Viaggi24

Dossier Tirolo austriaco, uniti si cresce

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. (none) articoliGuida alle vacanze sulla neve

    Tirolo austriaco, uniti si cresce

    Skiwelt wilder kaiser - brixental
    Skiwelt wilder kaiser - brixental

    Stare vicino a un “grande” nome non vuol dire per forza vivere nell'ombra. Anzi, può spingere a differenziarsi, a valorizzare le (diverse) qualità, a trovare una propria dimensione e un proprio appeal. La regola vale nel lavoro, nella famiglia, e vale anche nel turismo. Prendiamo il Tirolo austriaco: turisti e sciatori pensano subito a Kitzbuehel, la cittadina medievale a est di Innsbruck famosa per le gare di Coppa del Mondo di sci alpino. Ma a pochi chilometri da lì (e a un'ora da Salisburgo e da Monaco di Baviera) ci sono nove piccoli paesi che più di 40 anni fa hanno deciso di fare squadra e di allearsi per formare un unico comprensorio sciistico.

    Brixen im Thale, Ellmau, Going, Hopfgarten, Itter, Kelchsau, Scheffau, Soell e Westendorf hanno così agganciato il proprio futuro allo sci, sviluppando il comprensorio SkiWelt Wilder Kaiser-Brixental, oggi uno dei più grandi e moderni al mondo. Le famiglie sono il target privilegiato di questo comprensorio, che conta 284 chilometri di piste soprattutto blu e rosse, per l'80% coperte da impianti di innevamento artificiale (ma quest'anno non ce n'è bisogno), impianti di risalita ultramoderni (nella stagione in corso sono stati investiti 12,6 milioni di euro), parchi giochi per bambini e la più grande area di sci notturno dell'Austria, con 10 chilometri di piste illuminate. E per chi ama le attività serali, ci sono anche le piste per slittino aperte in notturna, da provare magari dopo aver cenato in uno dei rifugi in quota.

    A proposito di quota, qui le altezze non sono quelle delle Dolomiti: dimenticate i 3.300 metri della Marmolada o i 2.100 metri del Piz La Ila in Alta Badia. Le montagne dello Skiwelt arrivano a 1.400-1.500 metri, anche se il fascino del paesaggio non ne risente. Gli italiani conoscono poco questa zona, frequentata finora soprattutto da tedeschi (42%), olandesi (23%), inglesi (10%). Venendo dal Nord Europa, del resto, è il primo grande comprensorio sciistico che si incontra, con un'offerta da 13mila posti letto, 2,8 milioni di pernottamenti a stagione (da novembre ad aprile) e 2,6 milioni di giornate sugli sci. Ma oggi l'utenza si sta allargando anche ai Paesi dell'Est e del Sud Europa.

    Investimenti ed energia rinnovabile

    Il comprensorio dello Skiwelt ha da poco festeggiato 40 anni: fu nel 1977 che gli impianti di risalita di sei località della regione di Brixental e Wilder Kaiser si unirono per dar vita al progetto, oggi considerato un “progetto collettivo” di successo che rafforza l'identità della regione. Dal 1977 a oggi le società che gestiscono gli impianti di risalita hanno investito più di 500 milioni di euro puntano sull'energia rinnovabile. Nel 2008 a Brixen im Thale ha debuttato il primo impianto sciistico al mondo - uno ski-lift - funzionante a energia solare. E l'anno scorso nel comprensorio è entrato in funzione un sofisticato sistema che misura la neve sulle piste e, grazie a un Gps integrato nei gatti delle nevi, permette di di risparmiare neve artificiale in fase di preparazione delle discese. Inoltre tutti gli impianti di innevamento artificiale, così come quelli di risalita, sono alimentati al 100% da energia verde prodotta dalla Tiroler Wasserkraft.

    Ormai il comprensorio dello Skiwelt ha acquisito dunque un'identità e un'offerta propria, e non vive all'ombra di Kitzbuelhel che è comunque raggiungibile dagli sciatori con 4 minuti di autobus. Secondo alcuni è meglio così: un collegamento diretto farebbe perdere l'identità conquistata in tanti anni.

    © Riproduzione riservata