Il Molise si è affacciato alla Borsa internazionale del turismo di Milano, con uno stand green ed ecosostenibile che ha attratto visitatori e buyer, curato dall'azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli, proponendo il suo mix di mare, montagne (che ricoprono il 55% del territorio), percorsi di trekking o mariani tra santuari in quota e tour enogastronomici.
Un bando per il turismo sostenibile
La più piccola regione italiana dopo la Val d’Aosta cerca il riscatto anche attraverso azioni di promozione del territorio
con contributi regionali. E’ appena stato pubblicato un bando da 16 milioni di euro che sostiene gli alberghi diffusi, il turismo rurale e i titolari di strutture di microricettività, case e appartamenti per
le vacanze e affitta camere. Scade a metà marzo. Obiettivo, promuovere e qualificare lo sviluppo del turismo sostenibile.
E di sviluppo – in una regione che soffre il dramma dello spopolamento - si è parlato anche l’11 febbraio fa in occasione
della visita a Campobasso del premier Giuseppe Conte: «Il Molise è nei programmi del Governo – ha dichiarato Conte – ma per
valorizzare le risorse locali attendiamo le idee e i progetti dei sindaci».
E voi, lo conoscete il Molise?
Ecco alcune risorse da conoscere: la spiaggia di Termoli (in tutto 35 km di sabbia fina sul litorale adriatico), gli impianti
sciistici di Campitello Matese e Capracotta, il santuario di Santa Maria del Canneto a Roccavivara (Campobasso) e la basilica
dell'Addolorata a Castelpetroso (Isernia). Tra le tipicità della zona ci sono anche la ventricina di Montenero di Bisaccia,
il caciocavallo di Agnone, il pane di Venafro, la pampanella (maiale speziato e piccante) di San Martino in Pensilis o i tradizionali
torcinelli, involtini di interiora di agnello. Molte e particolari le esperienze. Avete mai sentito il suono delle campane
di Agnone, soffiato nelle zampogne di Scapoli, intrecciato il grano con le donne di Jelsi, ricamato il tombolo come a Isernia,
cantato le secolari Maitunat di Gambatesa? O visitatoil giacimento paleolitico più antico d'Europa, nel sito de “La Pineta” di Isernia?
Dimore storiche e cucina autenticaa Campobasso
“È imperdibile il museo dei Misteri, maestosi ingegni che nel giorno del Corpus Domini sfilano in corteo con bambini appesi
come angeli alle impalcature. E le chiese medioevali, i viottoli del borgo vecchio, la città-giardino”, suggerisce Giuditta
Lembo, appassionata conoscitrice dei luoghi, consigliera di parità della Provincia di Campobasso. Tante le bellezze e i segreti
della città, a cominciare dal maestoso Castello Monforte e, fra i bei palazzi del centro storico, il Teatro Savoia, il museo sannitico, la cattedrale di Santa Maria Maggiore, la piazzetta con le botteghe artigiane. Chi vuole provare la cucina più autentica può provare il ristorante Monticelli
che ha conquistato il palato del super fotografo Steve McCurry che qui espone “Icons”: a Palazzo Gil fino al 24 aprile. Qui
si possono gustare le polpette di agnello su crema di fave e i cannoli croccanti con mousse di ventricina della chef Simona
De Castro.
Per dormire nell'arte c'è, tra gli altri, Palazzo Cannavina, dimora storica del XVI secolo. Sei suite accuratamente restaurate, con soffitti lignei e affreschi abbinati ad arredi e complementi di design. Se cercate una guida della città procuratevi quella realizzata dai bambini delle scuole elementari con la supervisione della maestra Rita del Noce, «un progetto nato per radicare il sentimento di appartenenza ai luoghi nei piccoli cittadini». Gli appassionati di storia e archeologia troveranno indicazioni preziose (siti, musei, città e borghi, monumenti, parchi e aree protette) in Archeo Molise, rivista curata da giovani studiosi.
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