Il Confronto fra Romano Prodi e Silvio Berlusconi moderato dal direttore del Tg Uno, Clemente Mimun, è una calamita per gli italiani.
Il faccia a faccia tra i due leader politici è stato seguito da 16,1 milioni di persone che hanno prodotto per la prima rete Rai il 52,1% di quota d’ascolto: in tutto 8,3 milioni di donne (share 49,4%) e 7,7 milioni di uomini (share 55,4%) .
In quanto all’età del pubblico la presenza maggiore è, come sempre, di adulti ed anziani, ma spiccano anche tre milioni di giovani fra i 15 e i 34 anni, su un totale di 6,1 milioni che in quella fascia oraria erano davanti alla tv. Fra le classi socio-economiche, basate su reddito e titolo di studio, sono le persone con alto reddito e alto titolo di studio quelle che producono lo share più alto di tutti i segmenti di pubblico: 60,1 per cento.
Tutte le reti hanno sofferto per l’evento che ha portato Rai Uno ad essere la rete di gran lunga più seguita. Canale 5 è la generalista che si avvicina di più alla prima rete Rai, arrivando seconda nel ranking del prime time. La fiction «Carabinieri 5» ha un pubblico di 4,5 milioni di fedelissimi che seguono le avventure del maresciallo Andrea Sepi, interpretato da Alessia Marcuzzi. Rai Due arriva terza con il film americano del 2003 «The Core»: l’avventura che narra di una squadra che per salvare la Terra si vede costretta a scendere fino al suo centro, viene vista da 2,4 milioni di telespettatori.
Italia 1, consapevole che gli ascolti sarebbero girati da altre parti, manda in onda il film in computer grafica «Barbie Mermaida», che con una quota d’ascolto del 6,4% fa comunque guadagnare alla rete Mediaset la quarta posizione nel ranking del prime time. Un classico del cinema italiano, «Matrimonio all’italiana», viene trasmesso con strategia difensiva da Rai Tre che ottiene il favore di 1,5 milioni di individui.
A Steven Seagal, principale interprete di «Giustizia a tutti i costi», viene dato il compito di presidiare Rete 4: il risultato è un audience di 1,5 milioni di affascinati dalla sue arti marziali. La 7 trasmette anch’essa il faccia a faccia politico come contenuto della trasmissione «Otto e mezzo», arrivando comunque ultima nel ranking della prima serata, ma ottenendo un buon risultato rispetto alla media di rete; l’audience netto della trasmissione con ospiti Marcello Veneziani, Maria Laura Rodotà e Pietrangelo Buttafuoco raggiunge infatti 1,3 milioni di telespettatori (share 5,5%).
La giornata di ieri vede nel complesso la concessionaria pubblica vincere nel giorno medio (07:00 – 02:00) e volare in prima serata (21:00 – 23:00). Le reti Rai sono state seguite da 6,1 milioni di telespettatori per il 48,2% di quota d’ascolto nel giorno medio e da ben 18,1 milioni di telespettatori per l’incredibile 59,9% di quota d’ascolto in prima serata. Le reti del gruppo Mediaset si difendono nel giorno medio con 4,9 milioni di spettatori per il 38,4% di share, ma non hanno speranza in prima serata arrivando appena a 8,4 milioni di individui per il 27,7% di share. Nella fascia oraria della prima serata davanti al televisore c’erano seduti ben 30 milioni di italiani, quasi 3 milioni di persone in più rispetto al solito, presenti perché attirate dallo scontro politico in onda su Rai Uno.