L'America sceglie il nuovo presidente
I risultati in tempo reale delle elezioni presidenziali americane: dai grandi elettori alle percentuali assolute, all'andamento Stato per Stato. E i risultati delle elezioni per il rinnovo della Camera dei rappresentanti e quello parziale del Senato
Il sistema dei grandi elettori
Il voto per il presidente degli Stati Uniti avviene in maniera indiretta. Quando vanno alle urne per le presidenziali, i cittadini Usa scelgono i cosiddetti Grandi elettori: un totale di 538 rappresentanti dei partiti in corsa, radunati nell'Electoral college (collegio elettorale). La cifra totale è data dalla somma di deputati (435) e senatori (100), più i tre rappresentanti assegnati al District of Columbia (dove ha sede la capitale, Washington). Saranno poi loro a votare a maggioranza il nuovo presidente, scegliendolo in base al partito di provenienza: in questo caso i repubblicani voteranno per Trump e i democratici per Biden. Per ottenere la presidenza servono almeno 270 voti.
La ripartizione fra Stati
I grandi elettori sono ripartiti con quote diverse per i vari stati e il loro numero rispecchia, in ciascun caso, la somma di seggi detenuti alla Camera federale e al Senato. Per esempio la California esprime 55 grandi elettori, il Texas 38 e la Florida 29, ma si può scendere fino ai 3 dell'Alaska o del Montana. In genere il sistema è maggioritario, secondo un principio riassunto nella formula winner takes all: chi vince nel voto popolare in un certo Stato incassa tutti i grandi elettori previsti in quel collegio (per esempio: se i Democratici vincono in California, una loro roccaforte, incamerano tutti i suoi 55 seggi). Esistono delle eccezioni, comunque: in Nebraska e Maine vige un sistema proporzionale, dove i "seggi" vengono spartiti fra chi ha vinto nel voto popolare e chi ha primeggiato in ciascuna delle circoscrizioni elettorali nello Stato.
Il Senato si rinnova di un terzo, la Camera del tutto
Gli americani non voteranno "solo" per il loro futuro presidente. In palio ci sono anche tutti i 435 seggi alla Camera dei rappresentanti e circa un terzo di quelli al Senato. Tutti i seggi della Camera vengono rinnovati a cadenza biennale, rendendo la sua composizione più volatile e obbligando i rappresentanti a una sorta di campagna elettorale perenne. I Senatori godono di un mandato più lungo, pari a sei anni, ma ogni due anni scatta appunto il rinnovo di un terzo degli eletti. Per il voto del 2020 si assegneranno 33 seggi.