L'altra Alitalia, quella che strappa le tessere sindacali, si schiera in favore della trattativa con Air France. Alcune centinaia di lavoratori, compresi piloti e assistenti di volo, hanno già firmato un documento dal titolo: «Le ali per volare». Un testo molto duro nei confronti dei sindacati che chiede il ritiro delle dimissioni del presidente Prato e l'adesione al nuovo piano industriale proposto da Air France-Klm, un progetto definito rigoroso, a tratti severo, che prevede, però, investimenti immediati e sviluppo a medio termine. Le firme sono già seicento, ma si stanno aggiungendo di ora in ora a un ritmo frenetico.
Il documento, che si apre con i versi di Nelly Sachs, poetessa tedesca, premio Nobel per la letteratura nel 1966 («Se i profeti irrompessero Per le porte della notte E cercassero un orecchio come patria Orecchio degli uomini Ostruito dall'ortica Sapresti ascoltare?») sottolinea che dopo 15 mesi di tentativi con soggetti di tutto il mondo, la proposta francese è l'unica credibile e sostenibile. C'è scritto che «ogni deviazione da questo percorso, trasparente, continuamente rappresentato al mercato, frutto dello sforzo di molte, moltissime persone di buona volontà diventa oggi un tentativo neppure velato di uccidere l'ultima possibilità che ci rimane di preservare l'Alitalia e di farla crescere».
Il documento, che traccia la storia del processo di privatizzazione di Alitalia, si rivolge a tutte le persone che in buona fede hanno delegato a terzi la propria rappresentanza, perché «cessino di fare le farfalle imbalsamate in collezioni altrui e si riapproprino della propria identità individuale di dipendenti» usando il buon senso. Chiedono al presidente Prato di ritirare le dimissioni, di procedere nella trattativa e agli altri lavoratori Alitalia di sottoscrivere il documento. (N.Co.)