuta Hofstätter di Tramin - Termeno, nota e apprezzata soprattutto per i
suoi Pinot Nero e Gewürztraminer. Si sale su un mezzo d'epoca, un fuoristrada 4x4 appartenuto all'esercito austriaco, e con
sopra solo il cielo (dunque esclusivamente in giornate di sole) si parte per un percorso che conduce anche fra castelli e
masi: si degusta Gewürztraminer nella tenuta di Kolbenhof, si prosegue con il Lagrein di Steinraffler, fino al celebre altopiano
di Mazon, regno del Pinot Nero, dove scoprire anche il bel santuario medievale di San Giacomo, sulla collina di Kastelaz.
Completa l'itinerario (di circa due ore) una pausa ristoratrice e panoramica fra i filari del Giardino-Vigneto Hofstätter,
alle spalle della cantina di Termeno. Per una cena stellata con vista sulle vigne, l'indirizzo giusto si trova 45 km più a
sud, a Trento: la Locanda Margon di Casa Ferrari - la dimora cinquecentesca che è sede di rappresentanza della famiglia Lunelli
- è il regno dello chef Alfio Ghezzi, raffinato interprete della montagna, ma senza cliché.
Lombardia
Al Festival delle cantine della Franciacorta nel resort di charme. Anniversari
Relais di charme nel cuore della Franciacorta, pioniere dei wine resort italiani, l'Albereta festeggia proprio in questi giorni 25 anni di storia. Una storia importante fatta di grandi incontri, tra cui quello con il Maestro Gualtiero Marchesi - che qui ebbe per vent'anni
il suo ristorante gastronomico - e con Henri e Dominique Chenot, coinvolti nel 2003 per inaugurare qui il secondo centro medicale
Henri Chenot dopo quello di Merano. In questi anni il Relais & Châteaux della famiglia Moretti - produttori di Bellavista,
tra le altre cose - ha riorganizzato l'identità gastronomica prima con lo chef Fabio Abbattista, chiamato a raccogliere l'importante
eredità al ristorante Leone Felice, e oggi anche con Franco Pepe, alla guida del Chiosco La Filiale all'interno della tenuta,
immersa tra i vigneti. L'anniversario può essere l'occasione giusta per organizzare un soggiorno in Franciacorta, da estendere
alle tante altre cantine di eccellenza del territorio. Questa domenica c'è tutto il tempo per partecipare al Festival Franciacorta
in Cantina, con 68 aziende - da Ca' del Bosco a Ferghettina a Mosnel - che accolgono gli enoturisti con degustazioni e abbinamenti
creati ad hoc.
Campania
Tra design giapponese e cucina dell'Irpinia in versione rivisitata. Oasi di silenzio
Le uve di Falanghina sono state le prime a essere raccolte per la vendemmia in Irpinia, iniziata già da 10 giorni. Mentre
i lavori fra le vigne sono in corso, si possono visitare due delle cantine-simbolo della zona. A Sorbo Serpico, quella di
Feudi San Gregorio è una meta perfetta anche per appassionati di architettura e design contemporanei: l'edificio è progettato
dal giapponese Hikaru Mori, gli interni da Massimo Vignelli (lo stesso che ha disegnato anche le etichette delle bottiglie).
Fiore all'occhiello della tenuta, oltre al prezioso roseto, è il ristorante Marennà (una stella Michelin), dove si può pranzare
sulla terrazza affacciata sui vigneti gustando le proposte dello chef Paolo Barrale. Per i soli ospiti del ristorante c'è
anche una guest house con cinque stanze, arredate con lo stesso stile contemporaneo. A Mirabella Eclano, il Radici Resort
di Mastroberardino è un'oasi di silenzio immersa in 60 ettari al centro dell'area di produzione del Taurasi Doc: il ristorante
Morabianca propone una cucina irpina rivisitata e a una degustazione di vini (e di olio, l'ottimo Soleyon) della cantina.
Per rilassarsi c'è la Spa con idroterapia sensoriale e doccia tropicale.
