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Microsoft: Yahoo? Ci muoviamo da soli. Con Windows

di Gianni Rusconi

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7 maggio 2008

L'ennesimo capitolo della saga Microsoft-Yahoo! ha una doppia firma. Quella, sempre di forte impatto, di Bill Gates che parlando a Tokyo in occasione del lancio di alcune iniziative sul mercato nipponico ha ribadito come la casa di Redmond abbia "fatto molti sforzi nelle trattative con Yahoo!" ma poi abbia deciso "di restare indipendente". Con una carezza a chi questa scalata mancata l'ha vissuta in primo piano, e cioè Steve Ballmer: "è stato molto chiaro sul punto, lui è l'amministratore delegato e ha sotto controllo le strategie da seguire.

Ora Microsoft è focalizzata nell'attuazione dei suoi piani". Quindi la firma di Brian Hall, general manager di Windows Live, che presenziando ieri l'altro alla Merrill Lynch Technology Conference ha di fatto espresso il concetto che segue. L'operazione MicroHoo è un capitolo chiuso e la convinzione è quella di arrivare nell'olimpo dei servizi Internet con le proprie gambe. Il fuoco delle polemiche montato dopo l'annuncio del ritiro dell'offerta da parte di Microsoft non accenna intanto a sopirsi. E per un motivo di fondo ben preciso: i vertici di Yahoo! (e nella fattispecie due autorevoli membri del borad come Sue Decker e Roy Bostock) imputano alla società Redmond la responsabilità del fallimento di una trattativa che ha registrato solo in via informale una proposta da 33 dollari per azione e tanto meno ha considerato la valutazione di 37 dollari da tempo richiesta dal Cda della casa di Sunnyvale. Se così fosse ecco spiegata la baldanza con la quale il Ceo di Yahoo, il cui titolo a Wall Street è risalito martedì di qualche punto percentuale a poco meno di 26 dollari, Jerry Yang ha idealmente riaperto la porta a Steve Ballmer.

Tornando invece all'uscita pubblica di Hall, questi ha ribadito quanto già detto dal Ceo Steve Ballmer nei giorni scorsi: tramontata l'ipotesi di fusione con Yahoo! Microsoft si muoverà da sola ed è già focalizzata sui passi da compiere per crescere nell'universo Web quanto più rapidamente e organicamente possibile. Gli asset della compagnia californiana, ha spiegato inoltre il capo delle attività di Windows Live avrebbero sicuramente dato valore al business mondiale legato ai servizi di posta elettronica on line (dove Microsoft opera con HotMail) e a quello dei programmi di messaggistica istantanea (Msn Messenger) negli Stati Uniti. Svanita tale possibilità, molti analisti sono convinti che il gigante del software non rinuncerà a mettere le mani su un altro attore protagonista del mercato Internet e il nome che circola con insistenza è quello di Aol.

Hall, in proposito, non si è ovviamente sbilanciato pur sottolineando come la divisione on line di Time Warner abbia dalla sua una grande "customer base" nell'ambito dei servizi di comunicazione (e-mail e instant messaging) e di portale Web che offre connettività anche fuori dagli Usa ma lamenti per contro la mancanza di una piattaforma di advertising. Aol, inoltre, si è a lungo servita di Google per monetizzare i risultati delle ricerche effettuate dagli utenti sui propri siti (un po' come vuole fare ora Yahoo!) e questo secondo Hall ha inciso non poco nel far cadere rovinosamente i ricavi della sussidiaria Internet di Time Warner (scesi nell'ultimo trimestre del 23% a quota 1,1 miliardi di dollari). Messa in questi termini, e prendendo per vero il fatto che Microsoft dichiara di non essere interessata al momento a guadagnare per forza di cose quote di mercato, prende allora corpo l'ipotesi che la società voglia effettivamente giocarsi la sfida con Google e Yahoo! con le sue sole forze.

Forze che, come ha puntualmente ricordato Hall, si chiamano sostanzialmente Msn (il portale Web) e Windows Live (la piattaforma di servizi on line). Quest'ultima, in particolare, è la chiave di volta della strategia Microsoft perché è l'appendice con la quale la società vuole "imporre" la rilevanza del proprio sistema operativo (oggi Vista, domani Windows 7) in un mondo che sta diventando sempre di più browser (Web) centrico. Windows Live Mail, Windows Live Photo Gallery o Windows Live Writer sono infatti applicazioni che nascono per connettere in modo del tutto integrato il pc desktop e l'operatività off line con i servizi residenti sulla Rete e la sottolineatura fatta da Hall – il nostro obiettivo è quello di creare killer application per Windows per farlo apprezzare ancora di più dagli utenti – la dice lunga sul "modus operandi" alla base della strategia Microsoft. I video, con software dedicati alla realizzazione di clip personali da condividere su YouTube o Msn Soapbox., e i servizi di "search" dove è più marcato il gap nei confronti di Google e Yahoo! sono le aree che a Redmond hanno identificato come prioritarie per iniziare la scalata alla vetta del Web.

Da soli, sembra. E con il beneplacito dell'architetto (in pensione) Bill, che non ha mancato dal lontano Oriente di rilanciare sul fronte che gli è più chiaro, quello dei prodotti. Il progetto è quello di un nuovo motore di ricerca on line, che verrà presenta presto agli utenti, capace di fondere in modo contestuale le esperienze di ricerca degli utenti con i contenuti presenti in Rete. Perché quello dei motori di ricerca, a detta di Gates, "è un campo dove l'innovazione avrà la meglio, anche in relazione al ricco comparto della raccolta pubblicitaria on line".

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