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DIARIO DI VIAGGIO

Dubai: design, food, musica. Tutti i festival della città da Guinness dei primati

Clubbing e shopping, spiaggia e sci, cultura e business, design, moda e spezie, food, arte e wellness, parchi e deserto. Dubai è un eccentrico e curioso mix di attrattive, una città cosmopolita e protesa verso un futuro presente, nel quale si coniugano eccessi e fascinazioni di un mondo che è stato creato dal nulla in mezzo al deserto. Icona del contemporaneo, la città-emirato non vive di antichi fasti - dato che gli edifici esistenti prima degli anni Settanta sono pochissimi - e gioca invece la carta dell'esperienza urbana metropolitana, del meticciato culturale che fa sintesi di mondi distanti, dell'apertura a stili di vita occidentali nel cuore del Medio Oriente.

Come si va a New York per vivere la Grande Mela, così vola nel cuore degli Emirati per scoprire quali novità stupefacenti riserva Dubai. Senza rinunciare al ruolo di hub strategico per i trasporti tra Europa e Asia, ma soprattutto di capitale finanziaria degli Emirati e perno del business sviluppato nel Golfo, la città oggi punta moltissimo sul turismo di destinazione, soprattutto europeo.

Esperienza multiforme tra passato e presente
Il processo evolutivo di Dubai non è quello di una città che cresce per gentrification partendo da un nucleo centrale, ma piuttosto nella progettazione di “destinazioni” che rendono poliedrica l'esperienza del visitatore. In quello che potrebbe essere identificato come il “centro storico” - sulla sponda Bur Dubai del Dubai Creek, il fiordo d'acqua salata su cui si è sviluppata la città - si concentrano il castello-museo che fu dimora dello Sheikh Saeed al Maktoum, la moschea e dietro l'angolo l'Hindi Lane, l'unico luogo di culto hindi a Dubai; possono incuriosire i ristoranti etnici e il Bur Dubai Suq, centro del commercio tradizionale di stoffe e manufatti. Sullo stesso lato, oltre la British Embassy, è stato invece creato ex novo quest'anno il progetto Al Seef, aperto al pubblico da poco proponendo un mix di ospitalità e tradizioni tipiche, spazi di ispirazione locale e brand famosi. Lungo la promenade che collega l'area al quartiere storico Al Fahidi (noto anche come Bastakiya) si incontrano ristoranti e locali dal concept contemporaneo, palestre e club, ma anche un mercato galleggiante sui pontoni dove vengono venduti tessuti e oggetti dell'artigianato locale, con spazi dedicati all'arte degli Emirati e alcune location temporanee dedicate alla gastronomia locale. E spingendosi fino all'estremo di Al Seef si scopre l'area in cui il gruppo Jumeirah ha creato un polo ricettivo articolato in due hotel e un ristorante con annesso un piacevole shisha bar che affaccia sul Creek, raggiungibile anche dall'acqua. Attraversando il corso d'acqua per 1 dirham (23 centesimi) sulle tradizionali imbarcazioni abra, con una piacevole vista sui quartieri che si affacciano sul Creek, sulla sponda Deira una passeggiata interessante va dalle vivaci bancarelle del Deira Spice Souk, tra spezie del Medio Oriente e sapori esotici, e il mercato del pesce. In serata i turisti amano vedere il sole tramontare dietro lo skyline unendosi ad una mini crociera (con cena inclusa) su un sambuco della Musement, con intrattenimento musicale e performance di artisti che rivisitano le danze e le tradizioni locali.

