Affrontare il cambiamento: opportunità nelle obbligazioni creditizie di elevata qualità, nella finanza specializzata e nei titoli ipotecari

L'economia globale sta attraversando un periodo di profondi cambiamenti giacché l'imminente insediamento al governo di Donald Trump e il mutato orientamento dell'opinione pubblica in altre importanti economie creano potenzialmente nuove opportunità e nuovi rischi. Il rischio di scenari di mercato estremi sia positivi che negativi è aumentato. Per affrontare con successo il nuovo contesto saranno necessari disciplina, coraggio e pronunciate doti di gestione del rischio.

La vittoria presidenziale di Trump negli Stati Uniti è certamente parte di un'ondata globale di cambiamento e giunge in un momento critico. Nei mercati sviluppati, la politica monetaria ha gradualmente perso efficacia giacché i vantaggi dei bassi tassi d'interesse e dei vari programmi di Quantitative Easing globali sono progressivamente diminuiti. Al contempo sempre più risparmiatori e figure chiave del settore finanziario hanno sottolineato i limiti e le conseguenze negative di tali politiche. Ora, in parte a causa dell'ascesa del populismo, anche l'opposizione a significative misure di austerità ha cominciato ad acquistare vigore. Queste forze fanno presagire il graduale passaggio dalla politica monetaria a quella fiscale.

Inoltre i vantaggi della globalizzazione sono messi sempre più in discussione, il che potrebbe indurre un numero maggiore di paesi a chiudersi in se stessi. In tal caso, le relazioni commerciali potrebbero mutare più rapidamente, soprattutto se si realizzano le misure protezionistiche. Il mondo si trova al contempo ad affrontare le prospettive di un acuirsi dei conflitti globali e del potenziale incremento della spesa militare. Infine a Washington si prospetta al momento un profondo mutamento, con l'implementazione di politiche favorevoli alle imprese e alla crescita: diminuzione delle imposte, deregolamentazione e aumento della spesa per infrastrutture. Il cambiamento è nell'aria, ma l'impatto sui mercati potrebbe essere tanto positivo quanto negativo!

Questi sviluppi potrebbero potenzialmente avere ripercussioni sia favorevoli che sfavorevoli, portando ai rischi estremi di cui si parlava prima. Lo scenario negativo comporta rischi di restrizioni commerciali e ascesa del protezionismo, politiche anti-immigrazione, rafforzamento del Dollaro, deterioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Cina e l'aggravarsi dei conflitti geopolitici. Lo scenario positivo è incentrato sul potenziale di rialzo della crescita globale grazie all'aumento della spesa pubblica, alla riduzione delle imposte e alla deregolamentazione. Tali sviluppi potrebbero imprimere slancio alla spesa dei consumatori e delle imprese in virtù dell'incremento della fiducia e del risveglio degli "spiriti animali" dovuti alle iniziative favorevoli alle imprese e all'espansione attuate da Trump e dalla sua amministrazione.

Il mondo si trova davanti considerevoli rischi bidirezionali!

Ridurre il rischio dei portafogli

Uno dei principali rischi per l'economia statunitense nel nostro orizzonte ciclico di 6-12 mesi è costituito dall'aumento dell'inflazione, che potrebbe essere alimentata dall'innalzamento dei salari e dalla scarsità di manodopera, giacché il rafforzamento della fiducia e gli "spiriti animali" si traducono in un incremento della spesa dei consumatori e delle imprese. Anche i mutamenti della politica fiscale potrebbero avere effetti inflazionistici. I cambiamenti proposti da Trump nell'ambito della politica fiscale favorirebbero probabilmente i consumatori e le imprese ma potrebbero far salire i prezzi delle importazioni. Allo stesso tempo, lo stimolo fiscale e la spesa per infrastrutture potrebbero spingere ulteriormente al rialzo i costi della manodopera, già scarsa. È importante sottolineare che lo stimolo fiscale statunitense dovrebbe aumentare sebbene l'economia a stelle e strisce inauguri l'ottavo anno consecutivo di espansione e i mercati siano prossimi alla piena occupazione. Queste circostanze accrescono i rischi di surriscaldamento dell'economia americana, soprattutto in caso di errori di politica monetaria da parte della Fed.

È interessante notare che i mercati azionari e obbligazionari sembrano scontare per lo più sviluppi estremi favorevoli, ossia scenari positivi, ignorando invece molti dei rischi estremi sfavorevoli, o scenari negativi. Mentre il mercato incorpora in misura crescente evoluzioni positive, stiamo ampiamente riducendo il profilo di rischio dei portafogli in tutti i mercati del credito, soprattutto alla luce della recente brillante performance post-elettorale messa a segno da azioni, obbligazioni societarie investment grade, titoli high yield, prestiti bancari e obbligazioni corporate dei mercati emergenti.

Pur continuando a ravvisare opportunità selezionate nei mercati del credito (in particolare nelle obbligazioni di qualità superiore e nei mutui ipotecari agency e non-agency), crediamo che sia sensato per gli investitori aumentare le riserve di liquidità e investire in titoli dal profilo qualitativo più elevato.
I rischi estremi negativi stanno aumentando, e con essi la possibilità che l'economia statunitense si surriscaldi in seguito all'implementazione delle politiche di Trump, inducendo la Federal Reserve ad alzare più aggressivamente i tassi nel 2017. In parole semplici, le probabilità di recessione negli Stati Uniti sono moderatamente incrementate nel nostro orizzonte ciclico e le valutazioni in molte aree del mercato del credito hanno perso attrattiva. Si veda il nostro Cyclical Outlook, "Verso l'ignoto", per ulteriori dettagli sulle nostre previsioni per i mercati e le economie globali per il 2017.

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