Al 1° posto c'è il Monte Pisano, Calci e Vicopisano in provincia di Pisa, al 2° il Fiume Oreto a Palermo, al 3° l'antico stabilimento termale di Porretta Terme (BO), al 4° il Santuario della Madonna della Cornabusa, Sant'Omobono Terme (BG) e al 5° posto il borgo di Rasiglia a Foligno (PG).
Sono questi i risultati della nona edizione de “I Luoghi del Cuore del FAI”, grazie al voto di 2.227.847 italiani che hanno partecipato al censimento, per dare un futuro ai luoghi a loro cari, realizzato con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dell'Anno Europeo del patrimonio culturale 2018 e il supporto di Banca Intesa.
Dove si è votato di più
Puglia, Toscana, Sicilia e Lombardia sono state le regioni con il maggior numero di voti. I votanti - di età media 50 anni
– sono stati al 59,5% donne e al 40,5 % uomini mentre la tipologia dei luoghi più votati è quella delle chiese, seguita da
aree naturali, aree urbane/piazze e coste/aree marine/spiagge a dimostrazione dell'importanza che nel cuore degli italiani
hanno beni paesaggistici e ambientali.
Una preziosa mappatura di angoli da difendere
Nel 2003, in occasione della prima edizione dell'iniziativa, i voti raccolti furono 24.200; oggi, a distanza di sedici anni
e con oltre il 9.100 % di voti in più, il censimento del FAI è diventato uno degli strumenti di coesione sociale più sorprendenti,
in grado di convogliare l'impegno e la voglia di riscatto di tanti singoli cittadini e comunità intorno a piccole e grandi
bellezze d'Italia da salvare perché in pericolo o fortemente compromesse, da proteggere perché in degrado o semplicemente
da far conoscere, perché poco note ai più. Quello che ne emerge è una preziosa mappatura spontanea di luoghi tanto diversi
tra loro quanto amati, fatta di paesaggi e di palazzi storici, di chiese e di fiumi, di castelli e di borghi, di ville e di
botteghe storiche, di giardini e di sentieri. Sono in molti casi territori molto spesso feriti o in attesa di rilancio, per
i quali essere inseriti tra “I Luoghi del Cuore” a volte è l'unica possibilità di un futuro migliore.
L'identikit dei primi cinque premiati
Al primo posto della classifica 2018, con il record assoluto di 114.670 voti, c'è il Monte Pisano situato nel territorio dei Comuni di Calci e Vicopisano (PI), colpito il 24 settembre scorso da un disastroso incendio, probabilmente
doloso, che ne ha mandato in fumo oltre 1200 ettari, di cui 200 di coltivazioni, e che per miracolo ha risparmiato la Certosa
di Calci. I danni stimati ammontano a 15 milioni di euro e saranno necessari decenni per ottenere una piena rinaturalizzazione
dell'area. Al secondo posto con 83.138 voti il Fiume Oreto a Palermo, corso d'acqua a carattere torrentizio che per parte della sua lunghezza si estende su un sito di interesse comunitario di
grande valore naturalistico. Purtroppo il fiume risulta particolarmente inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari
abusivi e perché viene spesso utilizzato come discarica a cielo aperto. Da vent'anni si parla dell'istituzione di un parco,
mai concretizzata. Il Comitato Salviamo l'Oreto vuole quindi attirare l'attenzione sullo stato di degrado del fiume e ne chiede
la rivalutazione come bene paesaggistico e culturale. Al terzo posto con 75.740 voti l'antico stabilimento termale a Porretta Terme (BO) situato nell'Appennino, alle pendici del Monte della Croce, lungo il greto del Rio Maggiore, in abbandono da vent'anni.
All'interno del complesso si trova un capolavoro liberty: la Sala Bibita, detta anche “Grottino Chini”, le cui pareti sono
rivestite di migliaia di piastrelle in maiolica realizzate a inizio Novecento da Galileo Chini. L'obiettivo della raccolta
voti era quello di segnalare lo stato di forte degrado del bene, proprietà di un gruppo privato, auspicandone il recupero
e una destinazione d'uso compatibile con la sua storia. Al quarto posto con 47.936 voti il Santuario della Madonna della Cornabusa a Sant'Omobono Terme (BG) il più importante tra i molti santuari della bergamasca. Il sito necessita di continui interventi di manutenzione, e
si vorrebbe che diventasse un punto di riferimento per tutta la comunità della Valle Imagna. Al quinto posto con 32.120 voti
il borgo di Rasiglia frazione montana di Foligno (PG). Un intreccio di vicoli e vie d'acqua, su cui si affacciano edifici in pietra che un tempo
furono mulini, lanifici e tintorie, cuore di un distretto preindustriale, perfettamente conservato. Il terremoto del 1997
ha ulteriormente contribuito alla marginalizzazione del luogo, che sta però rinascendo grazie ad attività di valorizzazione
dell'Associazione Tessere insieme, promotrice già nel 2016 della partecipazione del borgo al censimento del FAI per reperire
i fondi necessari per migliorarne l'accessibilità e completare i restauri dei macchinari antichi.
I Luoghi d'Acqua da proteggere
Grande successo anche per i “luoghi d'acqua”, a cui era dedicata una classifica speciale in parallelo con la campagna #salvalacqua
promossa dal FAI. Tra questi i Laghi di Monticchio, grandioso monumento naturale nel Vulture, e il Trabocco Turchino a San
Vito Chietino in Abruzzo, scelto come emblema delle macchine da pesca lignee che caratterizzano la costa abruzzese, rispettivamente
il “luogo del cuore” più votato di sempre in Basilicata e in Abruzzo, e ancora il Lago d'Orta in provincia di Novara, che
necessita di una bonifica solo parzialmente realizzata.
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