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Il sistema dell'e-gambling è tale, infatti, da richiedere una struttura parecchio complicata. Che cambia, a seconda del tipo di licenza richiesta: la cosa più difficile è proprio intercettare le operazioni più a rischio.
Bernard Zarb è responsabile dei servizi antiriciclaggio di Lga. «Monitoriamo costantemente la situazione» dice Zarb, mostrando i fascicoli bene in mostra sugli scaffali del suo ufficio, ognuno relativo a un sito registrato.
«Ogni tanto, specie per cattiva gestione, sospendiamo un operatore, lo mettiamo in mora, il che implica un controllo molto puntuale. Però di casi legati alla criminalità vera e propria finora non ne abbiamo registrati».
Si ferma un attimo per correggersi subito. «Un caso è stato registrato, in effetti, e ha riguardato Betonsports, ma per la storia della truffa sul dialling, le chimate telefoniche». In realtà Gary Kaplan, il fondatore di questo sito di scommesse online, due anni fa si è dileguato in Costarica lasciandosi dietro una scia di legami sospetti con la mafia newyorchese del clan Bonanno. E il Costarica, in effetti, è un vero e proprio paradiso degli scommettitori.
A Malta, una ricerca fatta presso la Camera di commercio, ha dimostrato che le società maltesi legate a Betonsports sono state definitivamente chiuse. Cancellate. Tranne una, la Betonsports.com processing company limited. Che resta latente. Magari per risvegliarsi. All'occorrenza.
rita.fatiguso@ilsole24ore.com