Risultati superiori alle aspettative. L'annuncio dei risultati del quarto trimestre fiscale operato oggi da Nokia conferma lo stato di buona salute del colosso delle telecomunicazioni scandinavo. I profitti nell'ultima trimestrale sono infatti schizzati in avanti del 44% portando gli utili netti a quota 1,84 miliardi di euro e quelli per azione a 47 centesimi per azione (contro gli 1,51 miliardi e i 41 centesimi stimati dagli analisti) rispetto agli 1,27 miliardi (32 centesimi per azione) dello stesso periodo del 2006.
Ottime anche le performance alla voce vendite, per cui Nokia ha messo a bilancio ricavi in crescita anno su anno del 34% per 15,7 miliardi di euro, rispetto a previsioni di 14,9 miliardi. A far sorridere i vertici della casa scandinava vi sono quindi anche un innalzamento del margine lordo (l'Ebit del trimestre è pari al 22,1% e non del previsto 21,7%), il cash flow (salito a 2,7 miliardi di euro) e la quota di mercato nei cellulari ha toccato il 40%, in virtù degli oltre 133 milioni di telefonini spediti sul mercato (con prezzi medi di venduta di 83 euro, un euro sopra le attese) nel periodo considerato. Fra i prodotti "best vendor" del quarto trimestre vi sono i modelli "low cost" Nokia 1200 e 1208 (oltre 20 milioni di unità) e Nokia 1110 e 1600 (altri 30 milioni di pezzi) mentre dati roboanti sono anche quelli relativi alla famiglia di dispositivi multimediali serie N (oltre 11 milioni i telefonini venduti) e quelli della serie 6300 (finiti nelle tasche di 7 milioni di persone in soli tre mesi).
Il quarto trimestre ha avuto quindi una significativa ripercussione sui conti dell'intero esercizio fiscale, che Nokia ha consolidato con ricavi netti di 51,1 miliardi di euro, in salita del 24% rispetto al 2006, profitti netti pari a 7,2 miliardi (in salita del 67%) e utili per azione diluiti di 1,83 euro (cresciuti del 74%). Con un margine lordo complessivo del 15,7%, che per una società hi-tech che produce "hardware" è un risultato decisamente invidiabile. Guardando ai risultati delle singole unità di business, balzano subito all'occhio i passi da gigante fatti dalla divisione Enterprise Solutions, che ha raddoppiato le entrate da uno a due miliardi di euro e annullato le perdite operative del 2006 (260 milioni di euro il rosso) registrando poco meno di 270 milioni di profitti lordi. Nell'ambito dei telefonini, che rimane il core business di Nokia in attesa di capire quanto incideranno i nuovi servizi multimediali accessibili dalla piattaforma Ovi, spiccano le performance della divisione Multimedia, arrivata a quota 10,5 miliardi di euro di ricavi (con 2,2 miliardi di utile) rispetto agli 1,3 miliardi dell'anno precedente.
Solo i conti della joint venture Nokia Siemens Networks, i cui ricavi sono comunque saliti da 7,4 a 13,4 miliardi, presentano saldi in passivo e nella fattispecie alla voce profitti operativi, in rosso di 1,3 miliardi di euro.
Lecita, di conseguenza, la soddisfazione espressa dal Ceo di Nokia Olli-Pekka Kallasvuo: "gli eccellenti risultati del quarto trimestre hanno contribuito a chiudere l'esercizio con una forte crescita e ad incrementare ulteriormente la nostra profittabilità, in un anno in cui abbiamo iniziato le operazioni della joint venture con Siemens, concretizzato con il lancio di Ovi la nostra strategia nei servizi Internet e annunciato l'acquisizione di Navteq. Il tutto in un mercato che rimane estremamente competitivo". Una dichiarazione d'intenti che trova sbocco anche nel 2008, con un obiettivo su tutti: consolidare verso l'alto la market share nei cellulari, il cui mercato globale è stimato da Nokia in crescita nell'ordine del 10% a complessive un miliardo e 100 milioni di unità (G.Rus)
