Brusco calo a giugno dell'inflazione che tocca il livello più basso dal settembre del 1968. Su base annua l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività si attesta al +0,5% su base annua. Su base mensile la variazione è stata del +0,1%. A rendere nota la stima provvisoria dell'inflazione di giugno è l'Istat. Per il 2009 l'inflazione acquisita è +0,7%. Per il prossimo mese, prevede l'Isae, ci sarà un ulteriore rallentamento. Tra luglio e agosto il valore sarà vicino allo zero, anche perché lo stesso mese dell'anno scorso fece registrare la crescita congiunturale tra le più elevate (+0,5%). Secondo l'istituto, dopo l'estate la dinamica inflazionistica dovrebbe segnare una inversione di tendenza.
Tornando ai dati Istat, a giugno si segnala una risalita del prezzo della benzina verde. Complice il balzo del greggio, la «verde» è aumentata del 6,4% rispetto a maggio. Su base annua il calo è del 14,3%. In aumento anche i prezzi del gasolio che sono saliti del 2,2% su base mensile (-27,3% il tendenziale) e quelli del gasolio da riscaldamento (+2,6% su mese, -28,4% su anno). In controtendenza il gas, che segna a giugno un calo congiunturale dello 0,1% (+1,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso). In generale i prodotti energetici hanno registrato un aumento del 2,2% a livello mensile e un calo dell'11,6% su base annua.
Rallenta al +2,2% (dal +2,9% di maggio) la crescita tendenziale del pane e dei cereali. Il pane é stabile su mese e registra un +0,9% su anno (+1,1% a maggio). La pasta di semola di grano duro diminuisce dello 0,5% congiunturale e segna un +2,1% tendenziale (+4,8% a maggio). La frutta fresca aumenta dello 0,2% su mese e del 2,8% tendenziale (+4,5% a maggio); i vegetali freschi calano dello 0,3% su mese e crescono del 2,8% su anno (+2,5% a maggio).
Nel comparto dei beni non alimentari e non energetici c'é il forte calo dei prezzi degli apparecchi di telefonia mobile (-7,6% su mese, -13,7% su anno) e dei medicinali (-1,8% su mese, -2,2% su anno). In crescita i prezzi dei trasporti ferroviari (+1,4% su mese e +6% su anno) e marittimi (+5,8% su mese e +8,3% su anno); in calo il trasporto aereo (-0,9% su maggio e -3% su anno).
Prezzi al palo anche nei 30 paesi membri dell'Ocse. L'indice relativo al prezzo di maggio si attesta al +0,1% annuo, con un incremento mensile dello 0,2%. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico fa notare che i prezzi al consumo per l'energia, in particolare, sono scesi del 16,2% su base annua dopo il -13,5% di aprile. Il dato non è ancora condizionato dalla recente risalita delle quotazioni del greggio. Escludendo cibo ed energia, l'inflazione di maggio sarebbe stata pari a -1,7%. L'inflazione di Eurolandia - ricorda l'organizzazione parigina - il mese scorso era allo 0%. Gli Usa hanno registrato -1,3%, il Giappone -1,1%.
