Per Berlusconi la Banca del Mezzogiorno «non sarà un carrozzone», per Tremonti «è una cosa straordinariamente positiva», «una cosa seria. Troppi bidoni sono stati dati al Sud». Il premier e il ministro dell'Economia presentano così al Tesoro la Banca del Mezzogiorno e il Comitato promotore. Il ministro ha detto che intende «stimolare ulteriormente» l'aliquota agevolata del 5% per gli investimenti al Sud, «perché non c'é stato ancora grande interesse».
L'istituzione del comitato promotore accelera così un progetto «non facile, con un cammino che viene da lontano e che ha avuto difficoltà». Non si tratta di «una cosa metafisica. Deve stare sul territorio dove ci sono le piccole e medie imprese e fare loro credito». In ogni caso, ha detto il ministro, non saranno ripercorsi gli errori del passato: «Impossibile che sia un carrozzone perchè non è una banca pubblica. Comunque - rivendica - non c'è mai stato un governo che ha fatto una banca del Sud e la fiscalità di vantaggio per il Sud». La Banca, fortemente voluta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha lo scopo di aumentare la disponibilità del credito destinato al Mezzogiorno. È anche prevista l'emissione di bond per canalizzare il risparmio a sostegno di progetti imprenditoriali e a incrementare l'occupazione al Sud.
Il comitato è composto da 15 membri nominati dal presidente del Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'Economia e delle Finanze. Alla presidenza è stato designato Vito Lorenzo Augusto Dell'Erba, presidente dell'associazione delle Banche di credito cooperativo di Puglia e Basilicata e come segretario del comitato è stato nominato Roberto Di Salvo, vice direttore generale Federcasse. Al comitato promotore è affiancato un tavolo di consultazione di cui faranno parte le maggiori organizzazioni imprenditoriali e le associazioni economiche. Prima seduta il 25 marzo. Sono stati invitati al tavolo Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Lega delle Cooperative, Confagricoltura, Cia, Casartigiani, Cna e Confapi.
Il premier Berlusconi ha assicurato «appoggio assoluto da parte del governo alla Banca del Sud. Il governo sarà vicino anche per quello che potrà fare in interventi di sburocratizzazione. Siamo impegnati per consentire a un cittadino che voglia fare imprenditoria di mettere su la sua impresa in 24 ore». Dopo l'uscita da un momento di forte crisi, ha detto il premier, «è iniziata la risalita, che non sarà veloce e fatta di grandi numeri, ma una risalita c'è». Una risalita che per il premier é «migliore di quella degli altri paesi europei». Il ruolo dello Stato, ha sottolineato Berlusconi, «è quello di promotore. La Banca è costituita da un nucleo di soci privati con una partecipazione dello Stato minoritaria e che sarà dismessa entro cinque anni».
Della Banca del Sud «sarò il secondo depositante dopo il ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, come privato cittadino», ha detto il premier Silvio Berlusconi, a conclusione della presentazione della Banca del Sud. (N.Co.)
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