Tre anni e mezzo di Nòva. L’inserto del giovedì che avete in mano, la rivista bimestrale, i blog di Nòva100, le Città illuminate, il centro di ricerche NòvaLab... Non un prodotto editoriale ma, con tutti i limiti definiti dalle capacità di chi vi si è dedicato, una piattaforma per gli innovatori che hanno trovato con Nòva un modo per ascoltare ed esprimere esperienze, difficoltà, risultati, speranze, visioni. Incrociando i percorsi della scienza con quelli della tecnologia e della creatività.
Centinaia di autori hanno raccontato quello che vedevano succedere intorno a loro: non soltanto osservatori ma anche, spesso, partecipanti al processo innovativo, nei nuovi media digitali, nelle piattaforme territoriali, nei laboratori, nei centri di elaborazione dati delle aziende, nei luoghi della creazione artistica e culturale. Animati dalla consapevolezza che disegnare il futuro significa costruirlo più che prevederlo: complessità più che linearità, sostenibilità più che successo di breve termine. Significa pensare alle conseguenze ambientali, culturali, sociali dell’innovazione. Ce n’é bisogno.
Tre anni e mezzo di Nòva per una ricerca giornalistica dedicata all’indagine intorno al modo in cui ci figuriamo il futuro e per raccontarne i risultati con i mezzi della crossmedialità. Sapendo che il percorso conta più della meta: sapendo che le persone, che leggono e che scrivono, contano più del prodotto. E che il giornale non è la sua carta.
Dalla prossima settimana, mentre il mondo cambia intorno a noi e tutti i segni dei tempi dichiarano a gran voce che è giunto il momento di avviare una coraggiosa riprogettazione dei mezzi di informazione, anche Nòva proporrà un piccolo mutamento. Il formato non è certo la sostanza di un giornale, ma ne è l’interfaccia, il display. E dalla prossima settimana il nostro display diventa più portatile, più maneggevole, meno panoramico, più sintetico. Insomma, Nòva diventa tabloid. Meno carta ma anche più internet: perché entro la fine del mese avremo anche una presenza online più profonda, con i blog, l’archivio delle ricerche giornalistiche principali, approfondimenti dei servizi più impegnativi, che saranno proposti sulla carta e sviluppati sulla rete.
Sarà l’occasione per riflettere e migliorare. Per qualche tempo provocherà reazioni e critiche, speriamo suggerimenti e proposte. Poi le opportunità del nuovo formato emergeranno in modo man mano più chiaro, fino a che – speriamo – anche i più piccoli frammenti di pagina troveranno un nuovo perché.
La ricerca e la sostanza del nostro percorso non cambiano, ma la forma e lo spazio si devono adeguare ai tempi. Come in ogni questione del genere, l’unica reazione sensata è quella di cogliere l’occasione per fare una riflessione e tentare di disegnare qualcosa di migliore.
Questa settimana di preparazione della nuova interpretazione del giornale potrebbe essere l’occasione – per chi è interessato – di offrire alla comunità di Nòva idee e proposte di servizi e approfondimenti da affrontare nei prossimi mesi.