Tassi d’interesse e società superstar
Le pressioni al ribasso esercitate dalle società superstar sullo R-Star
La tecnologia e la globalizzazione hanno avvantaggiato in misura più che proporzionale le aziende più innovative e produttive, causando un aumento della concentrazione e facendo sì che un numero ristretto di “aziende superstar” esercitino un dominio sempre più accentuato nei rispettivi settori.
Le superstar realizzano profitti maggiori, risparmiano più di quanto investono e distribuiscono una quota inferiore del loro valore aggiunto al personale. La crescente importanza di queste aziende contribuisce pertanto a spiegare importanti fenomeni macroeconomici come l’eccesso globale ex-ante di risparmio rispetto all’investimento, l’aumento delle disparità in termini di reddito e ricchezza e la bassa inflazione dei salari malgrado il calo della disoccupazione (“curva di Phillips piatta”), che hanno tutti contribuito a creare l’attuale contesto di bassi tassi d’interesse naturali (r-star) ed effettivi, favorendo a loro volta le elevate valutazioni azionarie delle superstar.
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