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Agilità non sempre significa fare i salti mortali 

Agilità non sempre significa fare i salti mortali 

di Andrew Lawson, SVP EMEA, Zendesk

Le ordinanze di lockdown messe in atto in tutto il mondo per rallentare la diffusione del coronavirus hanno portato al telelavoro a livello aziendale e alla necessità di adattare rapidamente i modelli di business a un'impronta prevalentemente digitale. Mentre alcune aziende avevano già intrapreso questo percorso ed erano già abbastanza avanti nella loro trasformazione digitale, altre hanno dovuto reagire repentinamente per essere in grado di continuare a servire i clienti secondo gli standard che questi si aspettano.

Ora, mentre l'Europa inizia a uscire lentamente dalla situazione di blocco, le imprese si rendono conto che non possono accontentarsi di una ripresa dalla crisi. Devono anche predisporre le basi per una maggiore flessibilità e resilienza organizzativa future. In questo modo, possono essere meglio preparate per una seconda ondata, o addirittura per qualsiasi possibile scenario futuro, ancora sconosciuto.  

Il fatto è che l'agilità è ora una caratteristica di business imprescindibile e le aziende che non hanno ancora questa impostazione sanno che devono trasformarsi rapidamente. Tuttavia, dato il momento di incertezza, spesso non è chiaro quale sia il modo migliore per farlo.

Quindi, ecco 3 raccomandazioni sull'approccio alla trasformazione digitale nell'era dopo il COVID-19.

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