Toscana
Tour del Chianti in carrozza (o a cavallo) e picnic luculliani. Primato indiscusso
Non se ne abbiano a male le altre regioni, ma quando si parla di enoturismo è la Toscana a detenere il primato indiscusso.
Al Castello di Velona Resort, Thermal Spa & Winery, a Montalcino, ancora per pochi giorni si può partecipare alla raccolta
delle uve, assistere al processo produttivo e naturalmente degustare l'ottimo Brunello dell'azienda. A Dievole, una tenuta
di 600 ettari nel Chianti Classico, c'è una raffinata Villa Padronale del XVII secolo a disposizione degli ospiti e in questi
giorni c'è la possibilità di prenotare ogni genere di tour tra le vigne: a bordo di una tipica carrozza toscana, a cavallo
oppure a piedi, lungo i tanti percorsi a misura di camminatori – da 2 a 27 km – e di amanti del foraging. In più c'è il Tour
Picnic Gourmet, un pranzo nel tipico cestino in vimini da gustare en plein air. Per gli amanti dell'arte contemporanea c'è
un'unica e sola destinazione: Castello di Ama. Non solo perché il Chianti Classico Gran Selezione Vigneto Bellavista 2015
ha appena ottenuto l'incredibile punteggio di 99/100 dall'autorevole James Suckling ma perché qui si può ammirare una straordinaria
collezione site-specific che comprende anche gli ultimi due progetti realizzati da Lee Ufan e Roni Horn.
Friuli Venezia Giulia
Giocando a golf in un maniero del 1200 o nelle stanze dei 7 vini Il Collio di charme
Terra dichiaratamente “bianchista” – ma con una produzione di vini rossi di tutto rispetto - il Friuli Venezia Giulia offre
numerosi percorsi e strutture di charme per gli enoturisti, soprattutto nella zona del Collio. Se però oltre al vino amate
anche il golf allora la destinazione, più precisamente, è Capriva del Friuli: è qui che si trova il percorso a 18 buche del
Golf & Country Club Castello di Spessa. Questo maniero del 1200, completamente circondato dalle vigne, propone un'ospitalità
curata, dai tratti aristocratici, e una cantina medievale con barricaia. Se preferite viceversa un'eleganza più “contadina”,
il Relais Russiz Superiore, anche questo a Capriva, fa al caso vostro. Le sette stanze portano i nomi degli ottimi vini dell'azienda,
dalla singola Picolit alla doppia Molamatta, dalla matrimoniale Mongris, con giardino privato, alla Col Disôre, una suite
che può ospitare fino a quattro persone e che rende omaggio al blend di Pinot Bianco, Friulano, Sauvignon e Ribolla Gialla,
una delle etichette bandiera – per complessità, equilibrio e sapidità – della cantina.
Veneto
Spiedo da Guiness e Centomiglia per festeggiare il Prosecco. Una vendemmia “eroica”
Si chiama “eroica” non per caso, la vendemmia nella zona della Denominazione Conegliano Valdobbiadene: il territorio, contraddistinto
da pendii molto ripidi e da saliscendi difficilmente accessibili ai macchinari, richiede molte ore di lavoro tra i filari,
letteralmente arrampicati sulle “rive”, per la raccolta esclusivamente manuale dei grappoli di Glera (6/700 ore per ettaro
l'anno rispetto alle medie di 150/200 ore lavoro delle zone pianeggianti). La vendemmia, insomma, è il momento di massima
ingegnosità dei viticoltori ma è anche l'occasione per festeggiare e per accogliere, tra le colline e i centri storici dei
paesi, i turisti di tutto il mondo che già conoscono il Prosecco Superiore Docg, vero e proprio fenomeno economico e culturale
del made in Italy. Tra le iniziative che animano i mesi di settembre e ottobre ne segnaliamo due: da venerdì 21 settembre
a domenica 8 ottobre va in scena a Pieve di Soligo il tradizionale spiedo gigante in piazza, già entrato nel Guinness dei
primati come il più grande al mondo, e il 12 e 13 ottobre vedrà tante auto d'epoca impegnate nella Centomiglia sulla Strada
del Prosecco Superiore.
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