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Auto: in Europa vendite -14,5% a ottobre. Fiat contiene il calo a -7,9%

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Immatricolazioni in crisi in tutta Europa, tranne che in Austria. Il Lingotto diventa il quarto produttore europeo a parimerito con Renault

A ottobre le immatricolazioni di nuove auto in Europa (Ue27+Efta) sono scese del 14,5% annuo a 1.134.031 unità dopo il -8,2% di settembre. Lo comunica l'associazione europea dei costruttori Acea. Nei primi 10 mesi il calo è stato del 5,4% a 12.852.387. In Italia, a ottobre, la flessione è del 18,9% a 167.940 unità (-5,5% a settembre) e nei dieci mesi arriva a -12% a 1.879.165. Il gruppo Fiat in Europa ha venduto a ottobre 93.952 auto (-7,9%)con una quota di mercato all'8,3% (7,7% un anno prima), che lo fa diventare il quarto costruttore europeo a pari merito con Renault. Non sono tutte Rose

Nel mese il marchio Fiat ha fatto duneque meglio del mercato cresce Lancia (+6,9%) pur con numeri molti contenuti (meno di diecimila vetture) e poco rilevanti nello scenario europeo, mentre Alfa Romeo registrauna frenata (-15,7%). Gli altri marchi in picchiata (-30,8%).

Tutti i grandi gruppi hanno registrato segni negativi nel mese di ottobre con Vw a -7,6%, Psa -16,3%, Ford -11,9%, Gm -25,2%, Renault -19,1%,Bmw -10,4%, Daimler -16,6%, Toyota -23,6%, Nissan -16,4%, Honda -25,7%, Hyundai -16,8%, Kia -20,1%, Jlr -36,5%, Mitsubishi -15,8%, Chrysler -49,4%, Honda -25,7%, Suzuki -18,5%, Mazda -11,8%.

Nei dieci mesi hanno registrato una performance positiva solo Bmw (+1,1%), Nissan (+13,4%) e Mazda (+6,3%).

Per quanto riguarda infine le quote di mercato di ottobre rispetto a dodici mesi prima, hanno registrato una andamento positivo Vw (salita dal 20,4% al 22%), Ford (da 9,6% a 9,9%) e Bmw (da 5,6% a 5,8%). In flessione invece la quota di Psa (da 13,1 a 12,8%), Gm (da 9,5 a 8,3%), Renault (da 9,5 a 9%), Daimler (da 5,6 a 5,4%) e Toyota (da 5,4 a 4,8%).

A livello di paesi, a eccezione dell'Austria (+4%)tutti i mercati hanno registrato una contrazione. Il mercato irlandese e spagnolo sono scivolati rispettivamente del 54,6% e del 40% a ottobre e del 18,25 e 23,8% nei dieci mesi del 2008. In Spagna le registrazioni di ottobre si sono attestate al minimo dal 1995. Nel Regno Unito la domanda di nuove auto è scesa del 23% nel mese scorso e dell'8,8% da gennaio a ottobre. In Italia le immatricolazioni sono scese per il decimo mese consecutivo (-18,9%), con un calo del 12% nei dieci mesi e in Germania il ribasso è stato dell'8,2% rispetto al già debole mese di ottobre del 2007. In Francia il mercato dell'auto ha segnato un calo del 7,4%.
Nei dieci mesi del 2008, sia la Germania sia la Francia hanno mostrato un numero stabile di nuove registrazioni rispetto al 2007 con un incremento rispettivamente dello 0,3% e del 2,2%.
È calata a ottobre anche la domanda di veicoli nei nuovi paesi membri dell'Unione Europea (-3,3%) mentre nei dieci mesi la crescita è stata del 2,5%. A livello di singoli paesi la Polonia ha mostrato un incremento del 12,3% a ottobre e del 9% nel periodo gennaio-ottobre, consolidando la propria posizione di mercato più importante mentre la Romania, nonostante una flessione del 10,6%, a ottobre resta il secondo più grande mercato.

I costruttori esteri: indispensabile accendere l'accesso al credito

I dati europei sulle immatricolazioni auto del mese di ottobre confermano «il cattivo stato di salute del mercato dell'auto ed evidenziano con vigore una crisi che colpisce un settore-chiave dell'economia a livello mondiale». Lo afferma Gianni Filipponi, segretario generale dell'Unrae (l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia), che aggiunge: «È necessario ristabilire un più adeguato flusso degli ordini di nuove auto e per farlo si devono prendere le misure necessarie per riattivare l'accesso al credito in modo corretto e sopportabile, perché non bisogna dimenticare che il 75% delle vendite avviene attraverso pagamenti dilazionati, gestiti dal sistema finanziario».

Il commento del csp

«In ottobre l'onda d'urto della crisi finanziaria mondiale si è abbattuta anche sul mercato europeo dell'auto e l'impatto è stato pesante».

Così il Centro Studi Promotor (Csp) commenta l'andamento delle immatricolazioni in Europa il mese scorso (-14,5% rispetto a un anno prima). Secondo Csp, la prima ragione del calo «è sicuramente il crollo della fiducia dei consumatori e delle imprese diffuso in tutti i paesi, ma con punte di accentuato pessimismo in Spagna e forti peggioramenti anche in Germania, Francia, Italia e Regno Unito». Csp aggiunge che «la crisi di fiducia ha colpito il mercato europeo dell'auto in una fase in cui era già in difficoltà dopo un andamento complessivamente positivo nei primi quattro mesi dell'anno». A fine aprile le immatricolazioni erano su dell'1%, mentre da maggio i bilanci mensili dell'auto europea sono in rosso e secondo i dati pubblicati oggi a fine ottobre le immatricolazioni nell'area accusano un calo del 5,4%. La contrazione della domanda nella fase precedente la deflagrazione della crisi finanziaria globale d'autunno è attribuibile essenzialmente a due fattori, spiega Promotor. Il primo è costituito dalle crescenti difficoltà per ottenere credito al consumo.   CONTINUA ...»

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