Grattacieli e parchi tematici
Se la Dubai tradizionale mostra un certo fascino, ma non incarna certo la storia, le contraddizioni e l'incanto dei quartieri storici o dei suq di Istanbul o di El Cairo, ci sono luoghi iconici che attraggono l'attenzione. Soprattutto perché sono spesso nel Guinness dei Primati. L'ultima attrazione aperta al pubblico è Ain Dubai, la più grande ruota panoramica del mondo, comparsa al largo della costa di Dubai Marina sull'isola Bluewaters, un vero e proprio quartiere con viste panoramiche sullo skyline di Dubai, aree residenziali, commerciali e ricettive collegate a terra da passerelle. Ain Dubai è alta 250 metri - più dell'High Roller Las Vegas (167 metri) e della New York Wheel di Staten Island (190 metri) – e trasporta fino a 1.400 passeggeri per volta nelle sue 48 capsule a doppio vetro. Inaugurato all'inizio del 2010 da sua altezza Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, anche il Burj Khalifa vanta il primato di più alto grattacielo del mondo. Salirci può significare andare oltre le nuvole, anche per questo l'attrazione per i visitatori è la vista mozzafiato dalla vetta artificiale del mondo; la torre all'interno propone alta tecnologia e piacevoli momenti nell'Armani Hotel o nel ristorante esclusivo con una vista unica. Altro giro e altro primato, il Miracle Garden ad Al Barsha South ospita il giardino floreale più grande del mondo, con oltre 45 milioni di fiori disposti a formare sculture e strutture geometriche enormi su una superficie di 72mila metri quadrati. Ombrelli e piramidi, igloo e cuori sono vere e proprie opere d'arte che stupiscono ancor più se si pensa che questo luogo è stato creato in mezzo al deserto. Per chi non soffre nel vedere animali in cattività, vale un'escursione il Green Planet: come in un safari nel cuore della foresta tropicale, si possono incontrare iguane e bradipi, uccelli rari e geki, scorpioni e pipistrelli a distanza davvero ravvicinata.

Attrazione fatale per la cultura
Il petrolio ha generato la città e la città ha generato il business, ma i flussi di investimento si sono orientati anche verso forme di consumo culturale. Istituita nel 2008 dalla famiglia Alserkal, che ha stretti legami con la vita culturale del paese, la Fondazione Culturale Alserkal è nata per recuperare le tradizioni locali e fare da propulsore per lo sviluppo del quartiere storico di Al Fahidi, ma anche per sostenere l'evoluzione degli Emirati come centro culturale capace di attrarre talento e innovazione. Nelle stanze e nel cortile della Heritage House (costruita nel 1925 da Abdul Razzaq Uztadi) sono esposte opere di artisti emergenti locali o ospiti a Dubai.

Per chi ama le arti figurative, nel Financial District – dove peraltro hanno sede alcuni degli hotel più esclusivi di Dubai – hanno aperto gallerie di grandi case d'arte internazionali, nelle quali si possono trovare opere di artisti moderni e contemporanei di primo piano proposte al mercato degli Emirati – meritano una visita Artspace, la Cuadro Fine Art Gallery e l'Opera Art Gallery in DIFC. E in primavera, nell'area Madinat Jumeirah, si tiene la fiera Art Dubai che sta acquisendo importanza sulla scena internazionale, offrendo una piattaforma per i talenti emergenti esposti a fianco di artisti già affermati (nel 2019 è in programma dal 20 al 23 marzo). Anche sul fronte delle arti performative lo stimolo governativo e gli investimenti privati rendono sempre più interessante. È stata inaugurata nel 2016 con una performance di Placido Domingo la Dubai Opera e la programmazione, nella struttura dall'architettura intrigante, coniuga tradizione europea e produzioni mediorientali, ricerca e contaminazioni, danza e commedia. La città ospita inoltre eventi spettacolari di circo-teatro e con impatto multimediale – dal Cirque du Soleil all'opera musicale Vivaldianno – e in residenza permanente oggi c'è La Perle, una favola d'amore e magia che vede in scena giochi d'acqua, performer funamboli e tuffatori, enormi puppet, ginnasti e motociclisti acrobatici. Un evento che coinvolge l'intera città, con i concerti principali al Dubai Media City Amphitheatre, è il Dubai Jazz Festival che vede esibirsi artisti locali e internazionali di jazz e blues – tra gli ospiti annunciati alla 17. edizione (13-22 febbraio 2019) ci sono Jamiroquai, Alicia e Snow Patrol.

Tra mare e food experience
Il mare non ha colori ammalianti e trasparenze esotiche, ma gli oltre 30 gradi diurni della stagione invernale a Dubai - temperatura vivibile e resa piacevole dalla bassa umidità - invitano a trascorrere qualche ora in costume pensando agli amici intirizziti rimasti in Europa. Con ampi viali fiancheggiati da palme e graffiti artistici, capanne in stile mediterraneo e decorazioni urbane eco-friendly, La Mer è l'area in cui si conciliano un'atmosfera tranquilla e il divertimento all'aria aperta. L'area costiera è resa più interessante dall'offerta gastronomica, davvero varia e curiosa. Si può mangiare vista mare oppure scegliere un pasto veloce al healthy cafe Comptoir 102, che è anche un negozio di artigianato. A proposito di sapori, il Dubai Food Festival (21 febbraio-9 marzo 2019) celebra l'emergere della città come hub gastronomico internazionale e attira ospiti da tutto il Medio Oriente con eventi ed esperienze culinarie che mettono in risalto la cucina locale con spunti fusion internazionali.

