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Nuovo cda Telecom, Findim batte Assogestioni. Entrano Baratta e Berger

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14 aprile 2008

La lista Findim (12,7% dei consensi) «batte» Assogestioni (7,3%) e, a fianco dei 12 membri proposti da Telco (67,9%), nomina 2 amministratori contro uno dei fondi. I 15 membri del nuovo Cda, in carica per il prossimo triennio, saranno quindi: Gabriele Galateri e Franco Bernabè, che è previsto vengano confermati presidente e a.d., Cesar Alierta, Tarak Ben Ammar, Elio Catania, Jean-Paul Fitoussi, Berardino Libonati, Julio Linares, Gaetano Micchichè, Aldo Minucci, Gianni Mion e Renato Pagliaro per Telco. A questi si aggiungono Paolo Baratta e Roland Berger per Findim e Luigi Zingales per Assogestioni. Astenuti il 5% e contrari a tutte le liste il 7,1%. A 9 ore dall'avvio dell'assemblea, e alla presenza del 39,49% del capitale, i soci hanno anche approvato a maggioranza il bilancio 2007 e il piano di stock option. Il bilancio è stato approvato con il 99,4% dei voti a favore, lo 0,4% contrari e lo 0,2% di astenuti. Il piano di stock option ha ricevuto il 91,3% dei voti a favore, il 7,2% di contrari e l'1,5% di astenuti.

«Non esistono progetti di fusione con Telefonica, così come non esistono progetti di aumenti di capitale della società». È quanto ha detto il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri, all'assemblea dei soci - la prima dell'era Telco - per l'esame del bilancio e il rinnovo del consiglio d'amministrazione. Galateri si è detto fiducioso «nella governance del gruppo, nelle prospettive del settore delle tlc, in una migliore valorizzazione del titolo in Borsa, in un piano industriale realistico e nella ripresa di un solido cammino di sviluppo».

L'amministratore delegato, Franco Bernabé, ha sottolineato che il piano del gruppo ha posto «obbiettivi realistici» per il 2009-2010 e sarà rivisto nell'ambito di un normale processo di pianificazione. Quindi, senza anticipazioni rispetto all'indicazione di massima già data circa la sua presentazione entro l'anno. Confermata anche «la validità di quello che abbiamo detto» e l'attuale «concentrazione sul tema della riduzione dei costi. È un tema - ha detto Bernabé - su cui c'è molto da fare e sul quale l'intera struttura si sta focalizzando e impegnando». Nell'ambito del consolidamento internazionale il gruppo guarda ad un rafforzamento in Germania e Argentina. Il mercato non ha gradito e il titolo ha visto estendersi le perdite a -4,11% (1,4 euro), con l'ex monopolista maglia nera tra le blue chip.

Lungo intervento e lungo elenco di richieste al vertice Telecom da parte di Asati, l'associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia che riunisce circa lo 0,25% del capitale, tra cui «un nuovo piano industriale entro i prossimi tre mesi». Il presidente Franco Lombardi, depositario di deleghe pari allo 0,22% delle azioni ordinarie, nel suo intervento in assemblea si è detto fiducioso nelle capacità dell'attuale management e nelle prospettive dell'azienda, ma ha chiesto al Cda una serie di risposte, anche attraverso l'avvenuta consegna di un testo in cui l'Associazione pone una serie di quesiti.

Polemica sulle buonuscite pagate ai top manager dell'era Pirelli (Carlo Buora ex vicepresidente e Riccardo Ruggiero ex amminustratore delegato), conclusa con il passaggio del controllo da Olimpia a Telco (Telefonica, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Generali, Benetton). Luigi Zingales, consigliere indipendente uscente della società e candidato per la lista di minoranza degli associati ad Assogestioni nel nuovo cda che deve essere nominato oggi dall'assemblea. le ha dinite «scandalose». Zingales si è invece detto «soddisfatto» per i criteri di retribuzione e buonuscita definiti per il nuovo management della gestione targata Telco. «Sono d'accordo con molti degli intervenuti che le buonuscite di Ruggiero e Buora sono un fatto scandaloso». Zingales ha spiegato che per quanto riguarda Buora «è stata il risultato di un accordo fatto nel 2006». Per quanto riguarda Ruggiero, invece, questi «era un dipendente della società e quindi la sua buonuscita non è stata decisa dal cda ma da Buora, trattandolo come un dipendente e quindi con tutele e vantaggi di un dipendente».

Zingales ha aggiunto che «troppo spesso i compensi sono stati usati per comprare il consenso dei consiglieri indipendenti». Da qui l'accusa all'azionista di maggioranza di aver «decimato» i consiglieri indipendenti, «nel nuovo consiglio quasi spariti». Sarebbe «giusto che i consiglieri siano pagati in funzione dell'andamento del titolo» ha detto Zingales che già aveva presentato questa proposta in una riunione di cda. Inoltre tutti «dovrebbero investire almeno il 50% del loro compenso in azioni della società». Zingales ha promesso che lo farà se verrà rieletto e spera «tutti mi seguano anche i vertici».

L'assemblea di Telecom Italia è iniziata poco dopo le ore 11. Nel pomeriggio erano salite al 34,1273% (dal 32,64%) del capitale ordinario Telecom le presenze all'assemblea degli azionisti in corso a Rozzano. Secondo la lista dei presenti i 10 maggiori soci presenti sono Telco (24,5030%), Findim (4,4515%), Banca d'Italia (1,5762%), Pirelli Finance e Pirelli Spa (1,361% complessivo), The Income Fund of America (0,5367%), Pictet & Cie (0,5335%), New Perspective Fund (0,502%), Fonds de Reserve pour le Retraites (0,3708%), Franklin Templeton Investment Funds (0,2920%). Secondo quanto risulta a Radiocor, Sintonia, già azionista attraverso Telco, è presente anche con un ulteriore 0,22%. Seguono Mps Capital Services (0,1619%), Banca Akros (0,1438%) e Bank of New York (0,1432%). (a cura di Alberto Annicchiarico)

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