I riti della settimana santa che derivano dalla dominazione spagnola e la festa di Sant'Efisio, che trasforma Cagliari in palcoscenico colorato con le persone vestite con i costumi tradizionali, le strade ricoperte con fiori e petali di rosa, sono le due costanti di Pasqua e del primo maggio. Con la primavera e l'arrivo della bella stagione, gli itinerari che si possono tracciare in viaggio per la Sardegna, crescono e si arricchiscono di appuntamenti e luoghi. E dalle aree campestri o gli spazi per le scampagnate nei boschi si passa alle spiagge.
Settimana Santa
Gli appuntamenti per i turisti e i fedeli cominciano già dalla domenica che precede la Pasqua con i riti della Settimana Santa.
Dalla domenica delle Palme (suggestiva per colori e scenario la processione di Desulo nel Nuorese) ai giorni successivi. A
Cagliari, Sassari, Iglesias, Alghero e Castelsardo nelle strade dei quartieri storici rivivono i riti (portati nell'isola
durante la dominazione spagnola) che ripropongono la passione e morte di Cristo. Ogni strada si trasforma in una sorta di
scenario naturale in cui la fede si sposa alla tradizione. Con in processione i Germani, i Baballotti e i figuranti, San Giovanni
e La Maddalena. Sacralità ma anche suggestioni e angoli di centri storici che si trasformano in un teatro naturale.
Sant’Efisio
Il clou degli eventi nell'isola è la festa di Sant'Efisio, giunta alla 363^ edizione. Manifestazione religiosa che nel capoluogo
sardo viene anticipata il 30 aprile da Elena Ledda, artista di fama internazionale, principale esponente femminile della musica
in lingua sarda”. Poi il primo maggio, con le strade del centro addobbate per la processione (che è di festa), con i petali
di rosa, i fiori. E a scortare il simulacro del santo donne e uomini abbigliati con i costumi tradizionali quasi 120 i Comuni
coinvolti, 95 associazioni di devoti a piedi, 205 i cavalieri, 20 le tracas di Campidano di Cagliari, Iglesiente, Sulcis,
Trexenta e Campidano di Oristano e suonatori di Launeddas. E poi il viaggio, in processione, che dal centro di Cagliari prosegue
sino a Pula. Quindi musiche e spettacoli. Tra fede e turismo.
Via del Sale
Non solo tradizione e fede religiosa. Seguendo la via del sale, si può arrivare nel Sulcis di Sant'Antioco dove ambiente e
archeologia si sposano tra camminamenti all'area aperta (possono essere percorsi a piedi o in bicicletta) e stradine del centro
storico. Chi vuole può immergersi nel passato con il MAB (aperto per tutto il periodo del ponte con orari dalle 9 alle 20),
museo archeologico Ferruccio Barrecca che ospita gran parte dei reperti risalenti all'ottavo secolo avanti Cristo e relativi
all'insediamento urbano sorto sulle sponde orientali dell'isola con il nome di Sulky o Sulci. E il villaggio Ipogeo con le
tombe scavate nel tufo tra il VI ed il III secolo avanti Cristo e riutilizzate come abitazioni nel diciottesimo secolo da
famiglie molto povere. A Sant'Antioco poi si può visitare anche il museo del Bisso, struttura privata aperta al pubblico gestita
dalla maestra Chiara Vigo.
A picco sul mare
A Masua, nella costa della Sardegna sud occidentale che si affaccia sul Golfo del Leone (a un'ora d'auto da Cagliari) è visitabile,
proprio nel periodo del ponte la storica galleria di Porto Flavia. Si tratta di un percorso archeologico minerario scavato
i primi anni del 1900 e oggi meta turistica. In galleria si cammina per alcune centinaia di metri, seguendo l'itinerario tracciato
durante la costruzione della galleria, per finire poi in una terrazza a picco sul mare proprio davanti al faraglione di Pan
di Zucchero, dichiarato monumento naturale nazionale.
I Nuraghi
Il patrimonio culturale di Barumini è visitabile tutti i giorni dell'anno. Con un biglietto accesso a Su Nuraxi, Casa Zapata
e Centro Giovanni Lilliu. Le visite guidate prevedono un percorso all'interno del villaggio nuragico. Prevista l'illustrazione
delle principali tipologie abitative e un viaggio nel “turrito” attraverso scale e corridoi. Nel lungo ponte resta aperto
anche il nuraghe di Sirai a Carbonia.
Le coste
Da visitare, nella costa sud occidentale le dune di Piscinas (nella zona di Arbus e Medio Campidano). Significativo anche
lo scenario che regala S'Archittu nell'Oristanese, continuando con Bosa e Stintino. Nell'arcipelago di La Maddalena c'è poi
la Spiaggia Rosa è una spiaggia situata a cala di Roto, a sud-est dell'isola di Budelli. E poi Stintino, Baunei e Cala Gonone
e Villasimius (forti dei recenti riconoscimenti internazionali). Senza dimenticare poi parchi e foreste: da Foresta Burgos al Marganai.
Revisione: in una prima versione del pezzo pubblicato avevamo scritto che il museo del Bisso è gestito dall'ultima maestra Chiara Vigo. Dopo la segnalazione della lettrice e ulteriore verifica abbiamo corretto l’informazione.
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