Capitale del design
Se c'è un tratto distintivo della Dubai di oggi è l'evoluzione nella sensibilità verso nuove forme di design. Se pure rimane forte l'attrazione per l'arredo e il deco d'importazione (il made in Italy è ancora un faro negli Emirati), si sviluppa l'interesse verso un artigianato artistico glocal che trova nella multietnica e multiculturale Dubai uno spazio nuovo. Il Dubai Design District (d3) è stato sviluppato per fornire un “ecosistema creativo” che ospita la comunità di designer basati in città per modellare il futuro dell'emirato come destinazione per il design, l'arte e la cultura. In autunno il d3 ospita anche la Dubai Design Week, con oltre 200 eventi tra architettura, arredamento, interni e design grafico. Merita assolutamente almeno una mezza giornata di appassionata curiosità Alserkal Avenue - il principale centro artistico e di design della regione. Ricavato dal quartiere industriale di Dubai, dal 2007 l'Avenue raggruppa in grandi spazi luoghi comuni di coworking oltre a bar e ristoranti, ma soprattutto gallerie e design shop, due cinema, un negozio dedicato alle auto d'epoca, concept store e spazi per eventi all'aperto. Ospita gallerie di fama internazionale- come la newyorkese Leila Heller – e spazi artistici dinamici per iniziative locali. “La vision di Alserkal Avenue è da sempre legata alla costruzione di una casa per le imprese creative – sottolineano dalla direzione – costruendo un'intersezione vitale per le confluenze di arte, cultura e sviluppo”. Più di un semplice quartiere, è dunque “un'organizzazione artistica” e “una piattaforma attraverso la quale artisti e iniziative artistiche regionali possono raggiungere un pubblico internazionale più ampio”.

Luxury shopping e hotel per budget ragionevoli
In tempi di euro forte, lo shopping a Dubai era molto conveniente anche per i visitatori europei. Oggi sono soprattutto i clienti dal Far East o proprio dagli Emirati a coltivare la passione per centri commerciali e outlet che in alcuni casi – come il The Mall of Dubai, oggi il più grande al mondo – sono delle città nella città. Nonostante il portafoglio soffra più di un tempo, lo shopping rimane una delle attrattive della città: quasi tutto è in realtà importato e non prodotto localmente, ma è l'esperienza d'acquisto e la valorizzazione dei brand internazionali che modifica la percezione del visitatore. E subito dopo Natale in tutta Dubai si “scatena” il Dubai Shopping Festival, naturalmente il più grande al mondo: dal 26 dicembre fino al 27 gennaio 2019 offerte spinte in particolare su abbigliamento, gioielli, elettronica, il tutto accompagnato da spettacoli pirotecnici, sfilate di moda e concerti dal vivo. Da segnalare anche la nuovissima The Wharf, l'area commerciale sull'isola Bluewaters, che conta 132 punti vendita e ristoranti disseminati lungo un viale caratterizzato da bassi edifici e passerelle, con alberi e palme lungo i viali. Parallelamente, si sta invece ampliando l'offerta di ospitalità che propone un affordable luxury, in particolare in vista dell'Expo 2020 per il quale l'attesa è di 25 milioni di turisti a Dubai. Accanto agli “storici” 5 stelle sul Creek, ecco dei nuovi boutique hotel alla portata di tasche normali come la Zabeel House e il Mini by Jumeirah, che offrono un comfort perfetto – dalle camere al food, dalla palestra alla piscina sul tetto con vista sullo skyline. Interessante e un po' più lussuoso il concept La Ville Hotel & Suite, con la piscina del rooftop bar che guarda il Burj Khalifa e l'attenzione ai dettagli del benessere, dalla piccola Spa fino alla possibilità di una degustazione di vini al Grapeskin Wine bar. La Ville ha aperto recentemente nel cuore del City Walk, una zona di sviluppo di Jumeirah che guarda allo stile delle strade europee (pur senza il segno del tempo) con viali alberati, negozi e ristoranti, fontane, aree giochi per bambini e panchine all'aperto.

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